18. Inder

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Pov's Carlotta
Quando fummo tornati in casetta, la redazione ci richiamò sulle scalinate.

Ci fanno vedere il video delle varie infrazioni di Flaza, che durò all'incirca un oretta. Io in tutto ciò mi addormentai sulla spalla di Elisabetta, che era seduta di fianco a me.

Ad un certo punto però, sentii qualcuno richiamarmi dolcemente.

<<Carlotta>> sentii per l'ennesima volta. Pian piano aprì le palpebre, per poi mettere a fuoco le persone che mi circondavano.

Dinanzi a me ci ritrovai Albe, che distava pochi centimetri dal mio viso.

Mi scansai subito, imbarazzata e per sbaglio finì addosso a Giacomo.

<<scusami>> dissi mortificata.

<<ehy, non preoccuparti>> disse lui, aprendo poi le braccia. Io mi ci fiondai dentro, un abbraccio dopotutto non faceva mai male.

<<ragazzi>> ci chiamò Maria.

<<Mary>> risposi io.

<<c'è una busta rossa per uno di voi>> ci informò.

Neanche era iniziata la settimana e già c'era una sfida per qualcuno di noi.

<<vado a prenderla io?>> mi offri.

<<si, vai>> mi rispose Maria e pian piano che mi avvicinavo all'ingresso, l'ansia aumentava sempre di più.

Arrivata al portone presi la busta, ma non ebbi il coraggio di aprirla.

<<per chi è secondo voi?>> domandò la Mery.

<<ah quindi non è per me?>> chiesi.

<<c'è qualche professore a cui non piaci?>> mi disse di rimando.

<<beh no>> risposi.

<<allora non è per te>> affermò. Rilasciai un respiro di sollievo. Volevo mettermi in gioco certo, ma per adesso le sfide mi facevano paura, perciò riceverne una in questo momento mi avrebbe destabilizzato completamente.

Alla fine la busta si scoprì essere per Inder, il quale fu eliminato dalla sua professoressa a causa del suo comportamento scorretto.

Quindi esso fu costretto ad abbandonare la scuola immediatamente.

Tutti noi lo salutammo, me compresa. Nonostante tutto mi era stato affianco ed era un ragazzo buono. Ancora oggi non mi piace la sua musica, ma comunque gli auguro di avere un futuro nel campo artistico.

Il giorno dopo ci fu un'altra sorpresa per tutti noi, ma in particolare per Elisabetta che non reagì per niente bene.

Alessandra, la sua sfidante, entrò in casetta e per poco non ebbi un mancamento. Quando uno sfidante entrava in casetta significava che era praticamente dentro la scuola, ciò si era visto anche l'anno scorso con Deddy.

Per questo motivo Betta reagì male ed io le stetti vicino per tutto il giorno o per lo meno nelle ore in cui mi fu possibile, essendo che, come lei, dovevo frequentare le lezioni.

A fine giornata ci fu modo di scaricare tutte le emozioni negative accumulate in giornata.

La redazione ci aveva mandato un gira dischi e noi senza perder attimo ci eravamo riuniti nella stanza delle scalinate per scatenarci.

Ballammo, cantammo, scherzammo. In poche parole ci divertimmo tutti insieme dimenticandoci per un attimo del contesto in cui eravamo, della situazione di Eli che aveva donato alla casetta un aria pesante e infine togliendo anche l'imbarazzo che si era creato tra me e Albe, che finimmo per ballare e divertirci particolarmente insieme.

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