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Giro e rigiro lo stupido modulo dei corsi tra le mani eppure continuo a non capirci un tubo.

In teoria la mia terza ora sarebbe lingua coreana, ma non riesco proprio a comprendere come alternare le ore di lezione a quelle del club che, come dicono Hoseok e Taehyung, dovrò frequentare ogni giorno.

Devo assolutamente passare in segreteria per la modifica del foglio e soprattutto per farmi spiegare come diavolo funzioni tutto ciò.

Faccio una smorfia di dolore quando per sbaglio sfioro il mio dito dolente, sul quale ho messo uno dei miei cerotti di emergenza che porto sempre nello zaino.

Dopo aver premuto sulla ferita con un fazzoletto di carta per fortuna il sangue ha smesso di uscire, eppure mentre lo facevo la mia mente correva sempre a Jungkook, e poi anche a Jin, che ha continuato a fissarmi con un'espressione indecifrabile in volto fino a quando non è sparito d'improvviso.

Tra i tre fratelli, quello che più mi fa saltare i nervi è sicuramente Yoongi, ma Jin...

Jin è sempre lì, fermo, che ti fissa, che ovviamente ti fa sentire una nullità in confronto alla sua bellezza quasi sovrumana, che ti mozza il fiato non appena incroci i suoi occhi scuri e scavati.

Credo che sia proprio lui quello che mi incute più paura, il suo apparente silenzio mi fa rabbrividire.

Prima di andare in classe mi fermo per qualche istante in bagno, per lavarmi per bene le mani e soprattutto per vedere se Jungkook è qui, visto il suo precedente stato di malessere.

Ma di lui non ci sono tracce.

Pensieroso mi reco finalmente in aula, e la professoressa mi trafigge con lo sguardo a causa dei miei dieci minuti di ritardo.

Mi scuso umilmente, per poi stupirmi nel vedere Hoseok accomodato nell'ultimo banco che come la docente mi fulmina con gli occhi.

«Ma che cavolo ti è successo? Pensavo mi avessi lasciato solo ad affrontare questa psicopatica.» sputa il mio amico una volta sedutomi accanto a lui.

Trattengo una risata prima di rispondere.

«Ecco... mi sono tagliato e sono andato in bagno a metterci qualcosa sopra» spiego. «Non pensavo di trovarti anche qui.» ammetto, tirando fuori il libro.

«È lingua coreana, genio. È obbligatoria per tutti.» ribatte Hobi con aria scontata.

Mi guardo intorno e solo ora mi rendo conto che la classe è pienissima.

«Ah già» dico, portandomi una mano in fronte. «Scusa sono un po'...»

«Rincoglionito? Frastornato? Si, è vero.» mi precede lui, e io lo guardo in cagnesco prima di iniziare a prendere appunti.

«Quindi Taehyung ha saltato la lezione?» rifletto io, ripensando alle sue parole.

Hoseok mi fa cenno di sì col capo, ma noto che è piuttosto agitato, non la pianta di tamburellare la matita sul legno del banco.

Provo ad aspettare un po' di tempo per capire se si tratta semplicemente di un normale nervosismo, ma dopo dieci minuti buoni sono costretto a chiedergli una motivazione.

«C'è qualcosa che non va?» domando, continuando a scrivere sulla pagina del manuale di coreano.

Lui ci pensa su per un attimo, come se avesse qualcosa che lo sta divorando. «Beh, devo dirti una cosa veramente importante» confessa, attirando la mia attenzione. «Ma è una notizia seria, non riuscirei a spiegartela bene con questa qui che continua a parlare.»

Mi faccio più vicino ad Hoseok con la sedia, perché adesso la curiosità mi sta cominciando a mangiare vivo.

«Di che si tratta? Ora voglio sapere.» sussurro.

Hoseok si mordicchia il labbro prima di sospirare.

«Oh, e va bene.» si posiziona in modo che il ragazzo davanti lo copra per bene e poi mi fa segno di avvicinarmi.

«Taehyung ha scoperto che il fratello della cameriera che lavora al bar frequenta questa scuola» dichiara. «Fa il terzo anno, e mi pare di aver capito che si chiama Namjoon.»

Di scatto nella mia testa tornano le immagini delle braccia della donna, e mi si forma subito un groppo in gola che inizia a logorarmi dall'interno.

«È chiaro che abbia qualcosa quella ragazza, Jimin. Non possiamo far finta di niente, dobbiamo capire cos'ha e aiutarla prima che sia troppo tardi.» mi comunica Hoseok.

«So che è spaventoso quello che succede qui, amico» mugugna Hobi alla vista del mio viso impallidito. «Ma se non collaboriamo tutti insieme non si troverà mai il colpevole, e finiremo col perdere tutte le persone a cui vogliamo bene.»

Brividi mi percorrono la schiena alla sua ultima frase, e annuisco incapace di dire nulla.

Non potrei neppure immaginare un avvenimento simile.

Si, i miei genitori non si sono mai veramente presi cura di me, e attualmente mi lasciano solo in una casa col rischio che un maniaco vi irrompa uccidendomi o che un incendio venga appiccato proprio lì vicino, ma rimangono sempre i miei genitori, le persone che mi hanno dato la vita.

Almeno Hoseok la pensa come me: vuole scoprire che cosa stia accadendo alla cameriera ma senza coinvolgere troppe persone.

Spero solo che la nostra sia la decisione migliore.

«Cosa avete deciso di fare?» riesco a borbottare.

Hoseok apre la bocca per rispondere, ma si zittisce quando la professoressa inizia a passare lentamente tra i banchi per distribuire delle fotocopie.

«Le sto per lanciare il banco in faccia, porca puttana.» impreca Hobi, facendomi sopprimere una risata.

«Che ha tanto da ridere, signorino Park? Oltre ad arrivare in ritardo si prende anche il lusso di distrarsi?» la docente appare proprio davanti ai miei piedi e la guardo non sapendo che ribattere.

«Mi-mi scusi, non era mia intenzione.» balbetto, e ad Hoseok sfugge una sghignazzata al mio fianco.

«E per lei è la stessa cosa, Jung.» detto questo, ci consegna in malo modo i fogli di carta prima di passare alle file davanti.

«Come si permette a chiamarmi solo 'Jung' e non 'signorino Jung', scusami?» brontola Hoseok. «La prossima volta allora entro in classe dicendole "come butta vecchia Lee?" Che fastidio.»

Una risata sommessa mi esce dalle labbra e cerco di fermarmi prima che la momentanea distrazione della docente raggiunga il proprio termine.

«La vuoi smettere di farmi ri-ridere?» imploro a corto d'aria, prima di dargli scherzosamente uno schiaffetto sulla spalla.

«Sono fantastico, lo so.» risponde, troppo sicuro di sé, e con un gesto repentino mi asciugo gli occhi divenutemi umidicci dal divertimento.

È ufficiale, Jung Hoseok è incredibile.

Thirst For You | kookminWhere stories live. Discover now