12 - i wasn't staring at you

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La docente sorride appagata una volta che le immagini del computer vengono proiettate sulla grossa lavagna interattiva, e nobilmente si alza in piedi per non ostacolare la vista ai suoi studenti.

Aguzzo la mia per leggere il nome della pellicola che appare a grandi lettere. Vidi il film in questione una sera di Gennaio, nella mia vecchia camera a Seoul.

La trama turbolenta mi aveva da subito colpito, e durante lo scorrere veloce delle scene non avevo fatto altro che rabbrividire e piangere riflettendo sulla tale crudeltà che la razza umana è in grado di raggiungere.

È sicuramente uno di quei film che ti lascia senza fiato, che ti fa ragionare, che ti fa rendere conto di quanto tu sia fortunato per non essere nato in quell'epoca.

Brividi salgono lungo le mie gambe quando la classica musica del tempo introduce la storia drammatica, e mi stringo istintivamente nella mia maglietta.

Lancio un'occhiata veloce al mio fianco e mi stupisco nel notare che Jungkook è ancora più sexy quando è concentrato.

Ogni cinque secondi gli occhi invadenti delle ragazze si collocano su di lui, il quale però non da' minimamente importanza a tutte quelle attenzioni e cortesie.

Solitamente non sono uno che guarda di sottecchi, ma quando si tratta di lui, di Jungkook, non riesco più a ragionare lucidamente.

«Ma è davvero tanto emozionante fissarmi così? Non riesco a capire.» mormora ad un certo punto, facendomi sussultare di scatto.

La mia reazione però non fa che provocargli un sogghigno silenzioso.

Nuovamente il mio viso si dipinge di rosso e tento di nascondere le mie guance roventi con le mani fingendo di scostarmi i capelli dagli occhi.

«N-Non ti stavo fissando.» bofonchio, affondando nell'imbarazzo più grande che io abbia mai provato.

Complimentoni, Jimin!

Jungkook rivolge uno sguardo alla professoressa per assicurarsi che non ci stia guardando, per poi riportarlo incantevolmente su di me.

«Ah si?» vedo i suoi occhi squadrarmi dalla testa ai piedi, facendomi impazzire. «D'accordo. Avrò visto male.» alza le spalle.

Il mio diaframma ricomincia a sollevarsi come colpito da un imminente sollievo e cerco di tornare a concentrarmi sul film, ma invano.

È impossibile prestare la propria attenzione su qualcosa o qualcuno che non sia Jungkook... se lui è esattamente a neppure un metro di distanza da te.

«Pft... come se fosse realmente possibile che io non veda bene.» mi pare di udir fuoriuscire dalle sue labbra.

Il mio viso si gira subito verso di lui il quale sta ghignando di sbieco, ma senza guardarmi.

Era però più un sussurro, che una frase indirizzata a me.

Mi sarò immaginato tutto? Sto letteralmente uscendo pazzo?

Si, credo che le mie ipotesi siano pienamente valide.

[...]

La lezione sembra scorrere in un modo incredibilmente lento.

Le immagini continuano a proiettarsi sulla lavagna, ma nonostante i miei sforzi non riesco proprio a focalizzarmi sulle conversazioni che avvengono tra i vari attori.

Le mie orecchie sembrano come tappate e la mia voglia di impegno pari a zero.

So di non aver sbagliato corso, insomma, il club mi piace.

Ma è la presenza di Jungkook a mandarmi in pappa il cervello.

La seconda campanella suona, e caccio un sospiro di sollievo perché anche se non vorrei ammetterlo in queste due ore non ho fatto altro che sentire calori lungo tutto il mio corpo peggio di una donna in menopausa.

Thirst For You | kookminHikayelerin yaşadığı yer. Şimdi keşfedin