Capitolo 70

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Harry's Pov

"Dio, Amanda.. Quanto hai bevuto?" Cerco di tirarla fuori dalla macchina.

"Non me lo ricordo" Ride.

Tira fuori le chiavi di casa dalla tasca del suo giubbotto e cerca di infilare una di queste nella serratura.

"Dammi, faccio io" Dico prendendo il mazzo dalle sue mani.

"Che cavaliere" Si appoggia alla porta.

Apro quest'ultima e Amanda si precipita dentro. Se non fosse terribilmente ubriaca e fuori di sé, questa situazione mi farebbe ridere a crepapelle. Ma visto che è Amanda, sono solo preoccupato che si possa sentire male.

Cerca di salire le scale, ma non ci riesce: non è stabile, barcolla solo.

"Vieni, ti aiuto" Dico prendendole la vita.

"No, non ho bisogno del tuo aiuto. Ce la posso fare benissimo da sola" Mi toglie le mani dal suo corpo.

Quanto può essere bisbetica una persona?

Si mette a quattro zampe, come un cane, e gattona su per le scale.

"Visto? Sono autonoma" Dice, non fermandosi a gattonare come una bambina di cinque mesi.

La seguo e, quando sono arrivato alla fine delle scale, aspetto che arrivi.

Quando fa anche l'ultimo gradino, l'aiuto a mettersi in piedi e, prima che si possa ribellare o dire qualcosa, la prendo in braccio come una principessa.

"Mettimi giù!" Si dimena, ma io riesco a tenerla ferma.


Spalanco la porta della sua camera e la metto sul letto, sempre con gentilezza.

Amanda si toglie le scarpe e si rannicchia su se stessa. Prende un cuscino e lo abbraccia, come se fosse una bambina spaventata.

Mi siedo alla fine del letto, il più lontano possibile da lei.

"Vattene via" Sussurra.

Mi alzo in piedi, ma non ho intenzione di andarmene. Devo sempre salvarla da qualcosa, ma non ottengo mai niente in cambio. Riesce solo a scagliarsi contro di me. Ma no, questa sera no. Le avevo detto di stare alla larga sia da Clara e soprattutto da Zayn; ma questa sera l'ho trovata con entrambi.

Cammino per la stanza e mi avvicino alla porta.

"No, scusami" Mi ferma.

Forse pensava che io stessi andando via?

Alzo le mani in segno di resa e mi siedo nel punto di prima. Amanda si avvicina a me, con il suo cuscino tra le braccia, e si mette con le gambe incrociate davanti a me.

"Sei arrabbiato, vero?" Chiede con un velo di preoccupazione.

"Non lo so" Mi passo una mano tra i capelli.

"Posso spiegarti tutto, adesso" Si avvicina a me.

Non è lucida, per niente. Il suo respiro sa di qualche super alcolico, non riesco a capire quale..

"Non penso che tu ne sia in grado.. Andiamo, hai appena salito una scala gattonando" L'accuso.

Cerca di non ridermi in faccia, ma è esattamente quello che fa.

Mi alzo in piedi, solo per farla ritornare in sé.

"Harry, non te ne andare" Mi supplica.

Can we grow up together? •H.S.Where stories live. Discover now