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Appena finita la videochiamata con Paulo, prendo il telefono e scorro velocemente tra i miei contatti, cercando quello di Dolores e sperando di averlo. Visto che è andata via ormai un anno fa potrei averlo cancellato, ma fortunatamente dopo appurate ricerche riesco a trovarlo.

La chiamo senza pensarci due volte, aspettando che mi risponda. È tardi, ma la luce in camera sua si è appena accesa, quindi dovrebbe essere sveglia.

«Pronto?» la voce di Dolores è un po' più roca del solito, e le lettere trascinate forse eccessivamente.

«Ciao Dolores, ti disturbo?» chiedo ingenuamente.

«No, è solo mezzanotte e mezza, non mi stai assolutamente disturbando» la sua voce è satura di ironia e leggermente infastidita.

«Scusami, è che ho visto la lampadina della tua stanza accendersi» mi interrompe prima che io possa finire di spiegare.

«È un led, non una lampadina. Mariano ci tiene che venga specificato» sento un tonfo e capisco che si è appena buttata sul letto.

«Va bene, scusami. Insomma, ho visto la luce nella tua stanza accendersi e ho pensato che fossi sveglia» le spiego, dondolandomi sulla sedia della scrivania.

«E mi hai beccata. Stavo dormendo tranquillamente, poi mi ha chiamato Paulo e mi ha chiesto di tenerti sotto controllo, di vedere che tu non faccia pazzie» sospira. Dal suo tono di voce sembra che stia per addormentarsi.

«Proprio per questo ti ho chiamato» dico, felice di essere arrivata finalmente al succo della questione.

«Uh, cos'hai in mente?» Dolores si fa subito più interessata all'argomento, facendomi sorridere.

«Paulo tornerà a Laguna Larga stanotte tardi per passare un po' di tempo in pace con me domani mattina, okay?» comincio a spiegarle, cercando di dare senso ai miei pensieri contorti.

«Oh, che carini! Proprio non capisco perché Lautaro continui a dire che non state bene insieme, magari fossi io in una relazione come la vostra!» esclama, senza nessun timore di svegliare tutta la casa con la sua voce eccitata.

«Questa è una cosa che ti spiegherò un'altra volta, okay? Per adesso torniamo al piano» cerco di mantenere la concentrazione di ed evitare che la conversazione venga sviata.

«Hai un piano?» chiede, la voce ancora mezza addormentata.

«Sai dove tiene Mariano le chiavi di casa di Paulo a Laguna Larga?» sputo, il più velocemente possibile, sentendomi un po' in imbarazzo a chiederglielo.

«Sono nel primo cassetto del mobile bianco in soggiorno, perché?» sospiro, da una parte contenta perché metà della mia richiesta è già stata accettata.

«Vorrei fargli una sorpresa, andare a casa sua» sussurro, sentendo le guance andare a fuoco.

«Uh, capito, non ti chiedo niente di più. Vieni subito che te le vado a prendere e poi vai direttamente là, sai dov'è vero?» mi alzo dalla scrivania e prendo una giacchetta leggera, mettendomela subito su.

«Sì, tranquilla, due secondi e sono lì» esco dalla mia stanza e osservo per un attimo la porta della camera di mio fratello, pregando che sia ancora addormentato.

Scendo le scale, mettendo il telefono in tasca, prendo il mazzo delle chiavi di casa e mi precipito nella casa dall'altra parte della strada, dove la porta d'ingresso si sta già aprendo, mostrando la figura di Dolores in un pigiama scuro.

«Tieni, e stai attenta» mi porge le chiavi, e si rigira tra le dita una bustina chiara.

«Non dirmi che è quello che sto pensando che sia» mormoro, avvampando mentre lei sorride e mi rivolge uno sguardo ammiccante.

¡Mala Mía!paulo dybalaWhere stories live. Discover now