33. Anbeta Toromani

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Pov's Carlotta
Erano passati due giorni da quando avevo parlato con Elisabetta e adesso io ed Albe passavamo molto più tempo insieme.

<<sai mi sono dimenticata di chiederti una cosa>> affermai, mentre lui mi guardò facendomi segno di continuare.

Eravamo in camera sua e mentre lui era steso nel suo letto, io ero seduta di fianco a lui.

<<io prima facevo i turni delle pulizie con Sere, no?>> chiesi.

<<eh>> commentò lui, annuendo.

<<adesso invece li ho con te, perciò, dato che non è stata lei a modificare i turni, ho pensato fosti stato tu>> continuai.

<<vuoi la conferma di questa cosa?>> chiese.

<<beh si, volevo togliermi questo dubbio, solo che poi me ne ero dimenticata dato tutte le cose che sono accadute dopo>> affermai.

<<capisco. Comunque sono stato io>> disse, prendendo la mia mano sinistra e iniziando a giocarci.

<<ti ha infastidito?>> chiese subito dopo.

<<no no, anzi il contrario, però vorrei sapere il motivo per cui l'hai fatto>> risposi.

<<li ho cambiati perché volevo stare con te a fare le cose e basta>> affermò.

Sorrisi, per poi abbassargli leggermente il cappellino che indossava, coprendogli gli occhi.

<<quando stai con me, come ti senti?>> domandò poco dopo, con il cappuccio ancora abbassato.

<<bene>> replicai senza pensarci due volte.

<<e allora non farti problemi, goditi i momenti e poi a quello che succederà ci penseremo più in là, okay?>> chiese, alzandosi leggermente il cappellino, così da vedermi negli occhi.

Annuì, perdendomi in quello sguardo che mi trasmetteva molta serenità, per poi rivolgere lo sguardo alle nostre mani, con le quali lui stava giocando.

<<ho la mano piccolina>> affermai dopo che lui ebbe messo la sua mano palmo a palmo con la mia.

Rise.

<<un pochino, ma sei bellissima anche da piccina>> affermò attirandomi a se. Facendo così mi ritrovai stesa sopra di lui, con le sue braccia che avvolgevano la mia schiena.

In quel momento sentii qualcosa nella mia pancia, qualcosa che però non si collegava alla fame, ma ad altro.

Se lasciarmi andare mi provocava sempre queste bollicine nello stomaco, allora l'avrei fatto più spesso, iniziando a pensare un po' di meno a quello che poteva accadere e cominciando a vivere la realtà appieno.

<<gara di ballo>> affermò Maria. Eravamo tutti sulle gradinate, poiché quest'ultima ci aveva richiamato poco fa, ed io ero seduta tra Albe e Serena, nell'ultima fila. Quando, però, sentii quelle parole scattai in piedi e mi avvicinai velocemente al pavimento.

<<chi ci giudicherà?>> domandai elettrica.

Non vedevo l'ora di mettermi in gioco nel mio campo. Per quanto la mia insicurezza di non piacere fosse forte, comunque non mi sarei tirata indietro nel dimostrare le mie doti.

<<Anbeta Toromani>> rispose la conduttrice.

<<oddio, oddio, oddio! È la ballerina classica che arrivò seconda al podio di amici 2002!>> esclamai sempre più contenta. La adoravo, mi era sempre piaciuta tantissimo.

MerakiWo Geschichten leben. Entdecke jetzt