125. Carlotta...

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Pov's Carlotta
<<ed eccoci qua!>> esclamò Maria non appena fummo tutti giunti sulle scalinate ed io e Nunzio ci fummo seduti da parte di fronte a tutti.

<<e siamo di nuovo qua, Maria>> commentò il ballerino di latino.

<<e siamo ancora qua, Nunzio>> ripetette.

<<Carlotta è la prima volta>> aggiunse.

Annuì.

<<dopo la prima coreografia stavi quasi per piangere>> commentò.

<<eh, si, è stato tanto brutto>> risi per smorzare la paura dentro di me.

<<Nunzio tu sei qua per la>> disse lasciando cadere la frase.

<<quarta volta>> suggerì.

<<la quarta volta>> ripetette poi la Mary.

<<sempre nella stessa posizione stai>>

<<si sì si>> confermò sistemandosi.

<<vuoi fare a cambio?>> gli domandai.

<<no, tanto non cambia>> rispose.

Annuì.

<<lo sapete, a volte purtroppo le cose non vanno come vogliamo o come speravamo>> asserì la conduttrice dopo un attimo di silenzio.

<<il più delle volte la vita ci sorprende e ci lascia a bocca aperta per lo stupore>> continuò.

Deglutii, sentendo l'ansia scorrere nelle mie vene.

<<c'è un punto in cui tutti uscirete, ve lo dico dall'inizio. È il meccanismo del programma ad essere fatto così, per poi portare ad avere un solo vincitore alla fine, ma ciò non toglie nulla a chi esce prima>> spiegò.

<<vi ho ascoltati parlare, Carlotta con Alex e Nunzio con Albe mi sembra, e vi ho sentiti dire due frasi completamente differenti>> cambiò discorso.

<<Nunzio ha detto che era soddisfatto di quello che aveva fatto fino ad adesso, mentre Carlotta, tra lacrime e baci, ha detto in sintesi che non gli è piaciuto come ha ballato oggi al ballottaggio>> annunciò.

Sorrisi, abbassando il capo.

<<e non è tanto una novità, essendo che comunque chi c'è fin dall'inizio sa che quando si tratta di danza non si accontenta mai>> proseguì.

<<vuole sempre essere impeccabile, dimenticandosi a volte di divertirsi e lasciarsi andare, non permettendo alle emozioni di fuoriuscire e essere trasmesse poi al pubblico circostante>>

Ormai l'avevo capito: quella sera io sarei uscita e la colpa non era che mia e del mio essere costantemente alla ricerca della perfezione.

<<hai 19 anni Carlotta. Hai una vita davanti e sbagliare qualche volta ci sta. Non puoi pretendere sempre il mille per mille da te stessa. Ci saranno delle volte in cui non riuscirai a dare questa percentuale e darai di meno, ma dovrai lo stesso essere in grado di dire "cazzo oggi ho proprio spaccato", anche se da te, io, una frase del genere non l'ho mai sentita dire>>

<<tutto questo io te lo dico per il tuo bene, perché fa male non accontentarsi mai>>

<<lo so, io sono così solo nella danza>> puntualizzai mentre sentivo gli occhi pizzicarmi.

<<e menomale, perché altrimenti ti avrei sbattuto la testa al muro più di cento mila volte! Devi lasciare il tuo animo respirare e non devi rinchiuderlo sempre in una gabbia per la troppa paura di sbagliare, perché a volte commettere degli errori aiuta a capire molte più cose di quanto pensi>>

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