105. Quello che ti senti

556 27 46
                                    

Pov's Carlotta
<<perché l'hai fatto?>> chiesi a Luigi, una volta che mi ebbe rimesso giù.

<<stavi urlando contro Alex, Lola>> mi rispose ovvio, sedendosi sul divanetto doppio.

<<e quindi?>> domandai ancora, affiancandolo.

<<non è da te e per quanto quella che stavi dicendo fosse la verità, tutta quella rabbia che hai cacciato l'hai accumulata quando Serena ha detto quelle cose e ora la stavi cacciando contro Alex, che si, ha sbagliato, ma ci tiene a te come tu tieni a lui. Non credo volesse farti un torto, anzi penso non volesse farlo a nessuno>> mi spiegò.

<<e allora perché l'ha fatto? Si sapeva che andava a finire così, la redazione mica è ciecata che non vede ste cose>> replicai.

<<non so il motivo per cui lui l'abbia fatto, ma in compenso posso dirti con certezza che quando gli hai urlato contro l'hai completamente spezzato>> rispose.

<<i suoi occhi si sono interamente oscurati e penso di aver sentito il suo cuore fare crack, perché la persona che ama gli stava andando contro e in quel momento credo che si sia iniziato a fare mille pare>> continuò.

<<ama...>>ripetei più a me stessa che a lui.

<<si, lui ti ama Lola e tu adesso l'hai ferito>>

<<io non volevo ferirlo Gigi, ma capiscimi. Questo è il sogno di una vita e per colpa loro, che infrangono le regole, ci vado per sotto io che ho mille coreo da preparare e non ho mai disubbidito a quello che ci veniva e che ancora oggi ci viene imposto dalla produzione. So che le regole qui son dure, ma ne eravamo a conoscenza anche prima di entrare, in pratica ci sono da anni, mica sono delle novità>> dichiarai.

<<ed io condivido questo tuo pensiero, ma penso anche che molti siano più...come dire>>

<<idioti?>>

<<no, che siano più...instabili, ed hanno bisogno di sentire persone fuori che gli diano forza o anche qualche consiglio>>

<<ovviamente con questo non li sto difendendo, perché ci siamo ad esempio io e te che siamo qua da settembre e non facciamo nulla anche se sentiamo una forte mancanza verso persone che sono fuori di qui>> continuò notando il mio sguardo.

<<e ci facciamo il culo così per fare le nostre assegnazioni, senza screditare nessuno>> concluse.

Annuì, perdendomi poi a guardare il cielo, che pian piano iniziava ad oscurarsi sempre di più.

<<cosa credi che dovrei fare?>> chiesi.

<<quello che ti senti>> affermò.

<<e se quello che sento corrispondesse a ciò che mi farebbe star più male?>> domandai.

<<cosa senti?>>

<<sono parecchio confusa Gigi. Non voglio rischiare di uscire di qui amando una persona,  da cui non faccio altro che allontanarmi quando succede una minima cosa oppure con cui ultimamente più che parlare discuto>> spiegai.

MerakiWhere stories live. Discover now