#107

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Ehi, premessa: ho deciso di partecipare al Writober di fanwriter.it, dopo aver visto il post su Facebook.
Si tratta di scrivere una storia al giorno per tutto il mese di ottobre. C'erano varie alternative, io ho scelto quelle che vedete in immagine di copertina. Sono le "parole speciali", ovviamente ve ne scriverò il significato di volta in volta (le parole non saranno presenti nella storia, o almeno non sempre, ma semplicemente ne sono il prompt). Non avevo mai partecipato prima d'ora, ma, in fondo, è quello che faccio già. Magari mi aiuta a mantenere la costanza questo mese. 

E nulla, cominciamo! 

Mnestic: pertinente alla memoria. 

Stiles scende i gradini, andando al piano di sotto. Derek è seduto in biblioteca, un grosso libro tra le mani e Coco, il loro pastore del caucaso, accucciolato ai suoi piedi. 

Entra e gli si avvicina, sfiorandogli la tempia con un bacio, e Derek alza di scatto la testa. Appena incrocia il suo sguardo, Stiles lo vede illuminarsi e sorridere. Mette il libro da parte, si alza e gli circonda il viso con le mani. 

"Il mio ragazzino" dice, per poi baciargli la fronte. Intanto, Coco si è alzato e si sta strofinando contro le caviglie di Stiles. 

"Ciao, amore mio" risponde Stiles, avvolgendogli le braccia intorno alla vita, mentre gli occhi si fanno lucidi. 

"Hai riposato?" chiede Derek, senza allontanarsi di mezzo centimetro. 

Stiles annuisce. 

"Anche se mi fa un po' male la testa" e tira su col naso, mentre un lacrimone gli bagna una guancia, prontamente asciugata da un pollice di Derek. 

"Vuoi uscire un po'? Oggi è una bella giornata e non è ancora buio." 

Stiles stringe di nuovo il suo compagno, appoggiando la guancia contro il suo petto. 

"Come fai, Der?" chiede, non rispondendo alla proposta. 

"Come faccio cosa?" 

"A stare con me, a vivere tutto...questo." 

Derek se lo stringe contro con una forza in cui Stiles sente solo amore. Gli bacia i capelli, poi si sposta e risponde, guardandolo negli occhi. 

"Stare con te è la cosa migliore che mi sia mai accaduta nella vita, Stiles. Ti amo da quindici anni e ti amerò ancora, a qualsiasi condizione." 

Stiles ora sta piangendo a singhiozzi. 

"Ti amo anche io, lo sai, vero? Lo sai, Derek?" 

"Certo che lo so, non l'ho mai messo in dubbio."

Stiles gli bacia piano le labbra. 

"Anche se io me ne dimentico?" 

Derek annuisce. 

"Anche se tu te ne dimentichi."



Stiles decide di non uscire, preferisce bere una tisana e guardare un vecchio film. Derek se lo tiene stretto contro tutto il tempo, mentre sono seduti sul divano. Passano due ore quando Stiles comincia ad agitarsi e a guardarsi intorno. Derek prende un respiro profondo, poi scioglie la presa, lasciando che Stiles si orienti. 

"Derek? Cosa ci fai abbracciato a me?!" 

Ogni volta è sempre la stessa domanda. Ogni volta si torna indietro di quindici anni. Ogni volta Stiles non ricorda di suo marito. 

"Ora chiamo Scott e ti spieghiamo, va bene?" 

E ogni volta questa è la risposta di Derek. Con Scott Stiles riesce ad essere più calmo. 

Si è ammalato solo un anno prima. Era iniziato con brevi dimenticanze, con il gas acceso, con le chiavi della macchina nel frigo. Ed era andata sempre peggio. La malattia di Claudia lo aveva colpito a trentacinque anni e avanzava veloce proprio per la sua giovane età. 

Stiles ha brevi sprazzi di lucidità, come quel pomeriggio, ma succede al massimo una volta alla settimana. Per il resto del tempo, cercano di tenerlo tranquillo e di spiegargli, ogni volta, cosa succede. 

Quando arriva Scott, Stiles lo abbraccia e lo lascia parlare. Scott, come ogni volta, gli spiega tutto, della malattia e di Derek, del loro matrimonio sette anni prima. Derek si rende conto che Scott sta invecchiando, che i suoi occhi si stanno spegnendo, che il dolore sta uccidendo anche lui. 

"Si è addormentato" dice, raggiungendo Derek in cucina, che gli passa una tazza di caffè. "Derek, ce la fai?" chiede. 

"Non ho e non voglio alternative, Scott. Voglio e devo stare al suo fianco e affrontare un giorno dopo l'altro." 

Scott gli dà una pacca sulla spalla. "Lo so che non puoi fare altrimenti, ma non riesco a vederti così. Ti stai consumando." 

Derek sbuffa un sorriso. 

"Solo io?" chiede. 

Scott gli sorride di rimando. 

"Scott, il mio futuro è con Stiles, qualsiasi cosa accada. Gli starò vicino in ogni caso, ogni giorno. Lui è... lui è la mia vita."

"lo so, fratello, lo so. E sono fiero di te, di voi. Nonostante tutto, siete la coppia più bella che io abbia mai conosciuto." 

Derek gli sfila la tazza dalle mani, poi lo sorpassa, lasciandolo in cucina e salendo al piano di sopra. Stiles è nel loro letto, addormentato sereno. Ha un sorriso sulle labbra. 

Derek gli sfiora la fronte con le labbra, coprendolo con le coperte, poi gli spegne la luce e fa per andarsene. 

"De-Derek..." 

Solo un sussurro, ma Derek lo sente bene. Stiles non parla nel sonno da quando si è ammalato, prima lo faceva sempre. Forse è sveglio? 

Derek lo guarda bene, avvicinandosi e no, ha gli occhi serrati, ma sta ancora sorridendo. 

"Sposato...Derek...famiglia..." sussurra ancora. 

Derek si asciuga una lacrima, poi scalcia via le scarpe e si stende al suo fianco. 

PEr quella notte, solo quella notte, si dà il permesso di sperare ancora. 

365 Sterek (2021) vol.1Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora