CHAPTER FOUR

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"I faced it all, and I stood tall"
"And did it my way"
~My Way//Frank Sinatra~

"I faced it all, and I stood tall""And did it my way"~My Way//Frank Sinatra~

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10 marzo 2002

"HARRY"-lo chiamò Nara con voce impastata dal sonno cercando di toglierselo di dosso.

"Mh..."-grugnì lui accoccolandosi di più su di lei e affondando il viso nei suoi capelli.

"Andiamo Harry, dobbiamo andare al lavoro"-disse anche se era chiaro che pure lei avrebbe preferito rimanere lì tutto il giorno.

Erano sposati ormai da due anni, due anni che nel complesso erano andati splendidamente. Harry adesso lavorava come Auror insieme a Ron e il rosso ed Hermione si erano sposati appena un anno prima. Nara invece aveva raggiunto forse il più grande obbiettivo della sua vita: dopo un lungo periodo di studi e parecchie difficoltà, era diventata la direttrice del reparto di pittura italiana alla National Gallery di Londra. Nara amava il suo lavoro e poter stare a stretto contatto con opere di Leonardo, Caravaggio e altri importantissimi autori era tutto ciò che Nara aveva sempre desiderato. Un altro avvenimento splendido di quei due anni, era stata il fatto che Harry, al loro primo anniversario di matrimonio, l'aveva portata a Roma a vedere la Cappella Sistina. Nara non riusciva a credere che si era davvero ricordato di quando gli aveva parlato del suo affresco preferito, ma l'aveva fatto ed era stato un viaggio meraviglioso.

"Harry, seriamente"-ripetè Nara senza però togliere la mano dai capelli di suo marito.

"Mh..."-grugnì di nuovo per poi ribaltare la situazione e così Nara si trovò sopra Harry, che la strinse come una sorta di orsacchiotto.

"Harry James Potter!"-esclamò Nara cercando di essere autoritaria, ma fallì miseramente quando Harry le lasciò piccoli e teneri baci sulla spalla scoperta-"tra mezz'ora devo essere in ufficio per impedire che la Vergine delle Rocce venga portata in Olanda."

"Se vuoi puoi nasconderla qui"-disse Harry.

"Beh, non starebbe male in salotto"-scherzò Nara e Harry rise nel suo collo-"vado a fare il caffè e quando sarai uscito dal tuo stato comatoso, mi troverai di sotto"-detto questo Nara lo spinse di lato e ignorando la sue lamentele scese al piano di sotto.

Si strinse nel lungo cardigan e in punta di piedi aprì la porta d'entrata raccogliendo la posta. Con un gesto di bacchetta mise su il caffè e poi iniziò distrattamente a scartare le buste.

"Bolletta, bolletta, pubblicità, altra pubblicità"-lesse ad alta voce versandosi poi il caffè e continuando la lettura con la tazza in mano-"tribunale di Edimburgo...tribunale di Edimburgo?"-lesse nuovamente.

Aprì la busta con espressione confusa e quando iniziò a leggere il mondo le cadde addosso:

Gentile sig.na. Silver,

𝙀𝙞𝙜𝙝𝙩 𝙇𝙚𝙩𝙩𝙚𝙧𝙨||𝙃𝙖𝙧𝙧𝙮 𝙋𝙤𝙩𝙩𝙚𝙧||Where stories live. Discover now