Jorginho

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ccfncxe ecco l'immagina su Jorginho che mi avevi chiesto spero che ti piaccia! 🥰 Scusa se ci ho messo tanto😅

Scendo dall'auto e sbatto la porta con forse un po' troppa forza e in pochi attimi sento la mano di mio marito appoggiata alla mia schiena

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Scendo dall'auto e sbatto la porta con forse un po' troppa forza e in pochi attimi sento la mano di mio marito appoggiata alla mia schiena. Fingo il sorriso migliore che posso

-per qualche ora facciamo finta di nulla va bene? A casa riprendiamo il discorso- sussurra Jorge al mio orecchio, non gli rispondo e mi allontano da lui per avvicinarmi a salutare Lorenzo Insigne con la moglie.

-Ciao tesoro, come stai?- domanda Jenny sorridendomi, mi lascio abbracciare ricambiando il sorriso

-ho passato il viaggio in macchina a discutere con mio marito, per il resto bene. E tu?- domando irritata, lei aggrotta la fronte preoccupata ma non dice nulla perché i nostri accompagnatori si avvicinano

-(Y/N) ci stai pure tu- mi saluta Lorenzo allegro mentre si allunga a baciarmi le guance, io ridacchio lasciandomi contagiare un po' dalla sua allegria

-che ne dite di entrare? Così noi donne andiamo un attimo in bagno- Jenny interviene gentilmente e mi porta con sé verso l'entrata del ristorante dove ci rifugiamo subito nei bagni e chiudiamo la porta dietro le nostre spalle.

-Che è successo?- domanda preoccupata, gli anni in cui io e Jorginho abbiamo vissuto a Napoli le è sempre stata molto gentile con me e siamo diventate amiche da subito.

-Ma niente, solite discussioni da coppia. Jorge vuole cambiare squadra, e quindi trasferirsi ma io gli ho chiesto di aspettare che nostra figlia cresca ancora un po' per non sottoporla a troppo stress. Lui però non ne vuole sapere- spiego velocemente tenendo lo sguardo sul pavimento mentre la discussione di prima mi rimbomba in testa, Jenny sospira accarezzandomi un braccio con gentilezza

-il trasferimento sarebbe molto lontano?- domanda apprensiva, io scuoto la testa

-ma non è questo il punto, Jenny. Io non me la sento di trasferirmi dopo così poco tempo che abbiamo trovato la nostra stabilità in un paese nuovo, dovrei abituarmi di nuovo a tutto e già sono occupata ad abituarmi a fare la madre- sbotto sentendo le lacrime quasi sfuggirmi dagli occhi. Prendo un respiro profondo per calmarmi quando vedo la porta venire aperta e Jessica, la moglie di Ciro Immobile entra sorridendo.

-Ciao belle! Lorenzo mi ha detto che stavate qua- ci saluta velocemente, io e Jenny ricambiamo

-ora sarà meglio che usciamo, o penseranno che siamo cadute nel gabinetto- scherza la moglie di Lorenzo e ridendo, tutte e tre usciamo dal bagno per andare a sederci.


La serata va avanti tranquilla, per quanto possa andare avanti tranquilla una serata con un litigio lasciato in sospeso. Cerco di parlare con Jorge il meno possibile e fingo i sorrisi con chiunque mi parli, chiacchiero con Jenny e Jessica per quasi tutto il tempo e ogni volta che sento la mano di mio marito sfiorarmi la schiena o la gamba la allontano.

Lorenzo e Ciro intrattengono l'intera squadra italiana cantando al karaoke, lasciando la scena di tanto in tanto a qualche loro compagno. A un certo punto vedo Jorge alzarsi e raggiungerli, dice qualcosa ai due che gli danno delle pacche sulle spalle e iniziano a confabulare tra di loro tenendo il microfono lontano.

