65. Aria natalizia

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Pov's Albe
Avevamo lasciato Carlotta sola per tutta la serata, nonostante io fossi contrariato dato che volevo starle accanto, ma gli altri mi avevano obbligato a rispettare questa scelta generale.

Sbuffai sonoramente, sedendomi sulla panchina nel giardino principale di fianco a Lorenzo.

<<ha bisogno di farcela da sola. È una ragazza in gamba che però pensa poco a se stessa e si annulla per gli altri. Andando lì la confonderesti ancora di più, perché lei ormai non sembra sapere neanche più chi è. Dobbiamo lasciargli i suoi spazi anche se non ne sono convinto neppure io>> affermò alzandosi poco dopo per spegnere la sigaretta.

<<è solo che ho paura. Cioè lasciandola sola lei si sentirà sola e penserà che nessuno di noi ci tenga, ma in realtà siamo tutti preoccupati, basta vedere che sono quasi tutti in cucina in silenzio a fissare quella porta, sperando di vederla uscire oppure qualcuno nel giardinetto anteriore a fissare il vuoto con in testa solo lei, o noi due che siamo qui a parlare di Lola>> spiegai.

<<vedrai che non è così. Avrà capito che vogliamo solamente far sì che ritrovi lei stessa, quella Carlotta che è andata pian piano a svanire. Deve ritrovarsi prima di poter andare avanti, altrimenti starà sempre di merda>> commentò il biondo fragola e sta volta mi limitai ad annuire, senza azzardarmi quasi quasi neanche di respirare.

Carlotta si era veramente persa da quando stava qui e si poteva notare dalle mille volte in cui era confusa e scoppiava a piangere senza un motivo ben preciso, ma per un insieme di cose che alla fine neanche lei sapeva quali.

Inoltre dal fatto che a volte era in un mood e subito dopo lo cambiava facendoci preoccupare visibilmente. Oppure dagli attacchi di panico continui che erano riniziati a sorgere nonostante la vicinanza con Serena nella notte.

Stava davvero passando un brutto periodo e questo metteva di cattivo umore un po' tutti, perché come solito era lei a portare l'armonia e qualche risata in più rispetto a ciò che riuscivamo a far noi.

Fatto sta che passai quasi tutta la notte fuori, tanto erano iniziate le vacanze natalizie e quindi non dovevamo seguire alcun orario di lezioni.

Pov's Alex
Avevo trascurato molto Carlotta dopo l'entrata di Cosmery e me ne pentivo, perché solo adesso ho scoperto da Luigi che è stata una settimana difficile e anche il modo in cui era finita la puntata sembrava averla turbata, nonostante ciò decidemmo tutti insieme di lasciarla sola, perché secondo gli altri aveva bisogno dei suoi spazi.

Appoggiai questa richiesta perché anche secondo me, Lola, aveva bisogno di ritrovarsi. Non faceva altro che pensare a gli altri, non pensando mai a lei e al suo malessere interiore.

Combatteva ogni giorno per far sì che in casetta ci fosse pace e tranquillità, risolvendo ogni discussione che si formava.

È stata il raggio di sole che serviva nella mia vita per migliorarla, di cui inizialmente non riuscivo a fare a meno, ma che ora, come uno stupido, ho abbandonato per un'altra, che però non mi rendeva felice come lei.

Cosmery mi stava semplicemente azzeccata senza farmi provare nulla. Certo era bello che mi facesse compagnia e che avesse voglia di conoscermi, ma io una persona con cui passare tutto il mio tempo già ce l'avevo e ripeto mi pento di averla trascurata, sono stato un vero idiota per questo.

Mi buttai a peso morto sul mio letto, senza chiudere occhio per tutta la notte.

Lunedì. Ho sempre odiato questo giorno con tutto me stesso e oggi ancor di più nonostante  non ci furono lezioni per noi cantanti, mentre per i ballerini ci fu una gara d'improvvisazione basata sul tema "Costrinzione e Libertà".

MerakiWhere stories live. Discover now