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Z A C H A R I A S


Un acchiappasogni dondola davanti alla porta di casa, cullato dal vento. Quando ero bambino mia madre mi raccontava spesso storie riguardanti questi misteriosi oggetti, affermando che, finché sarebbero stati accanto a me, non avrei più avuto incubi.
Veniamo cresciuti in questo modo, circondati da leggende e da morali che nella vita reale non hanno luogo. I buoni, la maggior parte delle volte, non vincono sui cattivi, la volpe riuscirebbe facilmente a raggiungere l'uva e il lupo a mangiare la bambina.

La vita reale, purtroppo, non è una fiaba dal lieto fine.

Quando la porta viene aperta, Annabeth stringe ancora più forte la mia mano, in cerca di conforto e coraggio.
Oggi dovrà affrontare il suo passato e incontrare i suoi nonni, che l'hanno fatta crescere e diventare la donna che è oggi.
I suoi scheletri nell'armadio usciranno allo scoperto, così come i numerosi segreti tenuti nascosti.

Attraversiamo un lungo corridoio ed entriamo in una delle tante stanze dalle porte aperte, che permettono di intravedere l'arredamento interno. La casa mi fa venire in mente quella dei miei nonni: accogliente, calda e dai mille ricordi.
Che, però, per Annabeth non sono piacevoli.

«Accomodatevi pure» dice la nonna, sedendosi su una vecchia poltrona.

Ci osserva con i suoi piccoli occhi, simili a quelli della nipote, e poggia le mani in grembo in attesa che qualcuno inizi a parlare.
La situazione non è imbarazzante – nonostante Beth non si sia fatta sentire per settimane – infatti la definirei tesa: una che ha paura di parlare poco, l'altra di dir troppo.

«Dunque,» sospira, «non appena io e tuo nonno abbiamo ricevuto il messaggio non potevamo credere ai nostri occhi! Non hai più risposto alle nostre chiamate. Hai almeno sentito i vocali in segreteria? Per noi è importante sapere se assumi con costanza le tue medicine, se le sedute dalla psicologa ti aiutano o se vuoi cambiare... Come procede la terapia?»

Annabeth si tormenta le pellicine delle unghie e si mordicchia il labbro inferiore, continuando a lanciarmi qualche occhiata furtiva. «Procede bene. La psicologa... la psicologa è davvero brava e mi sta aiutando molto, così come gli antidepressivi. Io... ho una visita domani mattina, molto presto, perciò a breve torneremo già a casa per riposarmi.»

«Ti accompagniamo noi!» esclama in risposta. «Tuo nonno ti passerà a prendere la mattina, così poi possiamo anche fermarci a pranzo e ci dirai i risultati della giornata. Cosa dici?»

«No! Assolutamente no! Cioè, intendo dire...» Scoppia in una risatina nervosa e si passa una mano fra i capelli. «Non è necessario. Poi dovrò studiare per l'esame e fare la spesa, preparare il pranzo a Zacharias e tante altre cose.»

«Tante altre cose?» Spalanca la bocca e si porta una mano al cuore. «Annabeth, piccola mia, non devi stressarti! Altrimenti gli antidepressivi cosa li prendi a fare? Poi ti vedo deperita, mangi abbastanza? Le prendi le vitamine?»

«Sì, nonna io...» balbetta, presa dal panico.

Mi lancia un'occhiata in cerca d'aiuto e avvicina la sua mano alla mia, intrecciando le nostre dita.
Sospiro e la guardo, aspettando un cenno di consenso che arriva qualche secondo dopo. «Signora, penso sia arrivato il momento di confrontarci e di dire le cose come stanno» spiego «Sua nipote non ha bisogno di antidepressivi o di sedute dallo psicologo, sta alla perfezione e si è ripresa in poco tempo. Posso confermarlo, infatti non segue la terapia da molto, molto tempo, addirittura anni, ma lei ne è rimasta all'oscuro.»

«Cosa significa?» domanda, sconvolta «Annabeth, è la verità?»

Quest'ultima guarda la nonna boccheggiando, senza sapere cosa dire.
Lo capisco: tutte le bugie raccontate fino ad oggi, che comprendevano sedute dallo strizzacervelli mai avvenute e progressi che in questo momento ai loro occhi non ci sono mai stati, sono uscite allo scoperto.

Per loro è rimasta la stessa problematica ragazzina dal passato da dimenticare.
«Io ci ho provato,» sussurra, mentre una lacrima le riga il viso, «ma voi non volevate accettarlo. Vi siete infuriati, avete iniziato ad urlare e mi avete rimproverata per almeno un quarto d'ora. Vi siete opposti con tutte le vostre forze e io ho avuto così paura di perdervi... Ho semplicemente rinunciato, accettando che per voi non crescerò mai e che non sarò mai una ragazza sana di mente.»

«Beth, tesoro, non è assolutamente vero! Noi...»

«No» la interrompe, piangendo «Non sono più depressa, nonna. Lo ero, ma ora non più. E non hai idea di come mi sia sentita quando ho rischiato di perdere anche voi per una scelta fatta per il mio bene, una scelta che, per una volta, ho fatto per me stessa! Siete gli unici familiari che mi sono rimasti, che mi fanno sentire l'umanità rimasta in me... Se vi perdessi, cosa accadrebbe?»

La nonna rimane in silenzio, impassibile.
Non apre bocca, non si avvicina per abbracciare la nipote, non dice nemmeno mezza parola di consolazione. Se ne sta lì, giudicando Annabeth con uno sguardo ricco di disappunto.

«Ma la sai una cosa? Per quanto abbia bisogno di voi, ho capito che non mi accetterete mai per quello che sono adesso. O iniziate a farlo, o le nostre strade si dividono. Sono forte, indipendente e una nuova vita mi aspetta. A voi la scelta.»

Si alza dal divano ed esce di casa, ma non prima di lasciare sul tavolino del salotto un flacone pieno di antidepressivi sul tavolo. La seguo fuori e saliamo in auto, dove rimane in silenzio con la testa appoggiata al cruscotto.

«Stai bene?» chiedo.

La sento sospirare da sotto la massa di riccioli biondi. «Non esattamente, ma passerà. Come sempre. E grazie di aver parlato al posto mio, non penso ce l'avrei fatta senza di te, Zach.»

Sorrido e metto in moto l'auto. «Siamo una squadra, no? La più forte di tutte!» La sento ridacchiare. «Vuoi un abbraccio?» chiedo.

Si alza e mi stringe fra le sue braccia, lasciandomi un bacio sulle labbra e uno sulla guancia.
Rimaniamo abbracciati per qualche minuto, sotto lo sguardo della nonna che ci osserva dalla finestra, finché lei non mi guarda negli occhi e mi sorride. «Ti amo.»

«Ti amo anche io» mormoro.

La stretta delle nostre mani si fa sempre più forte, così come il nostro amore giorno dopo giorno.

N/A

Sono viva!🐝

Scusate l'assenza, ma ho avuto un brutto periodo e la mia voglia di scrivere era pari a zero. Ora, però, sono ritornata e credo che gli aggiornamenti saranno abbastanza regolari.👑

Nel prossimo capitolo arriva il nuovo personaggio e non vedo l'ora di farvelo incontrare!😍

SPOILER: è un maschio ed è fregn... Molto bello.❤️

Al prossimo aggiornamento!🐣

Dietro ai miei occhi [Cartaceo disponibile] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora