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Z A C H A R I A S

Organizzare la propria vita o un evento sono due cose completamente diverse.
Ho conosciuto molte persone che avevano preparato la loro giornata ora per ora, vivendola come un progetto e non come qualcosa che va semplicemente goduto.
Certo, non è una cosa del tutto sbagliata, ma si perde di vista l'obbiettivo principale: va vissuto l'attimo.

Come puoi assaporare la bellezza della vita se l'hai già programmata? Ogni casualità - che sia bella o brutta - non avrà modo di accadere e vivrai secondo un copione fatto di battute pronte e scenari montati. 

Tasya, per fortuna, vive il momento e l'ho capito quando ha deciso di sostituire il suo secondo desiderio. Cambiando programma, ha deciso di stravolgere tutta la sua vita: se avesse mantenuto quello di prima, le cose sarebbero andate diversamente di come stanno procedendo ora.

Una tua scelta non cambia solo la tua vita, ma anche quella di chi ti circonda.

Non appena ho messo piede dentro casa sua, sono stato investito dall'odore di svariate candele profumate e vari petali di rosa erano sparsi per il pavimento. La tapparelle sono abbassate e le luci illuminano scarsamente il salotto, dandogli un'aria sofisticata ed estremamente intima, che solo Tasya avrebbe saputo preparare.

Mi avvicino al tavolo, dove la tovaglia bianca ricamata contrasta con i piatti argento. Accanto ad esse ci sono numerose posate, che per un momento mi fanno andare in crisi: e io quale dovrei usare adesso?

Annabeth, nel frattempo, mi segue con sguardo accigliato, probabilmente confusa da ciò che sta accadendo.
Non le ho detto nulla, solo che saremmo usciti e che l'avrei portata a mangiare fuori. Quando ho parcheggiato davanti casa di Tasya, mi ha guardato cercando di capire cosa mi stesse passando per la testa. Non posso biasimarla: il concetto di appuntamento romantico non è di sicuro portarti a casa di una nostra amica.

«Signori, vi do il benvenuto nel nostro ristorante privato a cinque stelle. Prego, accomodatevi» dice Calvin alle nostre spalle.
Non appena lo vedo mi sforzo a trattenere una risata: Tasya deve avergli offerto qualcosa di molto speciale per averlo convinto a travestirsi come un vero e proprio cameriere, papillon compreso. Non sembra molto entusiasta, ma finge comunque un radioso sorriso e ci riempie i calici di vino.

«Posso sapere perché tutto questo?» chiede Beth.
Faccio spallucce. «Una cena romantica in un ristorante privato. I gestori sono due persone molto simpatiche e folli, inoltre cucinano dei pasti deliziosi che variano da cliente a cliente» rispondo.

Ridacchia. «Penso di conoscerli.»

Prende un sorso dal suo bicchiere di vino, poi lo appoggia davanti a lei e sospira. «No, per davvero. Perché tutto questo?» insiste.
«Sai, vorrei potermi prendere il merito, ma non sarebbe giusto. Tasya ha organizzato tutto quanto, però il motivo non posso ancora svelartelo o sbucherà dalla cucina con un coltello fra le mani per uccidermi.»

Calvin arriva con un enorme piatto fra le mani, che poggia al centro della tavola. Toglie il coperchio e rivela il pollo al curry, lo stesso piatto che Annabeth ha insegnato loro a cucinare questa mattina. «Signori, la cena è servita. Buon appetito» dice Calvin, sparendo poi dalla nostra vista.

In tutto questo mi chiedo dove sia finita Tasya.

Un piccolo sorriso incurva le labbra di Annabeth. «Ho una teoria: per caso questa mattina Tasya mi ha chiesto di insegnarle il mio piatto preferito per poterlo cucinare questa sera, ovvero ad un appuntamento organizzato da lei a un fine ancora a me misterioso?» chiede.  
«Sì, ci sei quasi» rispondo, prendendo un pezzo ed assaggiandolo.
Non è all'altezza di quello che cucina la mia ragazza, ma per essere la prima volta è davvero buono.

Mangiamo in silenzio, parlando del più e del meno. Non fa alcuna domanda sul perché siamo qui, ma riesco ad intravedere la curiosità nel suo sguardo e la sua voglia di scoprire il significato di questo appuntamento. Io, invece, mi sto facendo prendere dal panico: e se rifiutasse? E se mi lasciasse? E se tutto questo fosse inutile e lei non mi amasse più? Chi mi ucciderà prima, Tasya che avrebbe preparato il tutto per nulla o Calvin che è stato obbligato a travestirsi da cameriere?

