Connor Rhodes

1.5K 49 19
                                    

serena_spiga mi scuso tantissimo per l'attesa, ma ecco l'immagina che mi avevi chiesto. Spero tanto che ti piaccia🥰🥰

Apro gli occhi per un solo secondo e mi vedo costretta a richiuderli, la testa pulsa e mi gira

Ops! Esta imagem não segue as nossas directrizes de conteúdo. Para continuares a publicar, por favor, remova-a ou carrega uma imagem diferente.

Apro gli occhi per un solo secondo e mi vedo costretta a richiuderli, la testa pulsa e mi gira. Mi lascio andare contro il lettino mentre delle voci confuse gridano parole che non riesco a comprendere

-Connor! Dov'è Connor?! Chiamatelo!- sento gridare da qualcuno e trovo finalmente il coraggio di guardarmi intorno alla ricerca del mio fidanzato. Il dottor Halstead si accorge che ho aperto gli occhi

-sta tranquilla (Y/N), ci prenderemo cura di te. Connor sta arrivando- riesco a capire cosa mi dice giusto in tempo, sento gli occhi chiudersi di nuovo con forza e così mi appoggio di nuovo con la testa al lettino e decido di cedere al buio.

Quando riapro gli occhi un "bip" fastidioso mi risuona nelle orecchie, gemo infastidita allungando una mano verso la mia destre convinta di trovare la sveglia e spegnerla ma la pelle tira e subito una voce mi sussurra di fermarmi. Mi giro velocemente incontrando lo sguardo di Connor, mi accenna un sorriso portando di nuovo la mia mano sul lettino e mi accorgo di essere in una stanza d'ospedale. L'ansia mi riempie il petto, e se ne accorge anche il mio ragazzo perché il "bip" aumenta di velocità.

-Perché sono qui, Connor? Che cosa è successo?- domando sottovoce, il tono strozzato dalla paura. Connor mi accarezza una guancia sedendosi sulla sedia accanto al mio lettino

-tranquilla, va tutto bene. Hai solo avuto un calo di zuccheri e sbattuto la testa. Fortunatamente la nostra vicina ti ha vista e ha chiamato immediatamente un'ambulanza- spiega senza smettere di accarezzarmi il viso. Trattengo il fiato sgranando gli occhi

-calo di zuccheri? Ma come è possibile, io...- mi sento del tutto confusa, dato che a colazione ho mangiato proprio con Connor e non ho saltato il pranzo. Il mio fidanzato si allunga a baciarmi la fronte con dolcezza

-stiamo facendo dei controlli, capiremo cosa ti è successo. Tu però adesso non stressarti. Hai fame? Ti porto qualcosa da mangiare e da bere- propone alzandosi, gli afferro la mano prima che si allontani e lo faccio girare di nuovo verso di me. Mi guarda confuso

-Ti prego puoi rimanere ancora un po' con me? Non mi va di stare da sola qui. Tanto non ho fame- sussurro stringendo di più la sua mano, lui si sofferma un attimo a pensare e riesco a sentire il dottore che è in lui litigare con il fidanzato apprensivo

-Ti prometto che quando mi risveglio mangerò per due, ma ora voglio solo... stare con te- decido di insistere, intrecciando le nostre dita, e lui cede con un sospiro. Annuisce mentre avanza verso la sedia. Quando sta per sedersi di nuovo, però, lo fermo e gli faccio cenno di stendersi al mio fianco. Lui sorride divertito, prima di scostare la coperta e mettersi sul lettino facendo attenzione a non interferire con i tubi attaccati al mio corpo. Con una mano inizia ad accarezzarmi i capelli mentre mi lascia qualche bacio distratto sulla tempia.

-Grazie per essere rimasto- sussurro sistemandomi meglio sul suo petto, lui mi stringe delicatamente a sé

-rimarrò sempre per te- sussurra in risposta e non riesco a trattenere il sorriso che mi allarga le labbra. Chiudo gli occhi e, lentamente, mi riaddormento.


-Quindi non è nulla di grave, il mio cervello aveva iniziato a pensare a mille cose diverse ed ero così in ansia. Grazie- la voce di Connor rimbomba nella mia testa facendomi svegliare, Will sta parlando con lui. O almeno lo faceva fino a qualche attimo fa, dato che ora sta andando via senza neanche essersi accorto che mi sono svegliata.

-Allora, hanno scoperto qual è il mio problema?- domando prima di schiarirmi la voce, Connor si gira velocemente verso di me e mi sorride visibilmente più tranquillo rispetto a prima, mi prende il viso tra le mani e mi bacia

-tutto bene, i valori sono usciti positivi. Probabilmente sarà stato lo stress. Facciamo che per questa settimana chiami a lavoro e dici che non vai perché stai poco bene. Io oggi ho la giornata libera. Ti porto a casa e mi prendo cura di te- sussurra con dolcezza, io annuisco sorridendogli. Sono così sollevata che non sia nulla di grave!


In poco tempo mi preparo e chiamo il mio capo dicendogli che per una settimana non ci sarò, come mi ha suggerito Connor, per poi lasciarmi prendere la mano da lui che mi sorride e mi porta verso la macchina. Mi apre lo sportello

-posso aprirmi da sola lo sportello, sai?- domando divertita, lui ride allungandosi a baciarmi

-si, ma ti avevo detto che mi sarei preso cura di te no?- domanda facendomi alzare gli occhi al cielo divertita. Il tragitto verso casa è veloce, Connor tiene la mano su una mia gamba e mi lascia scegliere la musica.

Appena arriviamo raggiungo la cucina per preparare il pranzo. Le sue braccia mi circondano il bacino e lo sento baciarmi il collo

-cosa stai facendo?- domanda contro il mio orecchio, giro il viso verso di lui per guardarlo, lascio sfiorare le nostre labbra

-preparo il pranzo?- domando ancora contro la sua bocca. Lui mi stringe le braccia intorno al bacino per poi alzarmi in aria. Grido ridendo, Connor mi rimette a terra solo per girarmi verso di lui e prendermi in braccio. Le mie gambe circondano il suo bacino automaticamente

-ho detto di no, devi riposare. Ti preparo io il pranzo, per una volta. Tu stai qui e... guarda la televisione- propone appoggiandomi sul letto, apro bocca per ribattere ma lui mi interrompe prima che possa farlo chinandosi su di me e baciandomi.

-Non ribattere perché non ascolterò nulla, quando mi hanno detto che eri svenuta e che ti stavano controllando ero così spaventato che...- si ferma per un attimo e lo vedo pensare a cosa dire, il mio cuore completamente sciolto -non voglio che succeda mai più, non voglio perderti. Mi hai capito?-domanda poi, i suoi occhi tornano di nuovo a guardare i miei. Gli sorrido annuendo e lo tiro di nuovo verso il mio viso con una mano. Faccio scontrare le nostre labbra un'ultima volta prima che si allontani per andare a cucinare. Quando rimango da sola mi appoggio ai cucini dietro la mia schiena e non posso fare a meno di sorridere, felice di avere lui al mio fianco.

ImmaginaOnde as histórias ganham vida. Descobre agora