44 - there's little to laugh about!

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È la quarta volta che apro l'applicazione di Google Maps, e mi sto sentendo alquanto imbecille. D'altronde, cos'è che devo fare? Semplicemente raggiungere uno stupido hotel e contare soltanto sul mio pessimo orientamento, sperando con tutto me stesso di non finire dall'altro capo del mondo invece che alla mia destinazione.

Facile, no?

Non capisco perché abbiano dovuto costruire questa sottospecie di albergo nella periferia della città, invece che nel centro, se può davvero essere chiamato così. È una cosa incoerente, ma d'altro canto la sua edificazione non può che essere qualcosa di assolutamente inconsueto e innovativo, secondo gli standard del luogo.

Sbuffando decido di lasciar perdere, la strada che ho da percorrere sarà anche lunga e forse un po' intricata, ma sono sicuro che Hyunsu capirà la situazione e il mio ben sicuro ritardo.

Perché chiaramente mi sono addormentato sul letto e mi sono svegliato solo dieci minuti fa, passati a farmi inutili elucubrazioni mentali che come sempre non mi hanno condotto da nessuna parte.

E comunque, sono certo al cento per cento che non appena giungerò nella camera d'hotel di Hyunsu, comincerà ad inondarmi di così tante domande che respirare mi risulterà difficile.

Questo è poco, ma sicuro.

Lancio il cellulare sulla trapunta sgualcita e in fretta e furia mi catapulto in bagno per lavarmi il viso e i denti e rendermi un minimo presentabile, nonostante il mio aspetto, oggi, sia messo peggio del solito.

Mentre spremo il tubetto di dentifricio, odo dalla mia stanza il cinguettio del mio telefono, segno dell'arrivo di un messaggio.

Sto per ignorarlo, ma poi decido di andare a controllare. Sarà sicuramente il mio amico che si lamenta come un bambino di tre anni, chiedendomi dove cavolo io sia finito con tanto di emoji arrabbiate.

Metto lo spazzolino in bocca e mi dirigo verso la fonte del suono antecedente.

Afferro l'aggeggio permettendo allo schermo di illuminarsi, e ovviamente, trovo tutt'altro di quello che ipotizzavo:

Jungkook:
Ce la fai a muovere quel bel culo o devo
aspettare altri decenni prima che tu ci
riesca?

Leggo e rileggo il messaggio con la bocca completamente congelata a causa del fluoro, quell'imbarazzante sorriso da ebete che mi si stampa sulle labbra al pensiero che si preoccupi così tanto per me.
Ma ovviamente sento il viso che mi formicola al modo sfacciato in cui ha definito il mio sedere.

È sempre il solito.

                 Jimin:
Perché, scusa?

So perfettamente che è giù di sotto ad aspettarmi, ma non credevo che sarebbe passato veramente, (considerando che le sue lezioni finiscono alle cinque in punto del pomeriggio). Decido di fare un po' il finto tonto per sentire la sua replica che arriva in poco tempo.

Jungkook:
Pensavi veramente che ti avrei fatto
fare un chilometro a piedi?
E non voglio sentire nemmeno una
parola altrimenti vengo a prenderti
di peso

Scuoto la testa sorridendo e torno in bagno per sciacquarmi la bocca, dopodiché mi affretto a scendere le scale.

Metto la giacca e infilo il telefono e le chiavi nella tasca di essa una volta giunto all'ingresso, mi viene spontaneo indugiare quando appoggio la mano sulla maniglia della porta.

Thirst For You | kookminWhere stories live. Discover now