«Un giorno Tasya mi ha fatto una domanda molto importante, ovvero che cos'è l'amore. Ho cercato di utilizzare le parole che mi sembravano più giuste, che avrebbero potuto farle capire cosa provo quando ti vedo. Ogni volta pensavo al giorno dopo l'incidente, quando eravamo abbracciati nel letto e tu mi hai detto che eri spaventata e che pensavi di avermi perso» spiego, giocando con una delle tante forchette. «Come le ho detto, un giorno mi sono ritrovato a pensare che senza di te non ce l'avrei mai fatta e nulla è cambiato. Quella sera ho pensato che non ti potrei mai sostituire, né da morta, né da viva. La tua assenza nella mia vita sarebbe un vuoto troppo grande da sostituire.»

«Le ho detto che rinunceresti a tutto per la persona che ami, anche la tua stessa vita ed è proprio ciò che è successo durante l'incidente. Volevo farti una sorpresa per incoronare uno dei nostri sogni, mettendo a repentaglio tutto ciò che abbiamo costruito. Carezze, sospiri, sguardi... Tu sei entrata silenziosamente nella mia vita facendo urlare il mio cuore. Ti amo, Beth, nel bene e nel male.»

Tasya arriva nella stanza e si siede sul divano, tenendo un violino saldo fra le mani.
Indossa un semplice abito bianco, che la rende più bella del solito e che le valorizza i capelli castani e ondulati. Appoggia lo strumento sulla spalla e inizia a suonare una melodia dolce e leggera, come se stesse esprimendo con delle note musicali tutte le parole che non sono riuscito ad esprimere. Felicità, tristezza, malinconia... Questo è amore, ovvero i sentimenti e le parole che ti legano a qualcuno.

Calvin si siede accanto alla sua migliore amica e mi passa un foglietto: si tratta di una poesia che lessi tempo fa e mi riportò alla mente tutti i momenti passati con la mia ragazza, belli e brutti. «Amo in te l'avventura della nave che va verso il polo, amo in te l'audacia dei giocatori delle grandi scoperte. Amo in te le cose lontane, amo in te l'impossibile. Entro nei tuoi occhi come in un bosco pieno di sole e sudato, affamato, infuriato. Ho la passione del cacciatore per mordere nella tua carne. Amo in te l'impossibile, ma non la disperazione.»

Annabeth mi guarda senza parole, con le lacrime agli occhi e il trucco sciolto sul viso. Ciò non la rende meno bella, anzi: rimane comunque la perfezione. L'ho scelta così, nei suoi pregi e nei suoi difetti e niente potrà cambiare i sentimenti che provo per lei.

Mi alzo e mi inginocchio, prendendole la mano. «Ed è per questo che qui, stasera, segneremo un nuovo inizio. Non farò mai qualcosa che possa farti star male, non sarò ciò che temi di più e sarò un ottimo padre per i nostri futuri figli» mormoro, accarezzandole la guancia. «Mi vuoi sposare, Annabeth?»

«Sì, sì, lo voglio!» risponde, gettandosi fra le mie braccia.

Tutte le mie paure spariscono nel momento in cui pronuncia queste semplici parole.
La stringo forte a me, immergendo il mio viso fra i suoi capelli profumati e morbidi. In questo momento la desidero con tutto me stesso, così come fra anni e anni.

Nulla potrebbe rovinare questo momento.

«Guardali, Tasya» dice Calvin, piangendo. «Sono bellissimi! Non credi?»       

N/A

Ci sono due momenti nella mia vita: quelli in cui non aggiorno mai e quelli in cui lo faccio anche più di una volta a settimana.

In ogni caso, sono felicissima perché mercoledì finirà finalmente scuola e ho recuperato tutte le buche.😍

Oggi esce l'ultimo episodio di SKAM Italia e niente, piango la vita e il paradiso.

Domandina: avete mai visto SKAM?❤️

E niente, sappiate che siete delle persone stupende e che meritate tantissimo dalla vita. Vi voglio bene, grazie per ogni cosa e per essere entrati a far parte della mia vita.

Un abbraccio da mamma pulcina❤️

Dietro ai miei occhi [Cartaceo disponibile] Donde viven las historias. Descúbrelo ahora