Barella

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Vanessa_grindelwald ecco l'immagina su Barella che mi avevi chiesto, scusami se ci ho messo tantissimo, spero ti piaccia 🥰 P.S. i nomi dei bambini sono totalmente scelti da me

-Sei sicuro che posso lasciarvi soli?- domando preoccupata, Nicolò mi sorride prendendomi il viso tra le mani mentre uno dei nostri bambini si aggrappa al suo polpaccio

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-Sei sicuro che posso lasciarvi soli?- domando preoccupata, Nicolò mi sorride prendendomi il viso tra le mani mentre uno dei nostri bambini si aggrappa al suo polpaccio

-tranquilla, noi ce la caveremo. Vai a fare quello che devi fare e noi ti aspetteremo qui con la cena già pronta- risponde tranquillo prima di baciarmi sulle labbra. Sospiro lasciandomi convincere, saluto nostro figlio Leon e poi le piccole Giulia e Sophia e mi decido ad andare via.


Qualche ora dopo mi pento della mia scelta, quando chiamando Nicolò sento la voce della piccola Sophia che grida: -mamma! Papà sta lanciando Giulia- e il mio cuore si ferma.

-Tesoro, passami papà- chiedo allarmata e col cuore in gola, sento dei rumori, poi una risata e poi la voce di Nicolò che mi chiama.

-Cosa sta succedendo?- domando con la voce di qualche ottava più alta, Nicolò ordina a Leon di non fare qualcosa per poi sospirare

-niente, amore, stiamo giocando. Vero che vi divertite più con papà che con mamma?- domanda e sento di sottofondo le grida dei bambini urlare di si. Sospiro dandomi una calmata e mi tolgo una ciocca di capelli dal viso

-comunque ho quasi finito, sto per tornare. Passerò a prendere le pizze quando vengo- avviso sorridendo, Nicolò urla un "pizzaaaaa" ai bambini che gridano ancora di gioia e non riesco a trattenere una risata.

-Ora devo andare, stai attento, ti prego!- mi raccomando e Nicolò mi fa il verso da sotto facendomi ridere

-ti amo- confesso poi e lui sorride, me lo immagino tutto imbarazzato che guarda ovunque a disagio perché odia queste cose

-anche io, tanto- si limita a rispondere prima di sgridare di nuovo Leon e attaccare senza darmi il tempo di dire altro. Con un sospiro riprendo le mie commissioni.

Verso ora di cena apro la porta di casa con una mano mentre nell'altra reggo le scatole di pizza, appena la richiudo alle mie spalle Leon corre verso di me

-pizza!- grida iniziando a saltellare, io rido posando la borsa e le chiavi e togliendo le scarpe così da essere libera. Raggiungiamo gli altri in cucina, Nicolò sta mettendo i bicchieri a tavola con una mano mentre tiene in braccio la piccola Sophia che si strofina gli occhietti con la testa poggiata contro il suo collo.

-La mamma è qui- annuncio posando le pizze sul tavolo. Nicolò sorride allungandosi per baciarmi mentre Giulia fa una corsa dal frigo con in mano la bottiglia di coca cola

-mamma!- grida allegra per poi raggiungermi, mi chino accogliendola tra le mie braccia e lei ride forte quando la alzo in aria. Nicolò le prende la bottiglia dalle mani e lei mi circonda il collo con le braccia stringendomi forte.

-Ciao amore mio, mi sei mancata!- mormoro al suo orecchio e lei mi bacia una guancia rispondendo con un "anche tu".

In poco tempo mi lavo, mi cambio, e ci mettiamo tutti a tavola, i bambini con i loro tranci e io e Nicolò con le nostre pizze.

-Hai visto che me la sono cavata egregiamente?- domanda proprio lui con il mento alto e aria orgogliosa. Scoppio a ridere allungandomi a baciarlo all'angolo delle labbra

-non avevo dubbi- rispondo tranquilla e lui sorride felice. Durante la cena io e Nicolò giochiamo con i bambini, fino a quando non iniziano a sbadigliare.

-Andiamo a lavare i denti? Così poi andiamo a dormire, vi va?- domanda Nicolò e in pochi attimi porta i bambini con sé e io ne approfitto per sparecchiare e pulire un po'. Quando finisco decido di raggiungerli in camera dei piccoli, solo per trovare il papà nel lettino di Sophia che legge una favola da uno dei libri che gli abbiamo comprato. Mi appoggio al muro non riuscendo a trattenere un sorriso, Nicolò mi vede e sorride.

-Mamma- mi chiama Leon, mi avvicino al suo lettino e lui si sposta facendomi capire che vuole che mi stenda vicino a lui, e così faccio. I miei occhi cercano Nicolò che mi guarda un attimo prima di tornare a leggere. Rimango in silenzio finché tutti e tre non si sono addormentati, poi sia io che Nicolò ci alziamo e usciamo in silenzio. Appena chiudo la porta della cameretta lo sento circondarmi i fianchi con le braccia. Sorrido appoggiandomi alla sua spalla dietro di me

-finalmente da soli- sussurra al mio orecchio, mi giro verso di lui e gli circondo il collo con le braccia prima di baciarlo. Lui fa scendere le mani fino al mio sedere e mi tira uno schiaffo, rido contro le sue labbra saltando e gli circondo il bacino con le gambe. Lui ride insieme a me e cammina verso la nostra stanza. Apre la porta con un piede e avanza fino al letto dove mi appoggia con delicatezza prima di sporgersi su di me riprendendo a baciarmi. Ci tiriamo più su sul letto fino a raggiungere i cuscini

-sei stato bravissimo oggi- mi complimento mentre lui mi bacia il collo, mi risponde con un semplice "hmhm" mormorato contro la mia pelle e sorrido chiudendo gli occhi e godendomi il momento di tranquillità.

Lo lascio sfilarmi la maglietta, si toglie anche la sua, e poi riprendiamo a baciarci con dolcezza

-mamma, papà- la voce di Sophia fa scattare Nicolò in piedi, corre alla porta preoccupato e la apre. La piccola Sophia se ne sta in piedi con il suo pupazzetto in braccio e si strofina gli occhi con la mano

-posso dormire con voi? C'è un mostro sotto il mio letto- mormora con voce spezzata dalla paura, Nicolò si china per prenderla in braccio

-tu aspetta qui con la mamma, io vado a cacciare il mostro cattivo così puoi tornare a dormire- la rassicura mentre lei si aggrappa a lui nascondendo il viso contro il suo collo. Mi alzo anche io, infilo la maglia e mi avvicino a loro

-vieni dalla mamma, amore- sussurro prendendola dalle braccia di Nicolò, lei si aggrappa a me e io le bacio la testa -adesso papà caccia quel mostro, si?- domando sussurrando mentre le accarezzo la schiena e lei annuisce. Nicolò esce dalla stanza, io vado a stendermi di nuovo a letto, la piccola rimane stretta a me

-posso dormire con voi lo stesso? Voglio stare con voi- mormora Sophia e il mio cuore si scioglie. Le bacio di nuovo la testa

-certo che puoi amore mio- sussurro cullandola. Quando Nicolò torna, dopo qualche attimo, mi porge un bicchiere d'acqua.

-Gli altri dormono- sussurra ed io annuisco facendo cenno verso Sophia rispondendo "anche lei". Nicolò viene a stendersi dal suo lato del letto mentre io bevo e spegne la luce.

-Buonanotte, ti amo- sussurra allungandosi a baciarmi la fronte, io allungo una mano fino al suo braccio

-Anche io ti amo. Buona notte- sussurro prima di addormentarmi con la piccola Sophia stretta a me.

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