09. Lo sconforto di Matt

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Pov's Albe
Ero sul punto di addormentarmi sotto il tocco così delicato della ballerina di fianco a me, ma qualcuno spalancò di colpo la porta che conduceva appunto al giardino anteriore.

<<Nunzio, Matt dovete preparare le valige>> affermò Giacomo.

<<cosa?!>> esclamò Carlotta alzandosi, rischiando quasi di farmi cadere e sbattere la testa al manico del divanetto in legno.

<<si, per tutti quelli che stanno in sfida o che non hanno la maglia come me, devono preparare le valige, perché così se non entriamo ce ne andiamo subito, senza perdere tempo a fare la valigia>> spiegò il cantante.

La castana annuì risedendosi, anche se palesemente scossa. Credo avesse paura di perdere i suoi amici, dopotutto aveva legato molto sia con Giacomo che con Nunzio e Matt.

Le passai un braccio intorno ai fianchi riavvicinandola a me. Sta volta però lasciai che fosse essa ad appoggiare la testa sulla mia spalla, ma purtroppo quel gesto non arrivò.

Nunzio e Matt si erano appena alzati e con loro anche Carlotta che li seguì all'interno della casetta.

Pov's Carlotta
Li seguì e prima di parlare con Matt, che era quello con cui avevo legato di più fra i due, andai da Nunzio. Avevo creato un bel rapporto anche con lui.

<<nunu>> dissi in un sussurro entrando nella sua stanza, mentre lui posizionava la valigia sul suo letto.

Appena, però, sentii la mia voce lasciò tutto quello che stava facendo e si avvicinò a me, stringendomi fra le sue braccia.

<<ma non possono farvi entrare tutti?>> domandai sempre a voce bassa.

<<magari. Vorrei così tanto fosse così Lola. Però a te non deve fregare. Se nel caso dovessi uscire tu non devi buttarti giù, sei bellissima e hai talento, forse più di tutti i ballerini qui dentro, perciò arriva al serale, poi raggiungi la finale e vinci, fallo anche per me>> mi disse stringendomi sempre più a se.

<<sarà impossibile fregarmene e lo sai>> risposi.

<<vedrai che sarà facile, devi solo pensare a te stessa, piccola Carlotta>> mi spiegò. Io mi limitai ad annuire, anche perché non sarei riuscita a dire oltre, dato che le lacrime stavano per giungere alla superficie oculare.

Restammo lì, abbracciati ancora per un po' finché una Carola preoccupata non entrò nella stanza, facendo sì che io e il ballerino di latino ci allontanammo.

<<ho saputo tutto, è brutto fare così però. Cioè ti mette ancora più ansia>> disse.

<<si, è vero.  Scusatemi un attimo>> dissi frettolosamente. Dovevo parlare con Matt, ballerino che avevo appena visto uscire velocemente dalla sua stanza.

<<Mattias tu sei forte. Nulla da togliere a Gianmarco, ma per me tu hai la vittoria di questa sfida più che assicurata, quindi stai tranquillo>> lo confortai, mentre lui si limitò a stringermi più forte a sé.

Aveva appena avuto un crollo emotivo, finendo infine in lacrime. Era comprensibile, l'ansia era aumentata notevolmente e nessuno sarebbe riuscita a gestirla senza sfogarsi un secondo.

Mi svegliai con un altro attacco di panico. Ormai era diventata una routine.

Ieri sera dopo aver tirato sù almeno un minimo l'umore di Matt ero tornata in camera mia per dormire, ordinando a lui di fare lo stesso.

Prima, però, di cadere nelle braccia di Morfeo andai a parlare con Mattia, anche lui a rischio.

MerakiWhere stories live. Discover now