-Che stanno facendo tutti e tre?- domanda Jenny divertita, Jessica ridacchia scuotendo la testa

-ora sicuramente fanno qualche stronzata delle loro- commenta facendoci ridere. Qualche altro attimo e poi sentiamo la base di una canzone partire e Ciro e Lorenzo scendono dal palco lasciando solo mio marito che si schiarisce la voce guardandomi

-Si avisse fatto a n'ato, Chello ch'hê fatto a me, St'ommo t'avesse acciso... E vuó' sapé pecché Pecché 'ncopp'a 'sta terra, Femmene comm'a te, Nun ce hann"a stá pe' n'ommo Onesto comm'a me...- inizia a cantare Malafemmena e per quanto mi piacerebbe tenergli ancora il muso non riesco a trattenere il sorriso che lotta per aprirsi.

Jennifer allunga una mano verso la mia e mi giro a guardarla, lei sorride intenerita

-vai da lui, vedi quanto è nervoso? Lo sta facendo solo per te- dice facendomi cenno con la testa di andare e così faccio. Mi alzo e cammino verso il palco, quando passo davanti a Lorenzo e Ciro li sento dire qualcosa in napoletano tra di loro ma non li ascolto. Jorge allunga una mano per aiutarmi a salire e poi la porta sulla mia schiena stringendomi a sé. Ci muoviamo a tempo di musica mentre lui continua a cantare in un napoletano un po' inventato. A un certo punto si confonde con le parole e rido nascondendo il viso contro il suo collo, lo sento sorridere mentre mi stringe contro di sé.

La canzone finisce e tutti iniziano ad applaudire, Jorge passa il microfono a qualcuno e mi circonda il bacino anche con l'altro braccio, alzo il viso dal suo petto e gli porto le braccia intorno al collo

-io sono ancora arrabbiata con te- chiarisco sorridendo, e lui ricambia il sorriso con occhi luminosi mentre annuisce muovendo la testa su e giù.

-Dobbiamo parlare, però chiariremo. Perché ti amo e se non te la senti di spostarti allora non lo facciamo. Voglio solo che tu sei felice- parla a voce bassa, in modo che solo io possa sentirlo e tiene la fronte appoggiata contro la mia. Ciro e Lorenzo iniziano a fare uno dei soliti spettacoli loro distraendo gli altri da noi. Io sospiro pensando a cosa rispondere mentre gioco con i suoi capelli

-il problema non è spostarci, Jorge. Ho solo paura. Ci ho messo così tanto a conoscere qualcuno e... ho paura. Se non dovessi fare amicizia lì? Come farò se dovesse succedere qualcosa mentre ad esempio sei in trasferta? Oppure...- la voce mi muore in gola e Jorge ne approfitta per baciarmi mentre mi accarezza la schiena con dolcezza.

-Ti adoreranno tutti, ti presenterò alle mogli dei miei compagni e vedrai che andrà tutto bene. E quando andrò in trasferta non dovrai preoccuparti, saremo felici anche lì. Ma se non te la senti allora dico che non vado- mentre parla mi guarda negli occhi e mi accarezza una guancia con una mano, io sospiro chiudendo gli occhi mentre penso a cosa dire. Quando li riapro lui mi sta ancora guardando

-andiamo, possiamo farcela. L'importante per me è che ci siate tu e la nostra bambina- rispondo alla fine e Jorge ride felice. Mi stringe di nuovo tra le braccia e mi alza in aria, stringo le braccia intorno a lui per non cadere e quando mi rimette giù Lorenzo e Ciro ci vengono vicino

-risolto?- domanda il moro, io appoggio la testa contro il petto di mio marito mentre annuisco, lui mi tiene un braccio intorno alle spalle

-tutto risolto, grazie ragazzi- risponde felice, i due si battono il cinque per poi dare delle pacche sulle spalle a noi per congratularsi.

Quando torniamo al tavolo informo Jenny e Jessica della novità e riprendiamo la cena in maniera più allegra di prima.

ImmaginaWhere stories live. Discover now