54. Solletico

785 42 20
                                    

Pov's Carlotta
<<tu ti fai chiamare Lola dai professionisti e anche dai tuoi amici in casetta, giusto?>> mi domandò Maria.

<<eh, si, cioè hanno iniziato Luca ed Albe a chiamarmi così e da lì poi anche gli altri>> affermai in imbarazzo.

<<uhm...Albe eh>> commentò sorridendo maliziosamente Todaro.

<<guarda io avrei un video pure su quello, però credo di farlo vedere più in là. Adesso Lola, posso chiamarti anch'io così dato che lo fanno tutti?>> mi domandò la conduttrice.

<<oh si, certo Mary>> risposi.

<<pure io?>> chiese Raimondo, ed io mi limitai ad annuire, ridendo per alleviare il disagio.

<<bene, allora Lola, scendi che è il turno di Lorenzo e da quello che so dovete fare un passo a due, giusto?>> replicò Maria, guardando Veronica che annuì.

Io e Lorenzo scendemmo e mentre lui posizionava la maglia davanti alla nostra insegnante io andavo a posizionare il microfono nella teca in plexiglas, per poi correre vicino ad Albe e sedermi nello spazio libero che c'era fra il suo banco e quello di Rea. Lorenzo, invece, si accomodò più all'esterno, nonché vicino al banco di Nicol.

Così facendo lasciammo l'intero palco alla Pauselli e Simo, che entrarono subito dopo per dimostrare la nostra coreografia.

Per tutta la loro esibizione il ricciolino alla mia destra mi accarezzò delicatamente i capelli, lasciandomi di tanto in tanto qualche bacio, mentre la bionda mi stringeva la mano sinistra, nella sua destra.

<<voi non credo l'abbiate notato, ma io ho guardato solo di là>> disse Maria, una volta che i professionisti ebbero concluso la dimostrazione, rivolgendosi ai professori ed indicando, con l'indice, la mia direzione. Strizzai gli occhi, scoppiando subito dopo in una fragorosa risata.

<<mi risponderete "embe ci sta Carlotta" e fin qui tutto okay. Cioè tutto normale. Durante, però, l'esecuzione della dimostrazione, lei era lì che si faceva accarezzare i capelli da Albe, che a volte gli dava anche qualche bacio, e a stringere la mano a Rea>> spiegò facendo scoppiare in un grosso applauso l'intero studio.

<<e vi chiederete "vabbè lei e Rea sono molto amiche e Albe è il suo ragazzo, quindi cosa c'è di male?". Nulla, semplice a me ricordavano un po' quella coppia di genitori che portano in giro la propria bimba, magari al parco giochi e la mamma è costantemente in ansia e preoccupata per la sua bambina, perché ha paura che possa cadere da un momento all'altro e farsi male, perciò gli sta addosso non lasciandola manco per un attimo. Mentre il papà è un po' più spensierato, che gioca e trasmette gioia alla bambina, lasciandola più libera, ma non nasconde il fatto di essere molto protettivo e geloso nei suoi confronti>> raccontò la Mary.

E dopo un applauso generale richiamò me e Lollo nuovamente al centro del palco.

<<vuoi dire qualcosa Veronica?>> gli domandò la conduttrice.

<<volevo solo raccontare che questa è una coppellia in chiave moderna. In realtà lei deve interpretare la bambola, che lui costruisce, della quale si innamora e poi dopo, essendo una bambolina senza vita, si riaddormenta e lui rimane senza>> spiegò la nostra insegnante.

<<come si chiama?>> la interruppe la Celentano, sporgendosi in avanti, mentre io la guardai confusa, non capendo a chi si riferisse.

<<come si chiama la bambola in coppellia?>> ripetette specificando meglio il soggetto.

<<oddio!>> esclamai girandomi verso Lorenzo.

Provai a dirlo, ma le due maestre mi richiamarono contemporaneamente ed io sentendomi in imbarazzo mi girai verso i miei compagni ridendo.

MerakiOù les histoires vivent. Découvrez maintenant