126. Semifinale

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Pov's Carlotta
La semifinale ebbe inizio come sempre all'entrata di Maria e dei giudici. Noi alunni eravamo già tutti giù, seduti su dei cubi rossi, con i nostri professori.

Rudy e la Celentano fecero distribuire i loro regali agli altri prof, cosa che mi fece divertire e distrarre per un attimo dall'ansia che avevo in corpo.

Poi, però, Maria ci fece mettere tutti al centro del palco e ci fece dare le spalle ai giudici per vedere le maglie della finale.

Sentii l'ansia tornarmi di botto e l'emozione che provai in quel momento fu indescrivibile: io ero in semifinale cazzo!

Successivamente ci fu l'entrata di Giulia con la coppa, la posò in una teca in plexiglas e ci fece un piccolo discorso.

Iniziammo poi con il circuito canto e a decidere chi dovesse iniziare furono Sissi, Luigi e Albe.

Quest'ultimo si esibì con "Mille voci", il secondo poi con "Muro", mentre l'ultima con "Danshari" aggiudicandosi il boccino.

Lorella decise subito di sfidare Gigi, che cantò "eppure mi son scordato di te". Lei invece intonò "what's up" vincendo la prima sfida.

Poi la bionda schierò nuovamente Sissi vs Luigi, con la differenza che sta volta iniziò la prima con "dancing queen".

Il cantante rock, invece, intonò "malo" riuscendo così ad aggiudicarsi anche lui un punto.

La bionda cambiò poi bersaglio, schierando Alex vs Albe.

Il castano riuscì a prendere il secondo punto, portando la sua squadra vittoria. Così facendo lui e Sissi dovettero sfidarsi tra di loro per l'accesso in finale.

Il primo tentò di guadagnarsi il posto con "piccola anima", mentre la seconda cantò "overjoyed", riuscendo ad aggiudicarsi lei la maglia.

E dopo questa prima manche dedicata ai cantanti, iniziò il girone ballo.

Si esibì per prima Serena, poi Dario, ed infine io con "womanizer".

Vinsi io, riuscendo così a dare il boccino in mano alla Cele, che prese possesso del guanto di sfida sulla versatilità che mi aveva mandato Veronica per mettermi in gioco.

Cominciò Dario e a seguire io.

(Sangio=Alex, Alessandro=Dario)

Alla fine della mia esibizione Dario mi abbracciò, ricambiai per poi andare sopra al pezzettino di palco che si rialzava ogni volta che c'era qualche guanto di sfida.

<<Stefano parto da te>> dichiarò Maria.

<<in tanto mi piace molto il clima che c'è in questa sfida perché vedo una sportività che va oltre la sportività, vedo dell'affetto ed è sempre bello vederlo in queste situazioni>> iniziò lui.

Sorrisi.

<<eee...devo dire che entrambi mi avete sorpreso. Se la sono cavata bene tutti e due, non era facile, anzi era molto difficile, perché cambiare stile velocemente sia per il fiato che per la concentrazione. Uno dei due ha la consapevolezza del proprio corpo, nonché sapere proprio dove si è in ogni singolo momento e sapere quello che si fa. È una cosa che si può acquisire col tempo, con lo studio o è semplicemente un dono>> spiegò.

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