Irama

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Marty_Mendes_ anche l'ultimo su Irama, li ho postati tutti insieme per farmi perdonare per l'attesa. Fammi sapere cosa ne pensi! Buona Pasqua💕🥰

Giro canale alla televisione annoiata e finisco sul canale di Sanremo, vedo la registrazione di Irama partire

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Giro canale alla televisione annoiata e finisco sul canale di Sanremo, vedo la registrazione di Irama partire. Il mio cuore si ferma quando mi rendo conto che è lui e trattengo a fatica le lacrime. Inizia a cantare e chiudo gli occhi lasciando che i ricordi prendano il controllo. Il primo incontro ad Amici, le risate, la gioia, adoravo vedere come ci provasse con me apertamente e senza paura delle prese in giro degli altri. Mi ha corteggiata per un mese intero prima che gli concedessi un'uscita e non si è mai arreso. La nostra relazione era sulla bocca di tutti, ci accusavano di fingere per arrivare al serale. La verità è che lui è diventato il mio migliore amico, la mia famiglia, il mio tutto durante il percorso e io ero lo stesso per lui. Lui ha vinto ed io non potevo essere più fiera di lui, non riuscivo a crederci e per giorni abbiamo continuato entrambi a guardare quel trofeo che all'inizio sembrava così irraggiungibile.

Poi però sono arrivati i primi litigi, Filippo voleva godersi la fama come giusto che sia e dal nulla ci siamo trovati su due pagine completamente diverse, forse neanche dello stesso libro. Lasciarlo è stata la cosa più dura che abbia mai fatto e ancora ne subisco le conseguenze. L'ho visto andare avanti, rifarsi una vita, mentre io rimanevo sempre ferma a fare i miei spettacoli di danza ma senza mai superare lui.

Sospiro asciugando le guance e la canzone finisce, riapro gli occhi e decido di spegnere e andare a dormire. Non riuscirei comunque a distrarmi. Prendo il telefono e me ne vado a letto, la canzone ancora fissa in testa. Mi infilo sotto le coperte e aspetto che il sonno mi raggiunga girando un po' su Instagram quando una chiamata mi blocca lo schermo. Il numero non è salvato ma lo riconoscerei comunque. Come se avesse sentito i miei pensieri, quando rispondo sento la voce di Filippo salutarmi. Trattengo il fiato perché non la sentivo da davvero troppo tempo.

-Come mai mi chiami?- riesco a domandare con voce bassa e tremante, lui sospira e sento dei rumori di sottofondo.

-Ti pensavo e... volevo sapere come stai- risponde semplicemente, il mio stomaco si contorce dalla dolcezza delle sue parole e dal dolore che provo. Respiro profondamente.

-Ho visto la tua esibizione a Sanremo, mi dispiace che tu non sia sul palco. So quanto ti piace esibirti dal vivo e poi... avresti dato il cento percento- evito la sua domanda e spero che lui non se ne accorga, se lo fa è troppo gentile per farmelo notare.

-Si, speravo tanto di poter salire sul palco ed esibirmi. Però la sicurezza prima di tutto- risponde, un sorriso amaro mi tira su gli angoli delle labbra. Infondo non cambia, pensa sempre agli altri.

-Senti io... quando torno devo fare altri controlli per vedere se ho il covid ma... speravo che potessimo incontrarci. Se hai tempo- mormora e me lo immagino con gli occhi chiari persi a guardare qualcosa nel vuoto mentre si passa una mano tra i capelli.

-Perché Fili?- domando appoggiandomi al cuscino, Filippo si lecca le labbra prima di rispondermi. Non ho dimenticato nulla di lui.

-Perché mi manchi, è un anno che non stiamo più insieme ma mi manchi come il primo giorno e... incontriamoci, (Y/N)- mormora e so che continuerà a chiedermelo finché non cederò. Così mi ritrovo a mormorare un "va bene" anche se so che non mi farà bene vederlo. Mi sbrigo ad attaccare perché troppi ricordi mi riempiono la testa e non posso permettermi di cadere di nuovo giù.


