PROLOGUE

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"You should be scared of me"

ALBUS SILENTE SALÌ LE SCALE DEL GRIGIO orfanotrofio accompagnato dalla responsabile, la Signora Kelly, una donna anziana dal viso burbero

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ALBUS SILENTE SALÌ LE SCALE DEL GRIGIO orfanotrofio accompagnato dalla responsabile, la Signora Kelly, una donna anziana dal viso burbero.

"È arrivata ieri sera e non ha ancora detto una parola"-disse la signora Kelly lanciando diverse occhiate al mago-"si rifiuta anche di mangiare."

"Quello che ha passato la signorina Silver è una cosa molto seria e dolorosa, ci vuole tempo per superarla."

"Certo certo"-disse sbuffando leggermente-"lei è il preside della scuola che frequenta la ragazza? La scuola privata?"

"Esatto"

"È gentile da parte sua venirla a trovare, ma avrà sicuramente tanti studenti, non capisco perché disturbarsi tanto per lei. I suoi vecchi responsabili dicono che è una ragazzina difficile e con un brutto carattere."

"Io mi interesso di tutti i miei studenti allo stesso modo, nonostante le loro peculiarità."

"Capisco"-disse l'anziana fermandosi davanti a una porta per poi aprirla lentamente-"Nara, hai visite."

La signora Kelly fece passare il mago e lo salutò con un cenno della testa.

La stanza era poco illuminata e con un mobilio decisamente scarso e sull'unico letto era seduta una ragazza:
Capelli scuri e lunghi, occhi verdi, non di un verde acceso, ma spento come quello del muschio. Le labbra erano piene e la pelle candida come la neve.

Era ferma e quasi non sbatteva gli occhi, ma nonostante ciò il suo sguardo sembrava volare lontano, oltre i vetri della finestra e oltre i vecchi edifici della periferia di Londra.

"Ciao Nara."

La ragazza si girò di scatto fissandolo per alcuni secondi con il suo sguardo profondo, per poi tornare a guardare fuori dalla finestra come se niente fosse cambiato.

"Come ti senti?"-disse l'uomo sedendosi affianco a lei.

"Sa, questa è una domanda che mi ha messo sempre molta ansia. Ogni volta che mi chiedono come sto, ho sempre paura di rispondere in modo sbagliato ed è stupido, perché è dei miei sentimenti che stiamo parlando."

Il preside non rispose, ma continuò a fissarla, come intimandola ad andare avanti.

"Comunque non lo so come sto, però lei è il più grande mago di tutti i tempi, quindi forse me lo può dire lei."

𝙀𝙞𝙜𝙝𝙩 𝙇𝙚𝙩𝙩𝙚𝙧𝙨||𝙃𝙖𝙧𝙧𝙮 𝙋𝙤𝙩𝙩𝙚𝙧||Where stories live. Discover now