#53

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"Scott, fai piano!" 

"Io nemmeno ti ci volevo accompagnare e sicuramente non volevo reggerti sulle spalle per spiare la tua cotta dalla finestra della sua aul-"

"Scottino! Stai straparlando e se ti distrai io casco. Dai, un piccolo sforzo, ma toglimi la mano da lì, che mi stai schiacciando le pal-"

"Stiles!" 

"Zitto! Ci sono! Lo vedo!" 

Derek è seduto in maniera svogliata nel suo banco, mentre una professoressa scrive alla lavagna. Per fortuna di Stiles, nessuno è seduto accanto alla finestra, quindi non rischia di essere visto, almeno non subito. 

Succede quando Scott sembra cedere e Stiles da una testata contro la finestra, facendo girare la persona più vicina: Jackson Wittermore, compagno di classe di Derek e suo co-capitano della squadra di basket. Stiles lo odia e Jackson odia Stiles, l'universo è in equilibrio con loro. Solo che Wittermore è un po' stronzo e appena lo vede, ghigna e lancia una penna a Derek che si gira. 

Stiles cerca di dire a Scott di farsi calare, solo che quello non si sa come ma capisce di doverlo alzare ancora un po' e ora la testa di Stiles è completamente in vista dalla finestra. E Derek lo sta fissando. 

Sempre per la proverbiale sfiga di Stiles, proprio in quel momento la professoressa esce dall'audio e Jackson spalanca la finestra. 

"Stilinski" saluta. 

"Wittermore" ricambia Stiles, come se non fosse sulle spalle del suo migliore amico, alla finestra di un'aula di liceo, mentre osserva la sua cotta. 

"Tutto bene?" chiede a Jackson che ride. 

"A me benissimo. Tu hai bisogno di qualcosa per caso?" 

Stiles sa di essere arrossito. "Sì, non credevo al fatto che tu fossi seriamente arrivato all'ultimo anno, con quel cervello da gallina che ti ritrovi, così sono venuto ad accertarmene con i miei occhi."

Stiles sa che con le parole è il più forte, solo che l'altro poi si avvicina in maniera minacciosa e si inclina, perdendo un attimo l'equilibrio. Per fortuna si regge al davanzale. 

"Basta così, Jackson" li interrompe Derek. "Lascialo in pace" aggiunge, spingendolo lontano e avvicinandosi a Stiles. 

"Cosa diavolo ci fai qui?" chiede, tra l'incazzato e l'imbarazzato. 

"Mi mancavi" bisbiglia Stiles per non farsi sentire. 

"COSA?" solo che Scott sente lo stesso. "In che senso ti mancava? Manco lo conosci!" 

"Sono più bravo io con le finestre, ci vediamo stasera, mh?" risponde Derek, per poi alloontanarsi e tornare al suo posto, senza salutare nemmeno. 

Scott fa subito scendere Stiles e lo guarda sconvolto. 

"hai qualcosa da dirmi?" 

"Scottino..."

"Da quando abbiamo iniziato il liceo mi hai assillato con quell'Hale e ora scopro che te la spassi con lui?!"

"Solo da due mesi..."

"Ma abbiamo cominciato la scuola quattro mesi fa!" 

Stiles abbassa lo sguardo e sente Scott sospirare.

"Perché non me l'hai detto? Cioè mi hai detto che ti piaceva..."

"Non lo so, Scott. Solo che sembrava così irreale che uno come lui potesse stare con uno come me che, boh, pensavo nessuno ci avrebbe creduto."

"Io sono il tuo migliore amico, per me sei straordinario e puoi stare con chiunque. Anche con un pallone gonfiato come il capitano della squadra di quattro anni più grande."

"Non è un pallone gonfiato..."

"Ti piace? Ti piace proprio davvero?"

"Mh. Non è solo bello, lui è... è intelligente, sarcastico, scontroso ma dolce..."

"Okay, okay. Ora andiamo a casa e mi racconti tutto?" 

"Sì! Non vedevo l'ora! Scusa, Scottino!" 

"Stiles, mi soffochi!" 









La parola era "AULA". 

365 Sterek (2021) vol.1Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora