38 - i need you to be straight with me

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Il vento mi sferza sulla faccia quasi ferendomi, le mie gambe continuano a correre senza sosta, anche quando le sento completamente indolenzite e il mio addome sembra starsi stropicciando come carta, mi sforzo di farlo.

Ancora con il cuore in gola e le lacrime agli occhi, caccio dalla tasca della giacca le chiavi, e barcollando le inserisco a fatica nella serratura; gli occhi mi bruciano quando la sbatto alle mie spalle e singhiozzando mi lascio cadere a terra, ancora incredulo per ciò che mi si è presentato dinnanzi.

Jungkook non può essere un vampiro, non dopo che ho finalmente ammesso a me stesso che provo dei fortissimi sentimenti per lui, non dopo che mi stavo convincendo che forse, in qualche modo strano, le cose sarebbero potute finire bene.

E ora mi trovo punto e a capo.
Non mi sarei mai immaginato di ritrovarmi in un contesto simile, e non ho idea di cosa poter fare. Ma lui... lui ha ucciso una persona, lacerandogli il collo solo con i denti, giusto davanti a me!

Anche se mi ha detto che non mi farebbe mai del male, come posso esserne del tutto certo? Lui ne ha fatto ad altri... chissà a quanti.

Mi appoggio le mani sul viso, sentendo le lacrime che le bagnano; piangendo non so per quale tra i due dolori: quello fisico, o quello psicologico.

Sono ridicolo, in questo momento.

Mi ha preso in giro fin dall'inizio, da quando mi sono ferito con il foglio e a lui è venuta quella che pensavo fosse nausea, me lo ricordo ancora...
Mi avrebbe potuto uccidere in quell'attimo e nessuno se ne sarebbe accorto.

Rabbrividisco a quel pensiero, ma i brividi che lenti mi avvolgono il corpo, non li sento neanche per quanto il dolore mi devasta.

Tutto sta venendo a galla, e nonostante io stia finalmente avendo delle certezze, delle spiegazioni, delle risposte... avrei davvero preferito non averle; perché non ho la minima idea di come comportarmi.

Il ragazzo di cui sono innamorato è un vampiro. Una creatura che uccide le persone privandole del loro sangue, cibandosene, un individuo che vive solo di quello.

Mai nella mia esistenza avrei creduto che le storie raccapriccianti che le baby-sitter mi raccontavano da piccolo per farmi spaventare fossero del tutto vere, e non solo parole e narrazioni fantasiose ammucchiate nelle pagine dei libri a caratteri grandi.

La mia testa comincia a riempirsi di domande, va alla ricerca sfrenata di collegamenti che possano spiegare gli avvenimenti più strani che mi hanno coinvolto, ma che soprattutto coinvolgono la città.

E poi mi ritorna in mente Chanmi, il cuore mi batte ancora più forte quando penso che possa essere stato Jungkook a ucciderla... no, non può essere.

Non voglio che sia così.

Il mio amore per lui è troppo grande per ricevere un colpo del genere. Perché se fosse realmente così... penso che mi spezzerei.

Sento la pancia in fiamme e tento di rialzarmi per procurarmi nuovamente il ghiaccio, ma non appena sollevo il ginocchio, una fitta si propaga per tutto il mio corpo facendomi contorcere per il dolore, ancora più acuto di prima.

Mi stringo violentemente il labbro tra i denti, ma la mia bocca si spalanca in un lamento sofferente quando scarico il peso su una gamba per sollevare l'altra.

Ma è proprio in quel momento che percepisco due mani sul mio corpo, e nel giro di neppure due secondi mi ritrovo seduto sul divano, le mie corde vocali che tirano fuori un urlo di spavento per il movimento rapidissimo, per l'ombra che si trova di fronte a me, inginocchiata.

«Shh.» sento, le sue dita si adagiano sulle mie cosce, strofinandole appena come per darmi conforto.

E a quel contatto capisco immediatamente che si tratta di Jungkook.

Thirst For You | kookminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora