Capitolo 42

4.6K 204 3
                                    

Cerco di smettere di piangere e mi alzo per seguire Harry.
Non so che cosa mi voglia dire, ma spero che i ragazzi non sospettino niente di brutto.


Entriamo in casa e ci dirigiamo al piano di sopra. Non sono mai stata in questa parte della casa, adesso che ci penso.


C'è un corridoio abbastanza lungo, coperto da parquet grigio, e delle stanze. Tutte quante sono vuote; si vede che in questa parte della cosa non si può festeggiare.
Rimango in silenzio e seguo Harry dentro ad una stanza.
È abbastanza semplice. Un letto con delle lenzuola nere, i mobili grigi e una scrivania attaccata alla finestra.


"Di chi è questa stanza?" Chiedo avvicinandomi alla scrivania e alla pila di libri vicino a questa.
"Mia" Dice e mette via delle carte che sono sul tavolo.
Mi siedo sul letto ed aspetto che Harry inizi a parlare. Quando chiude la porta, decido di rompere il ghiaccio.
"Che cosa vuoi dirmi?" Chiedo passandomi una mano sotto gli occhi. Tutto il nero si è sbavato sulle mie guance.
"Cosa succede?" Mi chiede sedendosi vicino a me.
"A me?" Chiedo indicandomi.
Lui annuisce ed appoggia i suoi gomiti sulle ginocchia.
"Che cosa dovrebbe succedermi?" Chiedo troppo nervosa.
"Cioè, non parli molto. Non dico che devi parlare solo ed esclusivamente con me, ma anche i ragazzi mi hanno detto ne non sei molto di compagnia. Qualcosa non va?" Mi chiede fingendosi interessato.
"Veramente ti interessa?" Andiamo, sul serio?
"Vorrei capire perché vieni ad una festa e ti metti a piangere" Ringhia.
"Non sono affari tuoi i miei problemi. Scusami se ho delle difficoltà, ma non decido io quando mi devono succedere" Gesticolo le mani davanti al viso.
"Che cos'hai, eh? Vuoi essere al centro dell'attenzione, sempre?" Si alza in piedi.
"Io? Al centro dell'attenzione? Mi stai prendendo in giro..'' Mormoro alzandomi in piedi.
Non può capire.
"Chi cazzo viene ad una festa per piangere?" Urla.
"Veramente mi hai chiesto di parlare solo per dirmi che sono una che vuole stare al centro dell'attenzione? Una volta mi dici che sono una puttana, l'altra che voglio avere sempre gli occhi puntati? E cosa devo dire io di te?" Urlo puntandogli il dito sul petto.
"Che cosa devi dire su di me?" Ringhia
"Sei una persona terribile. Sparisci e ritorni quando vuoi. Non chiami e non ti preoccupi per nessuno" Sono sul punto di scoppiare.
"Scusami, Amanda, volevi che ti chiamassi ogni giorno?" Urla.
"No, per niente! Ma almeno sentirmi dire dai ragazzi se sei vivo o morto"
Figuriamoci se voglio che lui mi cerchi.
Io non ne ho bisogno.
Non devo avere bisogno di lui.
Sono capace di stare senza di lui, vero?
"A te non deve interessare" Sputa.
"E a te non deve interessare la mia vita" Mormoro spingendolo via.
"Perché non posso?" Chiede sbuffando.
"Per lo stesso motivo che tu non vuoi che io mi preoccupi per te"
Okay, forse preoccupare non era il verbo adatto.
"Preoccupare?" Chiede ridendo.
Lo sapevo, sono una stupida.
Sto in silenzio e rimango a fissarlo.


"Tu che ti preoccupi per me? Andiamo, nessuno lo fa più da anni" Ride.
"Se lo vuoi sapere, non c'è niente di male preoccuparsi per qualcuno" Mormoro.
"E invece c'è se quel qualcuno sono io" Urla.
"Non puoi dirlo seriamente! Non puoi stare facendo tutto questo per una cazzata. Siamo adulti, Harry, non sono questi i problemi da affrontare" Mi tiro le punte dei capelli e chiudo gli occhi.
"Infatti, il problema che ho da affrontare sei tu" Dice serio.
Apro gli occhi e lo inceneriscono letteralmente.
"Quali problemi ti darei?" Ringhio.
"Sei una bisbetica, perfettina, arrogante ed una stronza" I suoi occhi si scuriscono.
Rimango ferma.
"Sei testarda, permalosa, gelosa e dannatamente fantastica" Conclude.
Scherza?
"Fantastica, eh?" Urlo tirandogli un cuscino addosso.
"Dopo tutto quello che mi hai detto, hai il coraggio di dirmi che sono fantastica?" Urlo.
"Perché lo sei" Mi blocca i polsi.
No.
"Tu.. Tu.." Sussurro.


