107. Una sorpresa per la coppietta

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Pov's Carlotta
<<Carola, tu devi metterti in testa che non sei e non sarai mai la più debole. E questo tuo essere umile, tanto da non crede nelle tue forze, nelle tue possibilità, mi fa incavolare, perché tu vali tanto, devi solo riuscire a crederci di più, cosa che non fai>> dissi alla ballerina di classico, mentre quest'ultima era in lacrime difronte a me. Stava avendo uno dei suoi momenti no e io stavo cercando di aiutarla il più possibile.

Ero brava a motivare gli altri, peccato che non lo ero altrettanto a farlo con me stessa.

Lei mi abbracciò, ed io ricambiai sollevandola di poco da terra, facendola così scoppiare a ridere.

<<i love you, Lola>> dichiarò lei, una volta che i suoi piedi tornavano a contatto con il terreno.

<<me too C>> replicai sorridendole dolcemente.

<<Carlotta, Alex, scusatemi se vi disturbo ma dovrei chiedervi una cosa>> si collegò nella stanza verde la conduttrice, mentre io e Alex eravamo stesi nel suo letto a scambiarci svariati baci e a scherzare fra noi.

<<ehy, Mary, dicci>> replicai mettendomi seduta.

<<allora: tra un'ora mi fate il piacere di recarvi agli studios e dovrete, per favore, andarci vestiti abbastanza eleganti>> disse Maria, mentre Alex imitava il mio movimento, mettendomi poi una mano sul fianco sinistro.

<<okay?>>

<<si, va bene. Ma come mai Mary?>> domandai.

<<voi fate come vi ho detto, il resto lo vedrete più tardi>> asserì.

Annuì, anche se abbastanza confusa, per poi salutare la conduttrice, dare un bacio ad Alex e raggiungere la stanza rossa, che trovai totalmente vuota.

Per questo andai in cucina in cerca di Carola. Avevo bisogno di qualcuno che mi consigliasse cosa mettere e lei era la persona perfetta.

<<Carola>> la richiamai appoggiandomi alla soglia dell'ingresso.

<<dimmi>>

<<mi dai una mano a scegliere qualcosa di elegante da mettere?>> domandai.

<<per fare cosa?>> chiese sorridendomi maliziosa.

<<non è come pensi. Devo andare in studio con Alex dopo, sotto richiesta di Maria, che ci ha chiesto pure di andarci vestiti bene>> le spiegai velocemente.

<<ah okay, dammi un secondo e vengo in stanza>> replicò fumandosi la sua sigaretta, che era quasi finita.

<<grazie>> mi limitai a dire, prima di tornare in camera, aprire il mio armadio e iniziare a rovistare tra tutti i vestiti che avevo.

<<quello rosso ti starebbe d'incanto>> commentò la ballerina di classico, spuntando alle mie spalle.

Mi spaventai, girandomi di scatto verso di lei.

<<già finito?>> chiesi.

<<eh si. Non vedevo l'ora di consigliarti che vestito indossare per il tuo appuntamento>> rispose ghignando.

<<non è un appuntamento!>> esclamai in risposta mentre lei si limitava a fare un cenno con la mano, minimizzando il tutto, e spostarmi di lato per avere una visuale più completa dei miei abiti.

<<questo è carino>> annunciò prendendone uno azzurro chiaro.

<<ah ah, te lo scordi>>

MerakiWhere stories live. Discover now