"Why do I pull you close and then ask you for space?"
Dove la ragazza che non aveva mai
conosciuto la felicità, viene travolta
da essa tutto d'un colpo.
"If all it i...
"To have you by my side, is what I live for" ~Poets love her~
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IL WEEKEND DOPO LA PARTITA, Harry e Nara stavano salutando Ron e Hermione che stavano per passare il pomeriggio ad Hogsmade.
"È un peccato che non possiate venire"-disse Hermione triste.
"La supererò"-disse Nara-"ma solo se mi portate dei dolci."
"Puoi contarci Silver"-disse Ron alzando la mano e Nara gli diede subito il cinque.
"Ci vediamo dopo"-disse Hermione salutando con la mano.
"A dopo"-disse Harry.
I due amici rimasero sulla soglia del portone:"allora Potter, che vuoi fare?"
"Pensavo di andare dal professor Lupin, vieni con me?"
"Va bene"-disse annuendo-"anche se inizio a sospettare che tu preferisca passare il tuo tempo con Lupin invece che come me"-concluse falsamente offesa.
"Fidati"-disse Harry-"preferisco passare il mio tempo con te"-finì sorridendo e Nara ricambiò leggermente.
Arrivati davanti all'ufficio di Lupin la porta si aprì di scatto:"Nara! Harry! A cosa devo la vostra visita?"
"Volevamo parlare con lei"-disse Harry.
"Stavo proprio per andare a fare una passeggiata, volete unirvi a me?"
Fu così che dieci minuti dopo i tre si ritrovarono a camminare nei dintorni della casa di Hagrid.
"Ho sentito della tua scopa"-disse Lupin-"mi dispiace. Non c'è possibilità di ripararla?"
"No"-disse Harry amareggiato.
"Professore?"-lo richiamò Harry-"perché i dissennatori mi fanno quest'effetto?Insomma più che a ogni altro."
"CI fanno quest'effetto"-disse Nara volendo saperne di più anche lei.
"Ascoltate"-incominciò l'uomo-"i dissennatori sono tra le creature più ripugnanti che vivono sulla terra. Si nutrono di ogni sensazione gradevole, di ogni ricordo felice, finché a una persona non rimane assolutamente niente, solo le sue peggiori esperienze. Nara, Harry, voi non siete deboli. I dissennatori hanno più effetto su di voi che sugli altri perché ci sono dei veri orrori nel vostro passato, orrori che i vostri compagni possono a stento immaginare. Non avete nulla di cui vergognarvi."
