#171

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Derek non ha mai sentito il proprio cuore battere in quel modo. 

Ha avuto il battito accelerato per l'adrenalina, per la paura, per la corsa o per il sesso. Si è sentito agitato, arrabbiato, e il cuore gli è impazzito molto volte, ma mai in quel modo. 

Sente il sangue pulsare sotto la pelle, sente i battiti rimbombargli nelle orecchie, come se il sangue si fosse concentrato tutto nella sua testa. Sente il respiro più corto del solito, come se avesse corso; sente uno strano formicolio all'altezza dello stomaco e la voglia di alzarsi da quel divano e fare sul serio una corsa nella riserva. Sente come se volesse gridare a pieni polmoni, per non esplodere. 

Invece, resta lì, fermo, sul divano, continuando a tenere gli occhi chiusi. 

Nemmeno si era reso conto di essersi addormentato, ma sarà quasi l'alba. L'aria è fresca e, oltre le palpebre, vede un leggero bagliore aranciato. 

Ricorda di aver passato la serata con il branco e che, dopo il film, tutti si erano messi a chiacchierare o a fare qualcos'altro. Lydia leggeva, per esempio. Così come Stiles. 

Derek, invece, era rimasto sul divano su cui era sdraiato, anche perché non aveva potuto fare altrimenti. Lo squarcio sulla gamba che un altro mannaro gli aveva fatto poche ore prima, stava facendo più fatica del solito a guarire e non riusciva ancora a muoversi. Ed era quello il motivo principale per cui erano tutti lì. Ricorda di aver osservato il suo branco, di aver pensato vagamente di essere fortunato ad avere quella banda di ragazzini intorno, poi dev'essersi addormentato. 

Ed ora, si è svegliato di colpo, da una manciata di secondi, ma non ha aperto gli occhi. Per fortuna. 

A svegliarlo è stato un odore forte, vicino. Troppo vicino. L'odore di Stiles l'ha fatto ridestare come una secchiata d'acqua gelida. Derek si è sentito investito dal suo profumo così familiare ma, allo stesso tempo, così diverso dal solito. 

Stiles in sua presenza ha sempre emanato agitazione, un po' di timore, tanta eccitazione e, qualche volta, affetto. Solo che in quel momento qualcosa prevaleva sulle altre: dolcezza. Stiles l'aveva svegliato con una ondata di profonda tenerezza, un sentimento tanto sconosciuto a Derek, ma che, anche se epr pochi secondi, l'aveva destabilizzato. 

E l'odore di Stiles era stato seguito da un gesto, che l'aveva fatto impennare ancora di più di quella fragranza che a Derek aveva fatto provare tutte quelle sensazioni. 

Derek aveva sentito la presenza di Stile smolto vicina, poi un tiepido calore sulla fronte. Un tiepido bacio, leggero, ma che era stato capace di scuoterlo dentro. 

Quindi ora Derek è lì, sul divano di casa sua, col cuore che batte forsennato e Stiles ancora a pochi centimetri dal suo viso. Lo sa, lo sente vicino. Sente il suo respiro affannato, come se anche lui stesse facendo la stessa corsa di Derek. Sente il suo odore, sente quello strano sentimento provenire da quel ragazzo che l'ha sempre osservato da lontano, Derek lo sa bene. 

Non sa cosa fare. Vorrebbe sapere a cosa sta pensando Stiles. Sa che è sveglio? Crede di non essere stato sentito? Lo sta semplicemente osservando dormire? 

E, soprattutto, cosa significava quel bacio sulla fronte? 

Il respiro di Derek si blocca ancora quando sente un leggero fruscio, segno che Stiles si è mosso, e poi sente una ciocca di capelli spostarsi. Forse gli ricadeva sulla fronte e Stiles, con una leggera carezza, gliel'ha spostata. 

"So che sei sveglio" dice il ragazzo in un sussurro e Derek sussulta. "Aspetta, non aprire gli occhi o non parlo più" si affretta a dire Stiles, quindi Derek si immobilizza. 

"Io volevo solo..." Stiles sembra tentennare e Derek sente di nuovo le sue dita tra i propri capelli, come se ci stesse giocando con le dita dentro. "Volevo dirti che mi piaci."

"E non intendo romanticamente, cioè, sì, quello è evidente per tutti, ma intendo in senso più ampio. Sei proprio una persona meravigliosa, Derek. Sei buono, anche se a tratti burbero. Ti preoccupi più per gli altri che per te stesso, sei altruista e gentile e sei anche sarcasticamente spiritoso!"