Vorrei chiedergli un sacco di cose. Vorrei dirgli tutto quello che penso.
Vorrei piangere sul suo petto.


"Nonostante tu sia così, sei la ragazza più fantastica che io abbia mai conosciuto" Addolcisce il tono della voce.


Tiene ancora i miei polsi tra le sue mani.
Non so che cosa dire o fare, così rimango ferma a fissarlo.
Mi lascia i polsi e si mette davanti a me.


"Non hai niente da dire?" Mi chiede.
Non rispondo e mi butto tra le sue braccia.


Voglio che ogni giorno lui ci sia. Voglio che lui sia il mio guerriero. Voglio che lui combatta per me.
Non voglio essere dimenticata. Quando verrà il tempo, voglio che qualcuno ricordi la 'bisbetica, perfettina e fantastica'.
Pensavo di non avere bisogno di lui, ma ne ho.
Sono il suo problema, e voglio rimanerlo per sempre.


"Mi vuoi dire che succede?" Mi chiede accarezzandomi la schiena.
Cosa devo fare?
"Vedi.. Lui è tornato" Mormoro tra i singhiozzi.
"Chi?" Mi chiede confuso.
"Cosa" Lo correggo.
"Amanda, parla" Mi incoraggia.
Prendo un bel respiro e lo guardo.
"Non è sicuro.." Dico passando mi una mano tra i capelli.
"Amanda.."
Qualcuno bussa alla porta.
"Un attimo!" Urla Harry.
Ma la persona dietro alla porta non la finisce.
"Harry, c'è Carl" Urla Louis.
"Merda, rimani qui" Mi dice.
"No" Lo fermo.
"Torno subito. Tu stai qui e non ti muovere" Mi lascia un bacio sulla fronte.
Esce e chiude la porta.
Mi affaccio alla finestra e cerco di vedere qualcosa.


Non vedo, ma sento tutto.


Liam..?


Harry's POV
"Dov'è?" Chiedo a Louis.
"È appena arrivato. È sulla veranda e vuole picchiare Liam, questa sera" Dice correndo giù per le scale.
"Cosa vuole?" Chiedo.
Sto cominciando ad agitarmi. Anzi, ad alterarmi, per l'esattezza.
"Vuole Amanda"
Il sangue mi si congela nelle vene.

Apro la porta e trovo Carl con uno spinello in bocca che si avvicina a Liam.
"Styles, bambino mio" Ride alzando le mani al cielo quando si gira dalla mia parte.
"Vai via" Dico prendendolo per il colletto della maglia.
"Calmati. Dov'è lei?" Ride.
"Non è qui" Ringhio, non lasciandolo andare.
"L'ho vista, sai?" Ride ancora.
"Ti faccio squalificare, e ti faccio perdere un sacco di soldi" Lo minaccio.
''Voglio lei" Mormora cercandola in giro con lo sguardo.
"Non la puoi avere.." Ringhio.
"Hai già marcato il territorio?" Mi chiede portandosi lo spinello tra le labbra ed aspirando.
Che schifo.
"Non la devi nemmeno pensare" Lo avviso.
"Ma io ci penso a lei" Ride.
"Vattene" Gli lascio il colletto.
"Come Zayn?" Mi deride.
Sono sul punto di rispondere e di picchiarlo a sangue. Non lo deve nominare.
"No.." Dice Niall tirandosi i capelli.
"Cosa ci fa qui?" Chiede ancora andando verso la porta.
E lì, capisco.


-P.s. sera! Capitolo fast. Ho avuto dei problemi grossi oggi, ma non ho intenzione di abbandonare questo progetto.
Spero che vi piaccia la mia storia. Ci metto anima e cuore, davvero.
Baci.

Can we grow up together? •H.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora