Tony Stark

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SaraGranger_ ecco l'immagina su Tony, è ambientato durante Avengers Age of Ultron. Spero che ti piaccia! 🥰 per chi non ha visto il film, nonostante non ci siano molti spoiler se non ve la sentite forse non è il caso che leggiate questo capitolo🥰🥰

La sala è affollata, la musica fa da sottofondo al chiacchiericcio e il calore del palazzo mi porta a sfilarmi di dosso il cappotto che avevo per coprirmi dal freddo della serata

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La sala è affollata, la musica fa da sottofondo al chiacchiericcio e il calore del palazzo mi porta a sfilarmi di dosso il cappotto che avevo per coprirmi dal freddo della serata. Una ragazza con la divisa viene prontamente al mio fianco e prende il mio cappotto e la mia borsa, la ringrazio prima di lasciarla andare via. Mi guardo intorno per qualche attimo, cercando la persona che mi ha invitata. Appena la individuo mi accorgo che mi ha vista così accenno un sorriso e inizio a camminare verso la zona cocktail.

Natasha Romanoff tiene davanti a sé un bicchiere colmo di qualcosa e uno vuoto, tra le mani una bottiglia che muove agilmente. Mi siedo sullo sgabello di fronte a lei

-ti hanno messa a lavorare?- domando divertita, mentre con lo sguardo osservo ogni suo movimento. Si muove con sicurezza, come se non facesse altro da tutta la vita. Lei accenna una risatina

-No, ho scelto io di venire qui. Non avevo molto altro da fare e in più sapevo che saresti venuta a bere qualcosa per calmarti dato che è la tua prima festa alla Stark Tower- spiega e, non appena finisce la frase, spinge il bicchiere che poco fa era vuoto davanti a me. Poi la vedo prendere il suo e fa il giro del lungo tavolo arrivando al mio fianco. Iniziamo a chiacchierare mentre camminiamo tra la folla.

-Tony adora dare questi party, da come so- commento lasciando che i miei occhi vaghino lungo tutta la gente che chiacchiera e beve qualcosa. Natasha segue il mio sguardo sorseggiando un po' della sua bibita.

-Diciamo che gli piace avere gente intorno, di tanto in tanto. Gente che non siano supereroi o alieni- spiega poi girandosi a guardarmi, io mi limito a muovere la testa su e giù per dire che ho capito.

-Buonasera signore, vi state divertendo?- come se lo avessimo appena chiamato, Tony Stark appare da dietro me e Nat, ci costringe a separarci e mette un braccio sulle spalle di ognuna.

-Oh, Tony, stavamo giusto parlando di te!- esclamo sorridendo all'eroe che ricambia il mio sorriso ma con aria orgogliosa. Ama sapere che la gente pensa e parla di lui. Ama stare al centro dell'attenzione.

-Cose belle, spero- risponde prontamente, Natasha viene chiamata da qualcuno e così si scusa prima di andare via verso la folla lasciando me e Tony da soli.

-Allora, cosa ne pensi?- domanda sempre lui facendo cenno con la testa verso la sala. Io prendo un sorso del mio cocktail preparato da Nat e poi mi schiarisco la voce

-non è molto il mio genere, non sono molto tipa da feste, ma una volta ogni tanto si deve pur uscire dalla propria zona comfort, no?- domando scrollando le spalle, Tony sorride in accordo con me e, senza che me ne renda conto, passo tutta la serata a parlare con lui. Di tanto in tanto qualcuno si unisce ai nostri discorsi ma per lo più siamo solo io e lui e mi sento davvero a mio agio.

Quando la festa termina e nella sala rimaniamo io e gli Avengers, il sonno inizia a farsi sentire così decido di tornare a casa. Tuttavia nel momento in cui mi alzo succede qualcosa di strano, un rumore assordate e poi qualcosa di metallico. Col cuore in gola mi giro verso l'entrata della sala.

-Nessuno di voi è degno, siete degli assassini- è un... robot quello che parla? Sento il capitano dire qualcosa ma non lo ascolto perché Tony mi prende il polso e mi tira verso di sé

-ora ti accompagno in un posto sicuro, torno a prenderti quando sarà tutto finito va bene?- domanda sottovoce, io muovo la testa su e giù e mi lascio tirare via mentre gli Avengers si occupano della... cosa. Tony parla verso un palmare mentre mi tira svelto tra i corridoi. In lontananza sento rumori di una lotta ma non ho idea di cosa stia accadendo.

Stark apre una porta e mi lascia entrare.

-Io devo andare ora, tu rimani qui. Tornerò quando sarà tutto risolto. Rimani qui- si assicura prima di tornare indietro, io mi assicuro di chiudere la porta a chiave dietro di me e col fiato corto vado a nascondermi dietro il letto.

Devo concentrarmi con tutte le mie forze per non sentire i rumori dell'altra sala. Mi tiro le gambe al petto. Non so per quanto tempo rimango in questa posizione in questa stanza, ma quando sento la porta venire aperta trattengo il respiro, terrorizzata da chi o cosa potrei vedere se mi sporgessi.

-(Y/N)?- la voce di Tony mi fa calmare di nuovo, mi tiro in piedi e lui sembra sollevato di rivedermi. È ferito ma non sembra troppo grave.

-È tutto risolto ora, puoi uscire- mi avvisa facendo qualche passo verso di me. Senza dargli tempo di dire altro faccio una corsa verso di lui e mi getto tra le sue braccia. Tony non esita a stringermi accarezzandomi i capelli. Sento i miei muscoli rilassarsi pian piano

-va tutto bene, tranquilla, ora ti riaccompagno a casa- sussurra al mio orecchio con dolcezza, io non ho il coraggio di parlare. Torniamo di nuovo nella sala della festa, gli altri sono ancora lì che osservano quelli che sembrano pezzi del robot e parlano tra loro. Vetri rotti sono sparsi per il pavimento di tutta la stanza e sono tutti affaticati.

-accompagno (Y/N) a casa e poi potremo parlare- Tony avvisa semplicemente, Steve e Natasha gli lanciano un'occhiata che non sembra delle migliori, ma non dicono nulla. Forse perché ci sono io.

-(Y/N), stai bene? Sei ferita?- domanda Nat avvicinandosi subito a me, mi gira il viso per controllare che non abbia graffi

-l'ho allontanata nel momento in cui è entrato, non le è successo nulla. È solo un po' scossa- spiega Tony per me, Natasha lo guarda ancora una volta e sembra piena di disappunto ma non dice nulla. Si sporge a baciarmi una guancia

-scrivimi per qualsiasi cosa, e riposati. Mi dispiace tu abbia dovuto assistere- sussurra mortificata, le accarezzo un braccio abbozzando un sorriso prima di salutare tutti e mettere il cappotto per uscire. Tony guida la mia auto lasciando che io gli dia informazioni su dove andare per arrivare a casa mia, ma oltre quello non parliamo per niente. Lui sembra turbato da qualcosa e io sono ancora spaventata.

La sagoma di casa mia basta a farmi sentire più tranquilla, Tony parcheggia in silenzio ed entrambi scendiamo e andiamo verso la porta.

-La tua prima festa con gli Avengers e già cerchi di rubarci il lavoro- prova a scherzare per alleggerire la tensione, ridacchio abbassando il viso dall'imbarazzo.

-Grazie, per avermi invitata, e... per avermi allontanata in tempo- mormoro tornando a guardarlo, Tony mi accarezza una guancia spostandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio.

-Magari la prossima festa non sarà così movimentata, cioè sicuramente. Se ti andasse di venire...- propone e, se non lo conoscessi penserei che è a corto di parole e quasi intimidito. Ma è Tony Stark, lui non si lascia intimidire da dei robot che lo attaccano a sorpresa, figuriamoci di una donna qualsiasi. Tuttavia gli sorrido divertita

-non saprei, come posso rubarvi il lavoro se le altre feste non sono così movimentate? Dovrò pur diventare un Avenger?- domando facendolo ridere, i nostri occhi sembrano incatenati gli uni agli altri

-ti andrebbe di venire a cena con me? Uno di questi giorni- propone di punto in bianco, la sua mano che mi accarezzava la guancia ora mi prende la mano e sento il cuore saltare un battito.

-Mi piacerebbe molto Tony- rispondo sottovoce ma sorridendo, non aspettavo altro da una vita ma credevo che non sarebbe mai accaduto. Tony sorride soddisfatto e si sporge a baciarmi la fronte.

-Allora buonanotte, (Y/N)- sussurra quando si allontana, io chiudo gli occhi godendomi le sue labbra contro la mia pelle, immaginando come sarà quando ci baceremo per davvero. Quando riapro gli occhi lui mi sta già guardando.

-Notte Tony- sussurro prima di rientrare in casa e guardarlo andare via su un taxi. Chiudo la porta ripensando a tutta la serata. Sono quasi finita in un combattimento degli Avengers, da cui sicuramente sarei uscita stecchita, e ho un appuntamento con Tony Stark. Questa serata non poteva portare più novità.

ImmaginaWhere stories live. Discover now