81. Cosmary...

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Pov's Carlotta
<<amore di nonno, come stai? Da quel che si vede dai daytime cerchi di andare avanti, ed io ho molta paura di questa cosa. Spero con tutto me stesso che in realtà vada tutto bene e che tu sia felice lì. Mi manchi tanto, mi manca la tua compagnia, la tua dolcezza infinita e l'affetto che giorno per giorno mi donavi. Nonostante queste mancanze mi si gonfia sempre il petto d'orgoglio, quando la gente mi ferma per strada e si complimenta per la meravigliosa nipote che ho avuto la fortuna di avere. Per questo dono ho sempre ringraziato i tuoi che, nonostante il male che ti fanno, nel profondo ti hanno sempre voluto bene, ma dalla morte della nonna siam cambiati un po' tutti. Io sono diventato più protettivo nei tuoi confronti, la mia piccola stellina, che tanto amava la sua nonnnina e che ha avuto un trauma terribile, che non meritavi affatto. Tu sei diventata più sensibile e, purtroppo, i tuoi più freddi e distaccati, per la paura di perdere qualcun altro a cui tengono. Con questo non li giustifico per le azioni sbagliate compiute nei tuoi confronti, perché riconosco anch'io che certe cose ti hanno proprio distrutto, ma gli sono comunque grato per avermi dato la possibilità di essere nonno e di amare qualcuno incondizionatamente. Un amore diverso da quello che si prova fra marito e moglie o da quello fra genitori e figli. Un amore molto più grande e sincero, uno di quelli liberi e infiniti, dove si impara costantemente l'uno dall'altro date le generazioni completamente diverse. Mi hai dato forza nei giorni no, mi hai riparato dentro quando stavo cadendo a pezzi, a volte annullandoti completamente per rivolgere la tua attenzione solo al sottoscritto. L'hai sempre fatto e non solo con me. Sei sempre stata una ragazza altruista e buona, ma questo non è mai stato un sinonimo di ingenua, perché quando ti pestavano i piedi tu tiravi fuori le bocce e rispondevi a tono, non permettendo a nessuno di zittirti o di metterti i piedi in testa. Sono sempre stato fiero di te e ora che ti vedo realizzare pian piano i tuoi sogni lo son ancor di più. Sei brava, tanto brava, e sei davvero scema se continui a pensare di esser brutta, perché sei l'ottava meraviglia del mondo e non te lo dico perché son parente a te, ma perché sei davvero stupenda. Anche se adesso sei lontana, il mio cuore è sempre con te. Ti auguro tanto. Ti auguro di esser felice e di arrivare fino alla fine. Ti auguro di piacere e di piacerti. Ti auguro qualcuno che ti capisca, anche se mi sembra che tu l'abbia già trovato e se non l'avessi capito sto parlando di Carola eh. Tienitela stretta quella ragazza, è d'oro come a te, ed è sincera dall'inizio. Poi, ovviamente, ci sono anche Crytical e Luigi che ringrazio per l'enorme aiuto che ti stanno dando sia sul punto di vista alimentare che sulle insicurezze in generale tue. Dopodiché c'è Lorenzo, che da quel che ho visto è molto simile a te, forse è per questo che ti ci sei trovata fin da subito bene e infatti vorrei ringraziarlo per le confidenze fatte a tarda notte nel giardinetto anteriore oppure i momenti di spensieratezza e felicità in sala o anche in casetta. Infine ringrazio Alex. Lui lo devo ringraziare un po' per tutto. Ti ha supportata e aiutato in tutte le circostanze da quando sei entrata. Hai un amicizia unica con tutti loro e io son contento che tu abbia incontrato persone così speciali nella tua vita. Ti voglio e ti vorrò sempre un mondo di bene, questo l'hai sempre saputo ma volevo un attimo ricordartelo per il fatto che comunque sei lontana e non potendolo dimostrare a piccoli gesti allora devo per forza utilizzare le parole. Detto tutto questo non posso far altro che salutarti e augurarti un buon compleanno, sperando che tu lo stia vivendo al meglio>> parlò il nonno.

Finì per scoppiare completamente a piangere. Le sue parole, il fatto di aver risentito la sua voce e di averlo rivisto, anche se solo attraverso uno schermo, mi aveva fatto scoppiare.

Staccai la pennetta rimettendola nella scatola insieme al resto delle cose, richiudendo tutto e poggiando il tutto sul mio comodino, sdraiandomi poi sul letto e mettendomi una mano sulla bocca per non far tanto rumore.

Era arrivato. Il giorno in cui avrei dovuto mostrare tutto ciò che avevo appreso dalla Celentano era arrivato e l'ansia mi stava mangiando dentro più del solito.

MerakiWhere stories live. Discover now