Jay Halstead

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Marty_Mendes_ spero che ti piaccia! 🥰

Entro nel distretto guardandomi intorno, ho il cuore in gola e mi tremano le mani

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Entro nel distretto guardandomi intorno, ho il cuore in gola e mi tremano le mani.

-Shelby, sto cercando Shelby Casey- parlo con voce tremante alla donna che mi accoglie con sguardo preoccupato, la vedo fare cenno a qualcuno di chiamare la mia amica e poco dopo la vedo scendere le scale e raggiungermi svelta, insieme a Jay e Antonio. Non esito a gettarmi tra le sue braccia scoppiando a piangere

-ti prego, ho bisogno del tuo aiuto- mormoro quasi senza energia, lei mi accarezza la schiena sussurrandomi che mi aiuterà e che va tutto bene, così senza obiettare mi lascio portare al piano superiore sorretta da lei e Jay mentre Antonio apre il cancello per noi. Gli occhi di tutto il resto del gruppo dell'intelligence sono su di me, Shelby mi fa sedere su una sedia mentre Antonio mi porta un bicchiere d'acqua

-ha provato a vendermi ad un suo cliente- mormoro tra un sorso e l'altro, non sono sicura che mi abbiano capito ma quando Shelby mi accarezza la schiena ordinando a Jay di avvisare Voight capisco che invece lo hanno fatto.

-Raccontaci tutto per bene così da capire come muoverci- la voce di Voight arriva dal nulla, poso il bicchiere vuoto sulla scrivania davanti a me e guardo verso la mia amica che mi fa cenno di fidarmi così prendo un respiro profondo

-credo lo abbiano fatto già con altre ragazze, è da qualche mese che scompaiono una alla volta a distanza di settimane ma pensavo che... pensavo che fossero riuscite a scappare e trovare un posto migliore. Ma stasera... uno dei clienti ha chiesto al mio capo se poteva avere del tempo solo con me. Non era mai capitato prima e... ho provato a farlo presente al mio capo ma lui ha detto che si trattava di tanti soldi in più e che avrei avuto un aumento- mi fermo un attimo e riprendo a tremare mentre ripenso alla sua voce strana e il sorrisetto soddisfatto quando ho accettato. Quei soldi mi servivano davvero tanto!

-Però quando l'ho raggiunto ho capito che non avrei più visto un soldo. Quell'uomo ha iniziato a parlare di quanto si sarebbe divertito a mostrarmi ai suoi amici, che...- mi fermo perché questa è la parte più raccapricciante. Singhiozzo asciugandomi una guancia e Jay mi prende la mano libera stringendola con dolcezza. Da quando Shelby ci ha presentati lui è sempre stato così nei miei confronti, attento, dolce. Si preoccupa per me e ha più volte provato a convincermi a lasciare quel lavoro.

-Ha detto che loro si sarebbero divertiti tanto a provarmi- dico tutto d'un fiato e la presa di Jay si stringe intorno alla mia mano, io tengo lo sguardo basso sulle mie gambe scoperte. Non riesco a smettere di tremare. Shelby si sfila la giacca e me la mette addosso per riscaldarmi, le rivolgo un sorriso di gratitudine

-bene, abbiamo un nuovo caso. (Y/N) ho bisogno che tu ci dica tutto ciò che puoi sul locale, sul tuo capo e anche su quell'uomo possibilmente. Credo ci servirà un infiltrato. Casey puoi farlo?- Voight prende subito il controllo, la mia amica annuisce prontamente mentre Antonio al suo fianco prova a ribattere ma non fa in tempo. Voight non dice altro. In pochi minuti tutti iniziano a fare il loro lavoro. Jay e Antonio ascoltano le informazioni che gli do mentre Shelby si prepara per andare sotto copertura. Gli altri fanno qualcosa coi loro computer, forse delle ricerche.

L'intera nottata passa così, siamo tutti molto stanchi ma nessuno smette di impegnarsi e questo mi fa sentire rassicurata. Loro mi terranno al sicuro e si occuperanno di quei mostri.

-Hey, ti va di andare a prendere dei vestiti puliti? Così puoi cambiarti- mi propone Jay quando Antonio si allontana per parlare con Adam e Kim, li ho incontrati spesso al Molly's e qualche volta ci ho parlato ma non posso considerarli amici come Shelby o Jay. Mi riconcentro sul detective davanti a me e annuisco stringendomi dentro la giacca della mia amica, lui mi sorride gentile e va ad avvisare il capo che mi accompagna a prendere dei vestiti puliti. In poco meno di mezz'ora siamo nel mio appartamento, è ancora buio e fa davvero freddo.

-Fai una doccia, metti dei vestiti puliti, prenditi il tempo che ti serve. Va bene? Io ti aspetto qui- Jay mi parla con dolcezza quando si è chiuso la porta alle spalle. Appoggia pistola e distintivo sul tavolino all'entrata. Muovo la testa su e giù per dirgli che ho capito.

-Jay- lo chiamo quando sto per entrare in camera mia, lui si gira a guardarmi confuso e io mi schiarisco la voce prima di parlare -grazie. Per l'aiuto che mi state dando, io... non sapevo dove altro andare e avevo tanta paura- spiego sottovoce, lui in pochi passi mi raggiunge e mi prende il viso tra le mani costringendomi a guardarlo negli occhi

-puoi sempre venire da me, da noi. Ti aiuteremo sempre, hai capito? Non devi ringraziarci. Avremmo dovuto assicurarci prima che andasse tutto bene in quel locale, non mi piaceva già dalla prima volta che siamo venuti a trovarti mentre lavoravi- mi risponde con voce bassa e sicura ma dolce al tempo stesso e io trattengo le lacrime ancora una volta. Poi senza pensarci su due volte mi alzo sulle punte, gli circondo il collo con le braccia e appoggio le mie labbra sulle sue. Lui per un attimo rimane fermo, confuso da ciò che sta accadendo, poi ricambia il mio bacio con sicurezza. Quando ci allontaniamo mi sorride e i suoi occhi sono così luminosi che potrebbero quasi illuminare la stanza.

-Andrà tutto bene, (Y/N). Ci occuperemo noi del caso e potrai riprendere la tua vita in mano. Questa volta però ti lascerai aiutare a trovare un lavoro più sicuro- sussurra, le sue labbra sfiorano le mie e il suo respiro si mescola col mio. Non riesco a far altro che muovere la tesa su e giù, totalmente a corto di parole.

-Ora vai in bagno, io ti aspetto qui- mormora mentre le sue mani sono ancora intorno al mio viso. Appoggia le labbra sulle mie per qualche secondo e si allontana. Mi giro per andare in bagno ma poi cambio idea e torno indietro, gli prendo un braccio e me lo tiro contro per poi far scontrare le nostre labbra ancora una volta.

-Grazie, per farmi sentire sempre al sicuro- sussurro quando ci allontaniamo di nuovo e lui mi sorride accarezzandomi una guancia

-lo faccio con piacere- risponde prima di lasciarmi andare e questa volta vado davvero in bagno a fare una doccia. Una volta indossati dei vestiti più caldi e puliti torno da lui che nel frattempo si è messo sul divano, lo trovo con gli occhi chiusi e la bocca leggermente spalancata mentre dorme. Non riesco a trattenere un sorriso, mi siedo al suo fianco e gli lascio dei baci sulla guancia facendolo svegliare lentamente. Mi sorride girandosi a guardarmi.

-Sei pronta?- mi chiede con voce ancora impastata dal sonno, io annuisco e così ci alziamo in piedi pronti a tornare al distretto per continuare col caso.

ImmaginaWhere stories live. Discover now