23 - self defense

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Io e i miei due amici salutiamo amabilmente Namjoon prima di lasciarlo entrare in classe, dopodiché aumentiamo il passo per arrivare in orario nella palestra della scuola.

Questa sarà la mia prima lezione di educazione fisica, e fortunatamente non sono molto preoccupato.

Fino a quando non mi costringono a giocare a basket, pallavolo o altri sport simili, sono tranquillo.

Non sono mai stato portato per queste attività... sarà colpa della mia altezza? Beh, probabile.

Quando pongo la domanda a Taehyung, lui tira fuori uno sbuffo divertito. «Il professor Sin è un nullafacente» - ride - «Ci dice di giocare a basket mentre lui se ne sta seduto a leggere una rivista e se non lo facciamo ci segna anche un brutto voto sul registro»

«Fantastico» soffio io, ironico.

«La scorsa lezione l'ho sentito dire che oggi avremmo fatto qualcosa di diverso» annuncia invece Hoseok, mentre accediamo all'enorme spazio per niente affollato. «Ha detto che ci sarebbe stato un ospite» alza le spalle.

«Un ospite?» borbotta Taehyung, facendo una smorfia.

Hobi annuisce. «Non ho capito chi, però»

«Pft, ad ogni modo scommetto che sarà una noia mortale» borboglia Tae, poi entrambi mi guidano verso quello che credo sia lo spogliatoio maschile.

E in effetti, una volta entrati, due estese file di armadietti rossi e azzurri mi si presentano davanti agli occhi.

Sono posti su entrambi i lati dello spogliatoio, nel centro invece ci sono due lunghe panchine per sedersi e cambiarsi.

Mentre Taehyung e Hoseok cacciano dallo zaino i loro capi di ricambio, ne approfitto per dare un'occhiata anche ai bagni e alle docce che risultano essere ben mantenuti.

«Jimin-ah!» sento l'urlo di Hobi e ridacchiando ritorno da loro.

Sono le due e cinque passate eppure ci siamo soltanto noi tre, qui. Meglio così.

«Che c'è? Devo cambiarmi» dico non appena li raggiungo.

Vedo come entrambi siano già perfettamente pronti avvolti dalle loro tute, e di colpo comincio a sentirmi a disagio.

Non vorranno che io mi tolga i vestiti... qui?

Al pensiero mi è impossibile non agitarmi.

«Puoi farlo qui amico, non ti saltiamo mica addosso» ammicca Hoseok, facendo d'imminenza ghignare Taehyung.

«Anche se sai che abbiamo un conto in sospeso, Jimin» quest'ultimo mi fa l'occhiolino e io ruoto gli occhi imbarazzato.

«Prima... ehm... devo andare in bagno» improvviso, indietreggiando piano.

«Ti vergogni di noi?» chiede immediatamente Hoseok, facendo gli occhi da cucciolo di cane.

Non riesco a trattenere un sorriso che mi solleva gli angoli della bocca, ma si tratta di uno più nervoso che gentile.

Scuoto immediatamente la testa, mordendomi il labbro. «Che? No» rispondo.

«Allora ammetti che non vuoi farci vedere gli addominali!» urla Taehyung nell'esatto istante in cui due ragazzi, deduco del quinto, entrano nello spogliatoio.

Lo fulmino con lo sguardo mentre le mie guance diventano carbone ardente e mi volto per andarmi a chiudere in una delle tante cabine, non replicandogli.

Purtroppo ho sempre provato imbarazzo in queste situazioni. Solo pensare di mettere in mostra il mio corpo mi fa tremare dalla testa ai piedi.

Lo stesso succedeva a Seoul.

Thirst For You | kookminUnde poveștirile trăiesc. Descoperă acum