"Quando siamo in pericolo sei sempre il primo a lanciarsi sui nemici e quando va tutto bene ci sopporti qui, a casa tua, che usiamo come fosse nostra. Ci hai accolti, come solo un grande alpha sa fare. Come solo una grande persona sa fare. E...e io lo apprezzo, tutti noi lo apprezziamo e ci teniamo a te. Noi siamo parte del tuo branco, ma tu sei parte del nostro allo stesso modo. Noi siamo una famiglia, un po' ammaccata, ma unita. E tu ci tieni uniti, anche se forse non ci credi. Sei tu il nostro punto fermo. Il...mio punto fermo, da sette anni."

Le carezze ora Derek le sente sulla pelle, sulle dita di Stiles che gli percorrono prima uno zigomo, poi le labbra, poi di nuovo la guancia. Come se nemmeno se ne accorgesse.

"Sei bello in ogni modo possibile, Sourwolf" dice, con uno sbuffo di risata, "e io sono così innamorato di te che...Dio, il cuore è come se mi uscisse dal petto e dovevo dirti queste, perché a breve altrimenti sarei esploso. Mi sento un formicolio nello stomaco, le mani fremere e...niente, è tutto."

Derek sente il respiro di Stiles più veloce, così come anche il proprio. Sente il battito del suo cuore, quel suo profumo di iperattività, misto a quello nuovo sentito pochi minuti prima. Continua a tenere gli occhi chiusi, a bearsi della sensazione di pace che quel discorso gli ha dato, la sensazione di benessere data dal leggero tocco di Stiles che sente di nuovo tra i capelli.

Stile si muove, ancora, per poggiare di nuovo le labbra sulla fronte di Derek, fermandosi per qualche secondo in più, questa volta. Derek lo sente ispirare forte e si rende conto di aver fatto lo stesso.

Si alza di scatto solo quando sente il portone richiudersi. Stiles non c'è più.

Quella sera, Derek, dopo una lunga chiacchierata intercontinentale con Isaac, scavalca la finestra di Stiles, entrando in camera sua. Sa già che sta dormendo, ha aspettato tre ore che si addormentasse, e infatti è avvolto nelle coperte, l'espressione rilassata.

Fa qualche passo, fermandosi di fianco al letto poi, dopo aver preso un respiro, si siede, facendo più piano possibile. Stile si gira, borbotta qualcosa, ma non si sveglia, così che Derek possa osservarlo. Non che sia la prima volta che Derek lo osservi, ma ora che sta dormendo è decisamente più semplice.

Stiles è bello, semplicemente bello. Derek l'ha sempre pensato, anche se l'ha sempre nascosto. Derek starebbe ore ad osservarlo vivere. 

"Mmmmh."

Stiles si muove ancora e Derek sente il battito del suo cuore cambiare, accelerare di botto e i grandi e meravigliosi occhi caramello si spalancano.

"Sono io" si affretta a rassicurarlo Derek, poggiando una mano sul suo petto, sul suo cuore impazzito.

Stiles rilascia un sospiro, cercando di calmarsi, portando la sua mano su quella di Derek.

"Dio, ci stavo rimanendo secco. Da quanto sei qui?"

"Pochi minuti" confessa Derek, per poi aggiungere "torna a dormire, tranquillo" e si piega in avanti, poggiando le labbra sulla fronte calda di Stiles. Quando si rialza, Stiles lo sta guardando ancora, ma a differenza di prima sta sorridendo. Stiles sorride, risplende e sembra illuminare la stanza. Derek pensa che Stiles che sorride potrebbe illuminargli l'intera vita.

"Tu resti qui con me?" chiede e Derek non trova nessun motivo per dire di no. Non che voglia trovarlo.

Scalcia via le scarpe e si infila nel letto, su cui Stiles gli ha fatto un po' di spazio.

"Ti amo" sussurra Derek, quando Stiles gli appoggia una mano su una guancia.







La parola era "FORMICOLIO".

Ehilà!
Come state?
Io abbastanza bene. Ho avuto di nuovo il c0vid, questa volta abbastanza pesante, ma mi sto riprendendo, finalmente!
Cosa mi raccontate? Cosa vi è successo? Raccontatemi cose belle, su!

Blu.

365 Sterek (2021) vol.1Where stories live. Discover now