37 - answer me

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Quando mi affaccio sulle scale, l'ultimo gradino pare quasi irraggiungibile.
Soltanto dopo gemiti e piagnucolii strozzati, riesco ad arrivarci, i grossi lividi che ho sull'addome mi fanno contrarre ogni attimo per le fitte che mi percuotono senza interruzioni.

Mi dirigo a passi corti e lenti verso il freezer della cucina, dal quale prendo altre e due borse di ghiaccio, i miei salva vita del momento.
Le appoggio cautamente nelle zone che più mi dolgono, strizzando gli occhi per resistere al fastidio che sembra quasi penetrarmi nelle ossa.

Sto ancora tentando di riprendermi dallo svenimento che ho avuto ieri sera, sono così stordito e su di giri che ho come l'impressione di essere su una di quelle giostre spericolate dei parchi divertimenti.

Do' un sorso alla bottiglietta d'acqua che ho davanti, deglutendo a stento. La guancia mi fa male, e tanto. Ma per fortuna, tralasciando il continuo pulsare, non mi si è creata nessuna contusione.

La mia mente viaggia a velocità spedita quando rifletto sul fatto che Jin deve avermi portato in braccio fino in camera per poi posarmi sul letto, quando ho perso i sensi.

Questo mi fa stranamente rivalutare il suo atteggiamento, insomma, mai mi sarei aspettato che corresse in mio soccorso come ha fatto ieri.

Ma poi ripenso a Jungkook, a dove può trovarsi. La risposta che mi ha dato suo fratello mi fa stranamente venire i brividi, quel non c'è potrebbe significare tante cose.

E mentre provo a sostenere qualche tipo di ipotesi nella mia mente, ignoro con tutto me stesso quella peggiore, ovvero che Jungkook se ne sia andato da qui, che abbia lasciato tutto.

Che abbia lasciato me.

Ma neanche se mi sforzo sono in grado di considerare una cosa simile. Perché il solo pensiero di non rivederlo più mi fa salire la pressione, mi fa sommergere dalla paura, e dal panico.

Mi appoggio col gomito sul tavolo, premendo di più il ghiaccio sulla mia pelle.

Oggi non sono andato a scuola, ovviamente.

Mi sono risvegliato dolorante soltanto verso le undici, per buona sorte lo svenimento non mi ha provocato ulteriori dolenze, se non questi stupidi lividi che credo mi porterò addosso per un periodo di tempo piuttosto lungo.

Eppure lui aveva ragione, quel giocatore di cui non so neanche il nome. Sono stato un grandissimo ingenuo ad andarmene in giro di notte, al buio, completamente da solo.

Ma mai avrei pensato che potessi ritrovarmi in una situazione del genere, mai.

Almeno non ieri sera, non dopo la partita che hanno giocato proprio loro.
Ma sono stati veloci, troppo. Forse avevano già organizzato tutto, e quando li ho visti correre via probabilmente si stavano affrettando per raggiungermi in tempo.

Sono uno stupido.

Lancio un'occhiata fuori dalla finestra e vedo che l'oscurità sta calando un'altra volta, il tempo oggi è passato veramente troppo velocemente, nonostante io non abbia fatto praticamente niente fuorché lamentarmi, cambiare continuamente le borse del ghiaccio e sorbirmi due ore di scuse telefoniche da parte di Hoseok.

Crede che sia colpa sua, è lui che mi ha costretto a venire alla partita. Ma sono io che alla fine ho accettato, quindi quello che sostiene non è assolutamente vero.

Mi ha chiamato anche Taehyung, gli ho raccontato in poche parole ciò che mi è successo, escludendo l'intervento di Jin, mentre lui mi ha detto che per fortuna sta bene, due giorni fa Dongsun gli ha provocato una crisi di panico, ma ora è tutto passato.

Thirst For You | kookminWhere stories live. Discover now