21. Un compito per Carlotta

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Pov's Carlotta
Dopo l'altro ieri pomeriggio mi ero abbastanza isolata da tutti, tranne da Elisabetta che era abbastanza giù di morale a causa della sfida e che adesso è a lezione.

Per quanto riguarda me sono seduta nel divanetto singolo situato nel giardino anteriore.

Avevo bisogno dei miei spazi per pensare e arrivare ad una conclusione.

Albe mi era stato parecchio accanto fin dai primi giorni e questa cosa mi donava confusione anche perché, nonostante io non l'abbia detto a nessuno, ho una persona fuori.

Mi sentivo sporca dentro e male con me stessa, ma non ne capivo il motivo essendo che non mi ero mai spinta oltre un semplice bacio sulla guancia.

Forse però erano i piccoli gesti ad avermi colpito e a farmi estraniare dal mondo per riflettere e capirci qualcosa, dato che in testa avevo solo un gran caos.

<<ehy>> mi salutò Maria.

<<ciao Mary>> ricambiai.

<<come mai tutta sola?>> domandò.

<<niente, avevo bisogno di stare un po' da sola, sai a volte fa bene>> risposi.

<<uhm...sicura? Non è mica successo qualcosa?>> mi chiese ancora.

<<no, Mary, giuro. Ho bisogno solo di conoscermi a fondo e capirmi, prima di relazionarmi con gli altri>> dissi.

<<e cosa hai bisogno di capire?>> continuò.

<<cosa ho in testa, sai da quando sto qua mi trascuro molto e questo mi ha portato anche a litigare con Gigi. Per questo vorrei un attimo risolvere la confusione che ho in testa e poi andarmi a scusare, altrimenti non saprei che dirgli. Devo anche trovare le parole giuste per porgergli le mie scuse>> raccontai.

<<capisco. Non pensi, però, che alcune cose le potresti capire anche stando in compagnia? A volte l'aiuto degli altri è fondamentale per risolvere qualche complesso interiore>> mi spiegò.

<<lo so Mary, è che ho paura. Non voglio farmi vedere fragile agli occhi degli altri, per quanto io mi possa fidare di loro l'unica che sa del mio passato e neanche del tutto è Elisabetta>> affermai.

<<le paure vanno affrontate Carlotta, altrimenti arriverai tra qualche anno ancora irrisolta e da sola, perché queste tue, chiamiamole, insicurezze ti stanno facendo allontanare dagli altri ragazzi in casetta, ma non pensi che così, oltre a star male tu, ci stiano male anche loro? Che fai prima li fai affezionare a te e poi ti chiudi così?>> disse.

<<non ci avevo pensato>> sussurrai sentendomi poi in colpa.

<<ora è normale, ti stavi concentrando solo su te stessa, come è giusto che sia, ma non dimenticarti degli altri. Devi trovare un equilibrio piccola Carlotta>> mi disse.

<<ci lavorerò su, Mary>> affermai.

<<va bene, allora noi ci sentiamo dopo che devo fare una comunicazione okay?>> mi domandò.

<<certo!>> esclamai.

Successivamente la Mary mi salutò e mi lasciò nuovamente da sola con i miei pensieri.

Pov's Albe
Dopo il distaccamento di Carlotta tutti noi non ci comportavamo più come prima.

In questi due giorni litigare era ormai all'ordine del giorno e senza la castana, che riusciva a risolvere sempre tutto, era molto difficile stare in quella casetta.

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