77. Alessandra Celentano

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Pov's Carlotta
Lunedì. Che strano giorno. Di solito è quello più odiato perché bisogna attaccare a lavorare o ad alzarsi presto per andare a scuola, ma per chi non dormiva neanche un'ora in più la domenica era un giorno come un altro, che da noi era etichettato come giorno di assegnazioni.

A svegliarmi questa mattina fu Lollo, con il quale sarei dovuta andare in sala 6 per parlare con Veronica.

Mi misi come sempre un top e una culotte nere, con sopra questa felpa:

Mi misi come sempre un top e una culotte nere, con sopra questa felpa:

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E sotto questo pantalone:

Dopodiché raccolsi i capelli in una coda alta, ordinata, andando in seguito in cucina per fare colazione con Gigi e Checco

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Dopodiché raccolsi i capelli in una coda alta, ordinata, andando in seguito in cucina per fare colazione con Gigi e Checco.

<<giorno cuoricini>> dissi lasciando un bacio sulla guancia a entrambi e rubando un biscotto a Cry, senza che inizialmente se ne accorgesse.

<<ao, piccola ladruncola>> mi richiamò quando vide che stavo dando un morso a un biscotto, più precisamente quello rubato.

Risi, per poi andarmi a sedere al tavolo in cui svolgevamo i pasti, notando solo dopo qualche istante che su di esso c'era una tazza di latte e dei biscotti al suo fianco.

<<grazie>> sorrisi in direzione di Luigi.

<<prego Lola>> replicò passando dietro di me, lasciandomi un bacio fra i capelli e prendendo poi posto a capo tavola.

Subito dopo ci raggiunse anche Crytical, il quale si sedette difronte a me.

<<hai parlato con Alex tu?>> mi chiese Gigi. Scossi la testa in segno di negazione. Per quanto fosse il mio migliore amico e gli volessi un bene dell'anima, aveva sbagliato e nonostante le scuse fatte ieri, ho bisogno di tempo per lasciare tutto alle spalle.

<<voi?>> domandai portandomi la tazza di latte al labbro inferiore.

<<no>> risposero in coro.

Annuì mentre il silenzio calava. Non era uno di quei silenzi imbarazzanti, piuttosto uno di quelli in cui non si sapeva più che dire e la cosa più importante che parlare era mangiare.

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