Capitolo 64

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"Amanda, Amanda.. Ho una grande notizia!" Urla Jos entrando in camera.

"Cosa c'è?" Chiedo.

Sistemo le ultime cose nella mia borsa e mi infilo le scarpe.

"Ti decidi a parlare? Devo andare da Diana.." Mormoro quando rimane zitta.

Il che è molto strano perché Jos non sta mai zitta.

"Beh, oggi è venerdì ed i suoi genitori, hanno regalato a Liam uno yacht.." Inizia.

"Uno yacht?! Ma costano un sacco!" Esclamo.

Uno yacht può costare dai dieci ai cento mila dollari, se non di più.

"Lo so! Ed è anche uno di quelli grandi, costerà centocinquanta mila dollari, se non il doppio" Dice.

"E che cosa c'entra lo yacht con questa sera?" Chiedo confusa.

"Vedi.. è nuovo di zecca e Liam ha deciso di inaugurarlo. Lo yacht è enorme, c'è un sacco di posto fuori e ci sono delle cabine immense. Ha già chiesto il permesso per fare la festa in mare ai quei tipi che stanno al porto.." Spiega.

"Alla guardia costiera?" Chiedo.

"Si, a quelli lì. Comunque, il permesso ce l'ha e quindi dovremmo partire sulle nove di sera per raggiungere il porto ed imbancarci. Vieni?" Mi chiede.

"Non lo so, non sono una persona che ama particolarmente il mare.." Mento.

Amo il mare, inteso come acqua. Prendere il sole oppure stare in spiaggia, non rientra nella mia definizione di mare. Per me il mare è solo l'acqua, ed è una cosa affascinante.

"Ma non farà freddo? Cioè, siamo a fine Gennaio, non è che il tempo sia uno dei migliori.. Se dobbiamo festeggiare, come facciamo? Batteremo i denti tutto il tempo e ci ammasseremo nelle cabine per stare al caldo" Brontolo.

Forse è un tentativo per tirarmene fuori? Probabile.

"Si, farà freddo, ma noi avremmo litri di alcool che ci riscalderanno! E poi le cabine sono grandissime, ci staremo tutti" Ride.

"No, se siamo in trenta o quaranta? Non voglio ammassarmi con gente puzzolente, ubriaca e che vomita ovunque"

Solo l'idea di dover stare in un angolino a vedere persone che vomitano, mi dà ribrezzo.

"Amanda, non ci sarà tutta America a questa festa. Saremo in pochi" Mi informa.

"La tua concezione di 'poco' non è molto chiara. L'ultima volta che mi hai detto che saremmo stati tra di noi, mi sono ritrovata in mezzo ad una folla ubriaca" Mi lamento.

"Ma saremmo in pochi, te lo posso giurare. Staremo tra di noi" Si siede sul letto, accanto a me.

"Chi verrà?" Chiedo.

"Saremmo io, te, Niall, Liam, Louis, Harry, Clara ed una sua amica" Spiega.

Sentire 'Harry' e 'Clara' nella stessa frase, non mi promette niente di buono.

"Ti passo a prendere dopo il lavoro?" Mi chiede alzandosi.

"Non so se voglio venire.." Dico sinceramente.

"E perché?" Storce il naso.

"Come prima cosa, non so se riuscirei a sopportare ancora un'altra di queste feste, che sembrano sempre bellissime ed emozionanti, ma che dopo si rivelano completamente deludenti. In più, se posso dire, c'è Clara e questo dovrebbe bastare.." Dico alzandomi.

"Senti, anche io non vado matta per quella ragazza, e sapere che questa sera porterà una delle sue amiche, magari falsa come lei, mi fa andare su tutte le furie. Ma non è colpa dei ragazzi, il papà di Clara è uno di quei tipi che stanno al porto e quando è venuta a sapere della festa, si è autoinvitata. All'inizio, dovevamo essere solo noi sei, ma stranamente siamo diventati otto. Quindi, non farti paranoie per niente, nessuno la cagherà questa sera" Mi dice.

Can we grow up together? •H.S.Where stories live. Discover now