Capitolo 11

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La testa mi sbatte in un modo atroce. Non so nemmeno quanto ho bevuto ieri sera, ma come prima sbronza non è il massimo.

Ho pochi ricordi di ieri sera, solo qualche flashback. Mi ricordo di Zayn, della vodka, del mare, di Harry senza maglia e le stelle. Sono tutte immagini sparse nella mia testa senza un ordine logico che mi stanno facendo impazzire.

Harry, ieri sera, mi ha accompagnato fino alla camera perché barcollavo un po'. Appena se n'è andato, ho aperto il getto dell'acqua calda e mi sono seduta in doccia con tutti i vestiti addosso. Sono rimasta così per tipo dieci, o quindici minuti. Poi mi sono decisa a spogliarmi e di lavarmi sul serio, solo che ci ho messo il doppio. Quando sono uscita, ho trovato Jos sul letto che cantava delle cose senza senso. Mi sono buttata pure io sul letto, con i capelli bagnati, ed ho dormito fino ad ora.

Quando anche Jos si sveglia, ci prepariamo ed andiamo fuori dal campus a pranzare.

"Allora, ieri ti ho vista con il nostro amico Zayn.. Qualcosa di caldo si nasconde sotto questa apparente amicizia?" Mi chiede lei, alzando il sopracciglio.

Ci sediamo su un tavolino di un ristorante giapponese e quando apro un menù, le rispondo. "No.. Abbiamo solo parlato e poi.. Non mi ricordo più. Mi ha fatto bere come un'assassina e non capisco se quello che ricordo sia un sogno o realtà" Rispondo, massaggiandomi le tempie.

"Che cosa ti ricordi di ieri sera?"

"Beh, ricordo di Zayn, degli shottini.. Poi ho un vuoto e mi ricordo del mare, Harry e le stelle" Mormoro aprendo il menù.

"Harry? Mare?" Per poco non si strozza.

"Che cosa vi posso portare?" Chiede la cameriera con gli occhi a mandorla, dotata di un blocchetto in mano.

"Due menù del giorno e dall'acqua, grazie" Risponde Jos secca.

"Racconta" Dice lei, avvicinandosi di più a me.

**

Dopo aver mangiato e aver raccontato quello che ricordavo, Jos è contenta. Quando ritorniamo al campus, Jos se ne va e mi lascia da sola in camera. Me ne sto seduta sul letto a fare i compiti di letteratura, quando il telefono squilla. Numero sconosciuto.

"Amanda Clarks, sarebbe un problema se io fossi proprio qui fuori dal campus ad aspettare solo che tu esca?" Mi chiede una voce. Harry.

"Beh, Harry Styles, si che sarebbe un problema perché mi dovrei vestire e ti farei aspettare" Rispondo ridendo.

"Si da il caso che io, Amanda Clarks, oggi sia di buon umore e che quindi sarei disposto ad aspettarti" Risponde a tono.

"Beh, ti ringrazio, Harry Styles, dammi dieci minuti"

"Va bene, Amanda Clarks, ma solo dieci minuti!"

Prima che possa rispondere, mi catapulto fuori dal letto e vado a lavarmi i denti. Devo assolutamente vedere Harry per chiedergli che cosa è successo ieri sera e perché mi ricordo del mare.

Finche mi sto pettinando i capelli mi arriva un messaggio. Sempre un numero sconosciuto.

Porta il costume,

Harry x.

Tiro fuori il costume nero dall'armadio e me lo metto subito. Non voglio cambiarmi davanti ad Harry.

Dopo essermi vestita, prendo la borsa, il cellulare e gli occhiali da sole. Corro giù per le scale e mi dirigo all'uscita. Sono ancora in tempo.

Quando sono quasi all'entrata, vedo Harry con una maglietta di un rosso spento e dei pantaloni a vita bassa neri. Sta fumando una sigaretta appoggiato al cofano della macchina.

Can we grow up together? •H.S.Where stories live. Discover now