Niklas Süle

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smoothvodka ecco anche l'immagina su Nik, spero che ti piaccia amica mia🥰

-Grazie per l'intervista Nik, domani uscirà sul canale ufficiale del Bayern- lo avviso mentre metto a posto tutte le mie cose, Niklas mi sorride alzandosi dalla sedia su cui è stato seduto nell'ultima oretta e mi circonda i fianchi da dietro, sorr...

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-Grazie per l'intervista Nik, domani uscirà sul canale ufficiale del Bayern- lo avviso mentre metto a posto tutte le mie cose, Niklas mi sorride alzandosi dalla sedia su cui è stato seduto nell'ultima oretta e mi circonda i fianchi da dietro, sorrido fermandomi dal raccogliere le mie cose e appoggio la testa contro il suo petto

-mi sono divertito, le tue interviste sono sempre le migliori. E non solo perché sei la mia ragazza- risponde tranquillo al mio orecchio, mi da un bacio sul collo senza lasciarmi andare.

-Grazie, tesoro! Cerco sempre di fare del mio meglio per non fare domande stupide o noiose- confesso spostando le mani sulle sue strette sulla mia pancia. Ultimamente abbiamo avuto davvero poco tempo per stare insieme dato che tra le mie varie interviste e i suoi allenamenti per riprendersi dall'infortunio ci vedevamo solo la sera. Ed eravamo talmente stanchi che a malapena riuscivamo a chiacchierare un po'.

-Fai un lavoro eccellente- risponde in un sussurro, giro il viso giusto quanto basta per lasciarmi baciare da lui -ti andrebbe di mangiare qualcosa insieme prima di tornare a lavoro tutti e due?- domanda quando si allontana dalle mie labbra, mi stacco dal suo petto e mi giro per guardarlo meglio in faccia.

-Direi che è proprio una fantastica idea- rispondo mettendomi la borsa in spalla, il mio collega si allontana per lasciarci soli dopo avermi lanciato un'occhiata divertita. Adora fare battutine sul fatto che né io né Nik riusciamo a stare lontani l'uno dall'altra quando siamo insieme. Prendo la giacca che indossavo quando sono arrivata mentre il mio ragazzo raccoglie il suo borsone da terra. Usciamo insieme dall'Allianz Arena, lui tiene un braccio sulle mie spalle

-e così oggi era il primo giorno di allenamento. Credi di essere troppo stanco per festeggiare insieme il ritorno?- domando lanciandogli un'occhiata divertita

-sai che non sono mai troppo stanco per festeggiare- risponde prontamente mettendo in moto e si gira un attimo per sorridermi malizioso, prima di tornare a guardare la strada. Mi appoggio al sedile approfittando del fatto che è occupato a guidare per osservarlo meglio. Tiene una mano sul volante e l'altra sul cambio mentre gli occhi chiari sono attenti sulla strada. O almeno lo credevo, dato che lo vedo sorridere

-una foto durerebbe di più, piccola- scherza cambiando la marcia e mi lancia un'occhiata, rido sporgendomi oltre il sedile per baciarlo sulla guancia

-e perché dovrei fare una foto se posso guardare l'originale così da vicino?- domando al suo orecchio, lui accenna una risata e parcheggia davanti al nostro ristorante preferito. Il proprietario è un amico di Leon, il compagno di squadra di Nik, e quando uno di noi viene per mangiare trova sempre un tavolo libero.

-Buongiorno, cari! Non sapevo sareste venuti, che bella sorpresa! Il vostro tavolo fortunatamente non è occupato- ci accoglie Greta, la moglie del proprietario. Io le sorrido abbracciandola e subito dopo lo fa anche Nik. Lei e suo marito Johann sono come dei secondi genitori per noi e lo stesso vale per il resto della squadra.

-Sei tornato ad allenarti Nik?- domanda Greta mentre ci accompagna al tavolo, il mio ragazzo le racconta della giornata e quando ci sediamo lei prende i menù. Sa già cosa prendiamo.

-Sono contenta di rivedervi! Era da un po' che non venivate a trovarci- ci dice sorridendoci felice, i suoi occhi si muovono da Niklas a me mentre parla. Nik mi prende una mano da sopra il tavolo

-si, siamo stati molto impegnati. Infatti è la prima volta che usciamo insieme da mesi- risponde lanciandomi un'occhiata ed io annuisco, Greta ci guarda sorridendoci intenerita

-va bene allora vi lascio da soli così vi godete questa fuga romantica- avvisa prima di scomparire nella cucina, Niklas sposta la sedia più vicino alla mia e si allunga a baciarmi, un suo braccio è appoggiato sullo schienale della mia sedia e le sue dita mi accarezzano distrattamente un braccio.

Per tutto il tempo del pranzo chiacchieriamo e ci baciamo di sfuggita e l'ora libera passa troppo in fretta. Quando il telefono di Nik inizia a squillare lui sospira allontanandosi da me

-è Leon. Dobbiamo andare- mormora prima di rispondere alla chiamata e avvisare il compagno di squadra che stiamo tornando. Andiamo a pagare e in pochi minuti siamo di nuovo in macchina.

-Dobbiamo proprio andare?- domando quando Nik parcheggia e si gira a guardarmi, appoggio la testa sul sedile guardandolo contrariata e allungo una mano per prendere quella sua appoggiata sul freno a mano che ha tirato in su. -Non voglio andare, voglio passare il resto della giornata con te- mormoro e lui ridacchia prima di sporgersi a baciarmi. Chiudo gli occhi tenendogli il viso fermo contro il mio

-ti prometto che appena finisco corro subito da te e passiamo tutta la serata insieme, però dobbiamo andare a lavorare- sussurra contro la mia bocca e io sospiro riaprendo gli occhi. Gli passo le dita tra i capelli

-va bene, ma mi prepari la cena- ordino puntandogli l'indice contro il petto, Niklas sorride annuendo. Appoggia di nuovo le labbra sulle mie per qualche secondo per poi allontanarsi. Usciamo dall'auto e, mano nella mano, ritorniamo a lavoro.


-ci vediamo domani, (Y/N)- sento qualcuno salutarmi, ricambio il saluto e pochi secondi dopo sono l'ultima rimasta in ufficio. Si è fatto davvero tardi e Niklas dovrebbe aver finito gli allenamenti, così inizio a prendere le mie cose pronta per tornare a casa.

-Siamo soli?- domanda Niklas chiudendosi la porta alle spalle, attraversa la stanza in pochi passi e mi prende tra le braccia per baciarmi. Gli circondo il collo con le braccia ricambiando il bacio e mi appoggio contro la mia scrivania dietro di me

-siamo soli ma non possiamo fare qui quello a cui stai pensando- sussurro quando scende a baciarmi il collo, lo sento ridere contro la mia pelle

-e perché no?- mi chiede riprendendo il suo attacco, sospiro chiudendo gli occhi e per un attimo mi dimentico di cosa gli stavo dicendo

-perché c'è una telecamera puntata proprio su di noi- mormoro poi e lui si allontana per guardare il punto che gli sto indicando sul soffitto. Sbuffa contrariato

-bene allora muoviamoci a tornare a casa- sussurra prima di prendere le mie cose, afferrarmi una mano e tirarmi fuori dall'ufficio.

-A cosa devo tutta questa impazienza?- gli domando divertita mentre sfreccia per strada tenendo una mano sulla mia gamba, non mi guarda ma sorride

-voglio godermi la serata con la mia ragazza e festeggiare il ritorno in allenamento- risponde tranquillo, svolta a sinistra per poi lanciarmi un'occhiata. Mi allungo per baciargli il collo. Quando parcheggia raccattiamo le nostre cose dai sedili posteriori e corriamo al nostro appartamento, la sua mano tiene stretta la mia per non lasciarmi indietro. Non ho neanche il tempo di chiudere la porta che Niklas si fionda sulle mie labbra afferrandomi dai fianchi e alzandomi da terra.

Senza lasciarmi andare inizia a camminare verso la nostra camera da letto e poco dopo ci ritroviamo a fare l'amore.

-Mi è mancato tutto questo- sussurra dopo essersi lasciato cadere al mio fianco, ha il fiatone ma sorride tenendo una mano sotto la testa. Mi appoggio al suo petto sorridendo anche io soddisfatta.

-Anche a me, spero che non ti infortuni più se mi prometti di mantenere tutta questa energia- scherzo prima di lasciargli un bacio sulla clavicola, lui mi porta una mano intorno al fianco stringendomi più forte

-ti amo- sussurra di punto in bianco, alzo il viso per guardarlo. Trattengo il fiato sorridendo

-non me lo avevi mai detto- sussurro non riuscendo a trattenere l'emozione, lui mi accarezza una guancia per poi baciarmi con delicatezza

-c'è sempre una prima volta- sussurra quando si allontana, mi stringo di più contro il suo corpo e intreccio le mie gambe con le sue

-ti amo anche io- sussurro poi con dolcezza, lo bacio ancora una volta e poi torno ad appoggiarmi al suo petto. Mi addormento cullata dal suo respiro che pian piano si fa più profondo e con il suo corpo che mi tiene stretta.

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