25 - don't lie to me

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Dopo che sono in grado di riprendere il respiro, il signor Choi passa tra una coppia e l'altra informandoci di provare a scambiarci i ruoli, in modo tale che la sua spiegazione valga per tutti e due i componenti.

Una volta giunto da noi, il suo sorriso si è inspiegabilmente allargato e mettendomi una mano sulla spalla ci ha detto che per noi andava bene così.

Oh, ora te ne rendi conto? Jungkook potrebbe darmi una spinta e farmi arrivare dall'altro capo del mondo se solo ci provasse.

Il maestro ci comunica che la seconda tecnica sarà forse fattibile per entrambi, dopodiché si allontana.
Noto che lo sguardo di Jungkook si affievolisce visibilmente.

Non appena il signor Choi si è avvicinato a me, la sua espressione si è fatta cupa, quasi stizzita.
Ho seriamente creduto che dalle sue labbra potessero uscire parole non tanto piacevoli.

Ma probabilmente è stata solo una mia impressione.

Timidamente mi abbasso più che posso la maglietta, alzatasi leggermente per ciò che è successo prima.

Non riesco ancora a credere di essere caduto come uno stupido su Jungkook.

E sono quasi sicuro che ci sia qualche entità che si diverta a mettermi in ridicolo davanti a lui.

Vedo il professor Sin ritornare al fianco di Choi, e deduco dal cambio d'abbigliamento del docente di educazione fisica che la seconda mossa da realizzare sarà forse... più complessa.

Che cavolo hanno in programma? Vogliono seriamente vedermi morto sul pavimento?

Io e Jungkook, intanto, continuiamo a tenerci sotto controllo a vicenda. Quando si volta sono io a fissare lui, ormai i miei occhi si muovono senza neppure che io lo voglia; lui invece mi da occhiate ogni qual volta compio un minimo movimento.

L'atmosfera tra di noi è puntualmente inesprimibile.

«Coraggio» alza la voce il maestro di auto-difesa. «Passiamo alla seconda e ultima tecnica di questa lezione, ragazzi»

Ho il petto in subbuglio per l'irregolarità continua del mio battito cardiaco, vorrei solo... finirla qui!

«Quindi, innanzitutto, mettetevi uno davanti all'altro» inizia. «Una volta fatto ciò, afferrate con la mano sinistra il polso destro dell'aggressore»

«Eh?» mi scappa, anche se non sono io quello che deve capire per questa tecnica.

«Shh» mi zittisce Jungkook, facendo esattamente ciò che ha detto il maestro Choi.

La sua mano possente si stringe con una delicata ma evidente forza attorno al mio polso, e la sua stretta mi manda stranamente in subbuglio lo stomaco. Il calore risale sulle mie guance, e mi viene spontaneo far slittare i miei occhi sul pavimento freddo per le strane sensazioni che lente si irradiano nel mio corpo.

Provo a guardarlo male, seppur con difficoltà, mascherando così il mio batticuore con una smorfia scocciata. E come se avesse captato il mio sguardo irritato, Jungkook solleva la testa, ammiccando.

Perché è così dannatamente difficile per lui capire che ogni qualvolta mi sorride in quel modo vado in escandescenza?

Oltre che arrossire, ovviamente.

«Quante volte devo ripeterti di smetterla? Non ti sopporto» brontolo, sentendo la pelle del mio polso bruciare sotto il suo tocco.

Poi, tutto succede di colpo.

Jungkook mi tira a sé come se pesassi due grammi e mi circonda il collo con il braccio, senza mai lasciare il mio.

Mi ritrovo aggrappato con la mano alla sua schiena, la quale è per metà appoggiata a me.
Il suo viso così vicino che riesco a sentire il buonissimo profumo dei suoi capelli.

Thirst For You | kookminWhere stories live. Discover now