I giorni passano in fretta, e prima di quanto immaginassi mi ritrovo con indosso dei jeans e una maglia rosa, la più carina che ho, che preparo dei tea in attesa che Irama raggiunga casa mia. Abbiamo deciso di non uscire per evitare di leggere qualcosa sui giornali e perché non è comunque il caso. Quando bussa alla porta vado ad aprire con mani tremanti e lo guardo entrare col fiato bloccato il gola. I capelli gli cascano sulle spalle perfetti, gli occhi chiari brillano contrastati dalla mascherina nera con piccoli diamanti attaccati. Se la sfila e il suo sorriso mi stordisce.

-Sono felice di vederti- mi saluta e si allunga a baciarmi una guancia. Inspiro il suo profumo e devo stringere i pugni per non aggrapparmi a lui e baciarlo.

-Anche io sono felice di vederti- mento chiudendo la porta per allontanarmi. Camminiamo verso la cucina e lo lascio sedere mentre riempio le tazze di tea. Poi mi siedo di fronte a lui.

-Mi dispiace che tu non abbia vinto, la tua canzone mi piace molto- inizio la conversazione, lui alza gli occhi dalla tazza e mi sorride mentre mi ringrazia. Prendo un sorso della bevanda e lui si decide a parlare.

-Mi dispiace, per tutto- confessa alzando di nuovo lo sguardo su di me. Io ingoio scuotendo la testa e abbozzo un sorriso

-non devi, le cose sono andate così per un motivo. Non era il momento giusto per noi, magari se ci fossimo innamorati in un altro momento le cose sarebbero andate diversamente. Ma immagino che non lo sapremo mai- rispondo, lui beve un po' di te. Forse prende tempo per pensare a cosa dire.

-E credi che ora sarebbe il momento giusto? Per amarci intendo- domanda insicuro, non riesco a bloccare il sorriso che mi tira le labbra. I suoi occhi mi guardano curiosi e per un attimo ripenso che quando mi guardava così non riuscivo a non baciarlo. Lui mi guarda in attesa così mi riscuoto dai miei pensieri

-non credo sia una buona idea, Filippo. Non si torna mai dove- lui interrompe la mia frase prendendo una mia mano sul tavolo

-stronzate. Lo sai anche tu che è tutta una scusa. Eravamo dei ragazzini, troppo presi dalla fama per renderci conto di quello che avevamo, ma ora siamo cresciuti. Siamo cambiati, siamo maturati. In un anno cambiano molte cose, e io non ho smesso neanche un secondo di pensare a te- ribatte sicuro zittendomi, io boccheggio pensando a come bloccare il discorso perché so che non porterà da nessuna parte ma lui non mi dà retta.

-Riproviamoci, se va male non mi sentirai né vedrai mai più. Ma almeno proviamo a vedere come andrebbe- propone guardandomi negli occhi, scuoto la testa tirando via la mano dalla sua e mi alzo in piedi

-è meglio che tu vada via, Filippo- mormoro insicura camminando verso la porta, lui mi segue con la giacca di pelle tra le mani, quando sto per aprire la porta mi intrappola tra essa e le sue braccia e mi fa girare a guardarlo. Il suo viso è a pochi centimetri dal mio, lo sento respirare sulla mia pelle e devo trattenermi a fatica per non baciarlo.

-Filippo ti prego- mormoro, lui china il viso a baciarmi una guancia e poi avvicina la bocca al mio orecchio

-non mi arrenderò, lo sai. Non l'ho mai fatto e non sarai tu la prima rinuncia- sussurra, brividi mi percorrono la pelle. Non riesco a dire nulla. -Dammi un'altra possibilità, andrà bene- aggiunge, poi si sposta per far incontrare i nostri occhi, spalanco la bocca per dire qualcosa ma non ho il tempo perché le sue labbra si appoggiano sulle mie e io cedo. Getto le braccia intorno al suo collo aggrappandomi a lui e ricambio il bacio, mi sembra di tornare a respirare dopo aver passato un anno intero sott'acqua. Filippo mi stringe dai fianchi e sorride contro di me, poi si allontana e mi guarda negli occhi.

-Ti aspetto sabato. Sarà meglio per te che mi diverta Filippo Maria Infanti- lo minaccio sorridendo, lui ride leggermente. Appoggia le sue labbra sulle mie di nuovo per qualche secondo e, con la promessa che andrà tutto bene, scompare oltre la porta lasciandomi con un sorriso enorme e piena di speranza.

ImmaginaWhere stories live. Discover now