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Z A C H A R I A S

L'abbandono, secondo la psicologia, è un sentimento che può causare disagio emotivo o disturbi psichici. Cambia in base all'età, al sesso e alla personalità della persona colpita e il modo in cui avviene influenza il danno psicologico.
Eppure tutti i casi d'abbandono hanno due caratteristiche in comune: dolore e desiderio di poter ritornare indietro.

Vorresti rivivere dall'inizio tutti i momenti passati con lei, vorresti rivederla al tuo fianco, risvegliarti al mattino e darle il buongiorno, parlarle, abbracciarla, sfiorarle i capelli, rispondere ai suoi messaggi e alle sue chiamate, prepararle da mangiare, farle sorprese, sentire la sua voce... La rivorresti indietro quando ormai è diventata solo una presenza invisibile, un'allucinazione della tua mente.

E non è questo essere masochisti?
Non potremmo semplicemente smettere di pensarci e andare avanti?
Lasciarci tutto alle spalle e ricominciare a vivere?

Invece spendiamo ore a piangere, notti a ricordare e vite a immaginare dove saremmo ora se le cose fossero andate diversamente.

Annabeth se n'è andata e non c'è nulla che io possa fare.
Credevo che dopo anni di relazione questo momento non sarebbe mai arrivato - o, almeno, non così presto - e mi ero costruito un castello di convinzioni dove lei sarebbe rimasta insieme a me per sempre.
Non ero pronto, se esiste davvero un momento in cui lo si possa essere: ci stavamo per sposare, eravamo a poche settimane dal salire su un altare e giurare di amarci per sempre, ma è bastato un secondo per invertire il corso delle cose.

Sono passati giorni, ma non mi ha ancora dato alcuna spiegazione e sono convinto ci sia lo zampino dei nonni. Sapevo sarebbero stati un problema, ma non me ne sono mai preoccupato abbastanza e nell'arco di poco tempo sono stati in grado di rovinarci la vita.
Quando ha detto ad alta voce di non volermi più sposare, però, ho intravisto nei suoi occhi un'emozione nata da dentro e che la tormentava da tanto tempo.
Paura? O forse tristezza?
Non lo so, ma avrei dovuto capire che qualcosa non andava e l'ho fatto quando ormai era troppo tardi: siamo già arrivati a un punto di non ritorno.

Era la ragazza giusta, l'unica che è stata in grado di rubarmi il cuore e non farmi rimpiangere alcun momento passato insieme.
Non sono mai stato un ragazzo da relazione seria, eppure mi sono ritrovato a chiederle di sposarmi.
La vita, in risposta, si è presa gioco di me e ha riportato a galla tutti i ricordi delle ragazze a cui ho spezzato il cuore. Ero sempre il primo a lasciare e, come nel caso di Yamama, tradire, mentre quelle povere ragazze versavano lacrime per il cuore che avevo spezzato loro.
Ho fatto sperimentare loro la solitudine che provo io adesso, la realizzazione che una persona se n'è andata.
Ti autoconvinci che potrebbe essere colpa tua anche quando non è così.

Annabeth era la colonna portante della mia vita e in un secondo è crollato tutto davanti ai miei occhi.

Alzo lo sguardo verso il cielo scuro e pieno di stelle. Delle folate di vento sospingono le foglie inermi, secche e rossastre sulla strada. Sfilano fra le bancarelle e le persone, vengono calpestate senza pietà, evitate o ignorate: non è un po' come la gente fa con gli altri?
Lo so, è stupido paragonarci a delle stupide foglie, ma qualsiasi cosa potrebbe essere in grado di rappresentarci e non ce ne rendiamo conto.

Il palco sul quale a breve sfilerà Tasya è circondato da una marea di persone impazienti di scoprire i volti delle pretendenti al titolo di Miss Yellowknife, mentre i pochi rimasti ammirano le bancarelle senza comprare nulla. C'è quella delle frittelle, dello zucchero filato, dei gioielli finti, di vestiti e anche quella di peluche.
Guardo una bambina implorare la madre di comprarle un orsetto di pezza, ma la donna nega con il capo. «Sai che non possiamo permettercelo. Mi dispiace, Sara, ma dobbiamo fare tutti dei sacrifici per andare avanti.»

Dietro ai miei occhi [Cartaceo disponibile] Where stories live. Discover now