Capitolo 68

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"Amanda, aspetta. Posso spiegarti tutto se me ne dai la possibilità" Mi segue quando esco, dirigendomi verso i ragazzi.

Diciamo che li uso come diversivo, perché Harry non riesce a parlare davanti a loro quando ci sono pure io.

"Qualche problema?" Mi chiede Louis quando mi siedo accanto a lui.

"No, tutto tranquillo e sereno" Sputo sarcastica.

"Che cosa ti ha fatto?" Si passa una mano tra i capelli.

"Niente di quello che avrebbe potuto fare"

Non sopporto di essere calpestata in quel modo. Sono solo un divertimento? Bene, allora per me, Lui non sarà niente.

Harry si piazza davanti a me e Louis.

"Amanda, vieni dentro con me. Ti prego" Mugola.

"Non vedo perché dovrei" Ringhio.

"Perché dobbiamo parlare" Sospira.

"Harry, se non vuole non la devi costringere" Interviene Louis.

Perché l'ha fatto?

"Lou, stanne fuori. Sono cose tra me e Amanda" Gesticola davanti a sé.

"Okay, ma se lei non vuole venire con te, qualunque cosa tu le voglia fare o dire, non la devi obbligare. Sa benissimo scegliere che cosa vuole e che cosa non vuole fare" Ringhia Louis.

"Louis, basta così" Gli metto una mano sul braccio.

"Andiamo.. Vedi che lo fai solo per ricevere attenzioni da lei?" Accusa Harry, tirandosi le punte dei capelli.

"E tu, scusa? Fai delle vere e proprie commedie drammatiche solo perché lei ti guardi" Alza il tono della voce Louis.

"Ragazzi, ci sono pure io qui, se ve ne foste dimenticati" Mi alzo in piedi.

"Uno, Louis: mi dispiace che tu debba alzare il tono della voce quando mi succede qualcosa, o quando si parla di Harry in generale. Apprezzo il gesto, ma non ce né bisogno.

Due, Harry: sei tu quello che mi dice delle cose e a Clara delle altre. Forse non dovevo venirti a cercare, così potevi continuare a prendermi in giro come, d'altronde, hai sempre fatto. Se hai qualcosa da dirmi, puoi farlo anche qui. Non capisco perché dovrebbe essere così difficile dirmi qualcosa davanti ai tuoi amici" Mi rivolgo ai ragazzi.

"Perché sono cose nostre, e non voglio che la nostra privacy venga messa all'asta" Ringhia.

"Ma io e te non nascondiamo nulla" Lo metto alla prova.

"Infatti, quindi non vedo qual'è il problema se tu vieni con me, due minuti, a parlare in completa tranquillità"

"Ma anche qui è estremamente tranquillo" Ghigno.

"Non è la stessa cosa.." Si arrabbia sempre di più.

"Oh, io credo che sia la stessa ed identica cosa" Incrocio le braccia al petto.

"Senti, o mi segui dentro o rimani qui, con Lou.." Inizia a dire.

Mi avvicino al divanetto per sedermi. Non voglio dargli questa soddisfazione.

"..Ma se rimani qui, sappi che non saprai tante cose" Mi minaccia.

"Come se adesso ne sapessi molte di più.." Mormoro più a me stessa che a lui.

"Allora, vieni?" Mi chiede per l'ultima volta.

Rivolgo uno sguardo veloce a Louis. Mormora un 'fai quello che vuoi' con la bocca.

Can we grow up together? •H.S.Where stories live. Discover now