101. Squadra Zerbi-Celentano

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Pov's Carlotta
<<che è successo?>> mi domandò Ale.

<<ti abbiamo svegliato noi?>> chiesi di rimando sperando che si fosse svegliato prima che iniziassimo a gridarci contro.

<<beh si, stanno urlando come oche in calore>> mi rispose.

<<fino a poco fa urlavo anch'io>> dissi sentendomi in colpa.

<<lo so, ma la tua voce non mi da fastidio, anzi è piacevole anche se alta. Ora mi spieghi perché stavate e stanno ancora urlando?>>

<<Luca sta facendo l'infantile>> affermai avvicinandomi al suo letto.

<<Luca?>> chiese meravigliato. Era da capire, l'alunno di Rudy non si era mai comportato così tanto da bambino, questa era la prima volta in tutti quei mesi che accadeva.

Mi limitai ad annuire, mentre lui mi faceva un po' di spazio per stendermi di fianco a lui.

<<e tu che centri in questa faccenda?>> domandò ancora una volta il castano, dopo che ebbi preso posto accanto ad esso.

<<ho preso le parti di Serena e Albe, i quali avevano il turno di ordine generale. In poche parole loro si sono addormentati, ma avevano messo la sveglia e chiesto più volte ad Alice e Aisha di svegliarli non appena avessero finito di cucinare. Luca però ha fatto il bambino e ha detto ad Alice di non andarli a svegliare e ha pulito lui a posto loro per poterglielo rinfacciare, tutto questo per fare una vendetta ad Albe che sta mattina gli ha detto di non aver pulito i pavimenti ieri>> spiegai la situazione.

<<uhm...e lui ti ha urlato contro?>> domandò con un sopracciglio alzato.

<<lui no, anche se mi ha intimato più volte di tacere in modo scortese. Al suo posto però l'ha fatto Nunzio>> replicai.

<<d'accordo, mo ci vado a parlare io con quei due>> dichiarò cercando di alzarsi.

<<no, ti prego. Non c'è né bisogno, davvero, resta qui>> lo supplicai mettendo il musetto e poggiandogli una mano sul petto per fermarlo.

<<nessuno ti può urlare contro o dirti di star zitta Carlotta, manco la regina d'Inghilterra>> annunciò.

Mi ammutolì non sapendo che rispondere con le parole, perciò decisi di passare ai fatti. Feci salire la mano precedentemente poggiata sul suo petto dietro la sua nuca, così da attirarlo poi verso di me e poter far combaciare le nostre labbra, posando l'altra mano fra i suoi capelli.

Lui all'istante ricambiò il bacio, ritornando steso e mettendo le sue mani una sul mio viso e una sul mio fianco, che mi spinse poi a mettermi a cavalcioni su di lui.

<<penso sia stato esagerato>> affermò qualcuno spalancando la porta della stanza verde e facendomi spostare di scatto da sopra di Ale.

Quel qualcuno di rivelò essere Luigi, che alle sue spalle aveva Carola, i quali ci guardavano entrambi sconcertati e sorpresi.

<<non è quello che pensate>> affermò l'alunno della Cuccarini.

<<si, possiamo spiegare>> annuì freneticamente io.

<<non sono sicuro di voler sapere>> ci rispose Gigi.

<<sinceramente neanch'io, quindi perché non facciamo finta di nulla?>> asserì Carola frettolosamente, come se stesse nascondendo qualcosa, idem Luigi che sembrava molto impaziente di volersene andare.

<<aspettate un'attimo, ma voi due dove state andando?>> domandai poi in seguito, alzandomi e notando le loro mani intrecciate.

<<nel giardinetto anteriore>> mormorò la mia compagna di stanza, colorandosi interamente di rosso.

MerakiWhere stories live. Discover now