Leonardo Bonucci

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Lucrezia6655 Fvck_Pello ecco l'immagina su Bonucci che mi avevate chiesto, spero vi piaccia! Premetto che in questo immagina Bonucci è divorziato, altrimenti non avrebbe avuto senso il capitolo. Fatemi sapere cosa ne pensate! 🥰

La pioggia cade sempre più velocemente, la felpa bagnata è ormai pesantissima sulle mie spalle ma sono troppo occupata a trattenere i singhiozzi per fregarmene

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La pioggia cade sempre più velocemente, la felpa bagnata è ormai pesantissima sulle mie spalle ma sono troppo occupata a trattenere i singhiozzi per fregarmene. Salgo velocemente i pochi scalini e alzo la mano per bussare alla porta.

Strofino una mano sugli occhi che bruciano a causa delle lacrime e mi stringo le braccia intorno al busto per ripararmi dal freddo.

In pochi attimi la porta viene aperta e il viso preoccupato di Leonardo mi appare davanti agli occhi.

-Posso... entrare?- domando, la frase interrotta da un singhiozzo. Leo si sposta dalla porta per farmi entrare e mi circonda le spalle con un braccio dopo aver chiuso, nel vano tentativo di riscaldarmi.

-Che succede?- domanda preoccupato mentre raggiungiamo il salotto. Apro bocca per parlare ma un altro singhiozzo mi zittisce e le lacrime iniziano a scorrere più veloci, lui senza esitare mi abbraccia più forte che può lasciandomi nascondere il viso contro il suo collo. Le mie braccia ancora strette intorno al busto, non riesco a smettere di tremare.

-Ora ti fai una doccia calda, ti porto dei vestiti asciutti e ti preparo un tea. Quando ti sarai riscaldata e calmata mi spieghi cosa è successo, va bene?- domanda con tono dolce e preoccupato al mio orecchio. Io muovo la testa su e giù per annuire e lo seguo fino al bagno.


Quando faccio ritorno in salotto la tuta di Leo quasi mi fa inciampare per terra data la lunghezza. Mi siedo sul divano portando le ginocchia al petto e lui si siede al mio fianco in silenzio, limitandosi a porgermi la tazza col tea. Tiro su col naso mormorando un ringraziamento e prendo la tazza dalle sue mani

-i bambini sono qui? Mi dispiace essere piombata a casa tua nel bel mezzo della notte ma...- la voce mi muore in gola, prendo un respiro profondo -ma non sapevo dove altro andare, io...- mi zittisco di nuovo per prendere un altro respiro profondo e chiudo gli occhi per non scoppiare a piangere di nuovo.

Leonardo mi si avvicina ancora un po', mi circonda le spalle con il braccio e mi bacia la tempia

-i bambini sono dalla mamma, ma non devi preoccuparti. Puoi venire qui ogni volta che vuoi (Y/N), mi hai capito?- domanda sottovoce, io annuisco con la testa prendendo un sorso di tea. Lui se ne rimane fermo, aspettando che io mi decida a parlare.

-Dovevamo cenare insieme, per festeggiare la mia promozione- mormoro e non ho bisogno di fare nomi perché lui capisca che parlo del mio ragazzo, anzi ex ragazzo.

-Ho cucinato tutto il pomeriggio perché lui era in trasferta e non volevo si stancasse ancora di più- continuo e lui annuisce con la testa senza interrompermi. Io sospiro

-Avevo preparato tutta la cena, la tavola, le candele accese, i petali intorno al tavolo, ho anche indossato il suo abito preferito, come se il festeggiamento fosse per lui e non per me... era tutto perfetto. Poi ho sentito la chiave nella serratura, ero così nervosa Leo... non vedevo l'ora di vedere la sua reazione, di festeggiare il mio nuovo lavoro- singhiozzo mentre nella testa rivivo quel momento di poco più di un'ora fa. Leonardo stringe la presa intorno al mio corpo e lo sento irrigidirsi.

-Lui entra, ridendo, pensavo volesse dirmi qualcosa di divertente successo in trasferta, ma poi sento la voce di una donna- il silenzio regna per qualche attimo mentre sotto le palpebre rivedo la figura della bellissima donna alta e slanciata, dai lunghi capelli biondi e gli occhi azzurri che mi guarda con aria di sfida.

-Lui mi vede, guarda la cena sulla tavola, poi la sconosciuta e... non sapeva cosa dire, che scusa inventare. Lei mi scoppia a ridere in faccia, io sono come pietrificata, non riesco neanche a pensare. La guardo mentre mi sputa in faccia tutti i modi in cui sono stata tradita, mi sono sentita così umiliata Leo- singhiozzo nascondendo di nuovo la testa contro il suo collo e lui mi bacia la testa

-e lui non ha fatto nulla?- domanda, la voce piena di rabbia. Io scuoto la testa sentendo di nuovo le lacrime scivolare sulle guance.

-Non gliene ho dato il tempo, ho preso tutto il cibo che avevo preparato e gliel'ho rovesciato addosso, insieme al vino rosso, poi ho presto le poche cose che tenevo a casa sua e sono scappata qui- termino il racconto velocemente e lo sento ridacchiare

-avrei voluto vedere le loro facce ricoperte di cibo e vino rosso- commenta facendomi ridere, una risata forte. Finalmente smetto di piangere. Poggio la tazza del tea sul tavolino e quando mi giro trovo Leo già a guardarmi, ha un sorriso sul volto e allunga una mano a spostarmi una ciocca di capelli dal viso.

-Ci ha perso lui, ne deve mangiare ancora di pastasciutta per meritarsi una come te, non dubitare mai del contrario. Hai capito?- domanda guardandomi negli occhi, io annuisco mordendomi il labbro inferiore.

-Da ora in poi ti mostro io come si tratta una donna, va bene? Ti giuro che quel coglione non ti farà più soffrire- aggiunge prima di allungarsi a baciarmi una guancia. Chiudo gli occhi quando sento le sue labbra a contatto con la mia pelle e improvvisamente il dolore di poco fa non mi tocca più.

-Ti preparo il letto, non puoi guidare in queste condizioni e con questa pioggia- aggiunge prima di alzarsi, io mi alzo con lui e lo seguo fino alla camera degli ospiti. Prepariamo il letto insieme e quando si gira per andare via gli prendo un polso. Torna a guardarmi con le sopracciglia aggrottate

-tutto bene?- domanda preoccupato, io annuisco con la testa

-io... ti andrebbe di stare ancora un po' con me? Non voglio rimanere sola- sussurro imbarazzata, Leonardo sorride prima di sdraiarsi accanto a me sul letto e accendere la televisione.

Non prestiamo minimamente attenzione al programma, dato che ci mettiamo a scherzare tra di noi. Verso le due di mattina appoggio la testa sulla sua spalla sbadigliando

-grazie di tutto, Leo- sussurro stropicciandomi gli occhi, lui mi bacia la testa

-di nulla, ora cerca di riposare- risponde sempre in un sussurro ed io non me lo faccio ripetere due volte. Chiudo gli occhi per poi addormentarmi.

ImmaginaWhere stories live. Discover now