43 - i got so scared

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Con un cipiglio marcato sul viso, che sembra quasi descrivere alla perfezione il mio stato d'animo attuale, entro nell'aula di lingua coreana, già brulicante dei soliti studenti chiassosi.

Fortunatamente Hobi mi riserva sempre il posto accanto a lui, quindi non è un problema trovare una sistemazione. Cerco di rivolgergli il mio solito sorriso sincero mentre mi accomodo, ma più ci provo e più percepisco quello stupido vuoto nel petto, lasciatomi dall'unica persona che può colmarlo.

E mi sento così incredibilmente idiota e incoerente, perché avevo detto che mai il mio umore sarebbe dipeso da qualcuno, non a tal punto da sentirmi triste per un bacio che non siamo proprio riusciti a scambiarci (causa della moltitudine di studenti intorno a noi) prima di prendere direzioni opposte.

Inizio a rimpiangere di non aver dato ascolto al suo nuovo invito di saltare le lezioni per andarcene via insieme, ma non sono riuscito a dirgli di si, nonostante lo volessi con tutto me stesso.

Perché la grossa ed evidente erezione nei suoi jeans mi ha fatto cadere in un indescrivibile imbarazzo, perché non sono come lui. Non so come fare, cosa fare, per... insomma, farlo sentire bene come lui... ha fatto con me.

La riflessione mi ha messo tanto a disagio, mi sento inadatto e inutile, mi piacerebbe avere un minimo di esperienza per non fare una figuraccia colossale davanti alla sua sicura dimestichezza con il sesso, e tutto ciò che lo riguarda.

Jungkook non sa che non ho mai baciato nessuno prima di lui, non sa che sono più vergine di chiunque altro. Che non ho mai, in tutta la mia vita, visto un porno, o che a momenti non so neppure cosa significhi masturbarsi.

Purtroppo quest'argomento è sempre stato un grosso tabù, sia per me che per la mia famiglia; i miei genitori hanno sempre dato tutto per scontato, pensavano seriamente che per me farmi una ragazza non sarebbe mai stato un problema.

Diciamo che non era solo una loro convinzione, ammetto che alcune ragazze mi guardassero in modo particolare, regalandomi sorrisi di cui non sono mai riuscito a cogliere il vero significato.

Sono sempre stato troppo ingenuo, e forse lo sono anche ora. Ma è proprio in quel periodo che sono iniziati a sorgermi i primi dubbi, ho cominciato a notare le differenze tra me e i miei migliori amici, sicuramente non casti come me.

Chungho ha avuto un paio di fidanzate durante i primi tre anni del liceo, ma mai qualcosa di serio. Ricordo ancora quando ha perso la verginità con la sua prima ragazza ed è subito corso ad avvisare me e Hyunsu.
Ne sono rimasto abbastanza scandalizzato, avevamo appena quindici anni all'epoca e non avrei mai immaginato che tutto potesse succedere così in fretta, con una persona, poi, di cui non era neanche innamorato.

Forse ero io quello fuori posto, perché neanche cinque mesi dopo arrivò anche la prima volta di Hyunsu, sempre con una ragazza. L'aveva conosciuta qualche settimana prima alla consueta fiera di Natale di Seoul, quella con mille lucine colorate e street food a volontà. Uscirono insieme qualche volta per poi finire subito a letto, probabilmente entrambi con una voglia irrefrenabile di sentirsi diversi.

Sinceramente la cosa mi ha disgustato, e anche molto. Ho cercato di non darlo a vedere e di essere felice per loro, perché nonostante io non sostenessi appieno le loro azioni avventate, rimanevano le persone a cui volevo più bene.

Probabilmente ero un po' all'antica, un po' infantile e sognatore, ma negli anni i miei pensieri non sono cambiati affatto.

Poco prima che compiessi sedici anni, Hyunsu mi ha rivelato di aver fatto un casino, due notti prima. Aveva conosciuto il figlio della migliore amica di sua madre, Daeyoung, e niente è stato capace di fermare un'attrazione improvvisa che si è innescata tra i due.

Thirst For You | kookminWhere stories live. Discover now