46 - i'm not jealous

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«Che significa che non potete venire?» piagnucolo, i miei occhi increduli fissi sulle figure alte di Hoseok e Taehyung che repentine si muovono accanto a me con i loro vassoi colmi di cibo in mano.

«Mia zia è tornata dal Giappone e ha organizzato una di quelle cene familiari fastidiose, sai che roba.» sbuffa Taehyung, roteando gli occhi quasi nauseato.

Il mio viso si piega in una smorfia grigia nel mentre mi sporgo per allacciare lo sguardo con quello di Hoseok, visibilmente divertito dalla mia quasi improvvisa costernazione. Eppure, ogni piccola speranza si sgretola sotto ai miei piedi come una cartaccia vecchia non appena anche il mio amico dai capelli rossi apre bocca: «Dovevi dircelo prima, Jimin-ah!» sospira. «Stasera ho la prima lezione del Workshop al quale mi sono iscritto, quello a Yeongtong-gu» spiega. Gli angoli della sua bocca cominciano a sollevarsi sempre di più fino a quando non mi scoppia a ridere letteralmente in faccia, accompagnato irrimediabilmente da Taehyung.

«Cosa cavolo c'è di divertente?!» alzo le mani al cielo con fare frustrato, intanto che entrambi sollevino le loro in segno di resa. Peccato che nemmeno cinque secondi dopo esse mi ricadono tristemente lungo i fianchi, la triste verità spiattellatami addosso.
«Non posso andare a quello stupido club senza di voi!» lagno.

«Se potessi sgattaiolerei di casa per venire, Chim, davvero. Mia zia è una di quelle che ti prendono le guance per pizzicartele e che ti trattano come se avessi cinque anni.» borbotta Taehyung, avvicinandosi frettolosamente al nostro tavolo e lasciandoci sopra il suo pranzo.

Le guance mi si colorano inevitabilmente di un rosso leggero al nomignolo, come tutte le volte. Sembra davvero che quasi tutti i miei amici amino affidiarmelo.

«Beh, potresti però assomigliare ad un bambino di cinq—»

«Sta' zitto, tu.» Tae punta un dito contro Hoseok, che risponde con una linguaccia.

«E comunque» - riprende il ragazzo dai capelli grigi - «Il Moon Chasers è uno sballo.»

«Ma a me non piace questo genere di sballi» mi lamento, battendo un piede a terra mentre mi siedo ansiosamente sulla sedia. «Con voi le cose sarebbero state almeno un minimo diverse...» mormoro.

«Per una volta devo dare ragione all'individuo che ho di fronte» si intromette Hoseok, lanciando un'occhiata al ragazzo alla mia sinistra. Poi, guarda me. «Quel locale è fantastico, sarà tre volte la mia casa ed è super frequentato» fa spallucce. «Magari non è da te, ma provare non costa niente. Potrebbe piacerti, sai.»

Sto per ribattere, ma lui mi precede abilmente. «E poi, non hai detto che sarai con il tuo amico? Hyunsu?»

Storco il naso. «Si» confermo. «E mi sta bene, davvero. Ma Hyunsu non è esattamente il tipo che se ne sta con le mani in mano in feste come queste, non, mh, non so se mi spiego...»

«Ah, è tipo un playboy che si scopa chiunque gli capiti davanti?» domanda Tae, infilandosi pugni di patatine in bocca. Hoseok per poco non si strozza con la sua Sprite.

«No!» mi affretto a dire. «È... è solo una persona che va dritta al punto. Questa è l'ultima sera che passerà qui e voglio trascorrerla con lui» sospiro. «Ma mi sentirei un pesce fuor d'acqua, lui è abituato a queste cose mentre io no. Insomma, non bevo, non ballo e odio la musica spacca-timpani» sbuffo. «È proprio il posto che fa per me.» ironizzo, stringendomi un po' troppo nella mia felpa grigia.

Sono combattuto, tanto combattuto. So che Hyunsu ci resterebbe male, nel caso decidessi di non andarci; ed è ovviamente l'ultima cosa che voglio. Pensavo sul serio che almeno uno dei miei due amici mi avrebbero potuto accompagnare, ma ultimamente le cose non sembrano andare perfettamente per il verso giusto.

Thirst For You | kookminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora