19 - it's not your business

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Man mano che procedo in avanti, inizio a notare che quasi tutte le porte delle classi sono già serrate, e il panico comincia a prendersi possesso di me.

Ma è veramente così tardi? Mi sono seriamente trattenuto così tanto a parlare con Hoseok?

Salgo le scale ad una velocità supersonica rischiando persino di inciamparci sopra e quando giungo davanti all'aula del club mi rendo conto che sì, il film è di nuovo in riproduzione.

Sbuffo, sentendomi ancora mezzo intontito dalla voglia incontrollabile di dormire, e con una forza flebile busso alla porta.

Non sento nessuno rispondermi, così accedo silenziosamente. La professoressa mi lancia un'occhiata raggelante controllando l'orologio, ma poi decide di darmela buona e mi ordina di sedermi.

Unisco le mani e mi inchino leggermente in segno di rispetto, per poi girarmi e ritrovare soltanto due banchi liberi: uno vicino a Younseo, che sta evitando in tutti i modi di guardarmi, e l'altro vicino... sì, a Jungkook.

E ora che cavolo faccio?

Se mi sedessi vicino a Younseo farei soltanto la parte dello scemo, che prima la rifiuta e poi le si mette vicino.

Anche se vorrei che diventassimo amici, lei mi ha esplicitamente detto che crede sia una cosa impossibile poiché non riuscirebbe mai a mantenere un'amicizia salda con me visto il suo interesse nei miei confronti.

Ma se mi mettessi vicino a Jungkook, mi auto-condannerei a guance rosse, distrazione e balbettii, ripetuti per i centoventi minuti del corso. E poi non voglio che pensi che io voglia seriamente stare accanto a lui: insomma, nonostante si sia scusato con me, non è ancora del tutto considerato affidabile.

Diamine... solo quando sposto lo sguardo su di lui, realizzo che Jungkook mi sta veramente mettendo sottosopra la vita.

I suoi occhi scuri sono fissi nei miei, un sorriso divertito che mi mette in soggezione soltanto a guardarlo. Per non parlare del modo incredibilmente sexy in cui è seduto, e vestito.

La mia attenzione viene catturata anche da alcuni movimenti dall'altro lato della classe.

I due giocatori di rugby stanno ridacchiando fra loro, poi entrambi si girano nello stesso momento nella mia direzione e il loro sorriso scompare: viene rimpiazzato da occhiatacce. Vedo che i loro pugni si stringono appena.

Alla fine sospiro, e decido di fare il masochista.

Passo nello spazio tra i banchi, poi mi accomodo nel posto in cui ero ieri, accanto a Jungkook.

«Pensavo dovessi venire ad aiutarti» borbotta subito, inspirando in modo strano e guardandomi in faccia. Poi gli scappa un risolino che mi fa saltare il cuore. «È strano che tu non ti sia messo vicino alla ragazza che ti piace.»

Appoggio lo zaino sul pavimento e... cosa?

Boccheggio sbigottito. «Non mi piace Younseo.» sussurro deciso, mettendomi sulle mie.

Lui si volta di nuovo verso di me sollevando un sopracciglio e facendomi inspirare forte. «Non ti piace?» ribatte, non capente.

Mi ricompongo sulla sedia. «Lei mi ha detto che gli interesso ma per me non è lo stesso e — ma perché te ne sto parlando? Non sono fatti tuoi.» stringo le braccia al petto e lui sogghigna.

«Già, in realtà non mi importa delle ragazze» mormora con voce troppo, troppo bassa. «Non ce n'è una decente in questa scuola.»

Thirst For You | kookminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora