Capitolo 12

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Il lunedì mattina è arrivato. Dopo aver passato un po' di tempo con Harry, non l'ho più visto e sentito. Appena lo incontro, sparisce.

"Jos, svegliati" Dico alla mia compagna di stanza, appena mi alzo dal letto.

"Intanto vai a prepararti tu, io dormo ancora un po'" Mugola lei.

Vado in bagno e accendo l'acqua della doccia. Mi lavo i denti ed entro sotto il getto dell'acqua calda. Passo la spugna sul mio corpo, quando sento qualcosa sotto il seno.

'Avrò preso una botta', mormoro a me stessa. Infatti, ieri Jos mi ha tirato una gomitata per sbaglio in quel punto.

Quando esco, mi trucco un po' ed esco per svegliare Jos.

"Josephine, non vuoi fare tardi anche sta mattina, vero?" Le scuoto un braccio.

"Mi alzo" Dice lei, togliendosi le coperte di dosso.

Mentre si prepara in bagno, mi vesto. Pantaloni della tuta, maglia nera e felpa verde militare. Mi faccio una coda e butto qualche libro in borsa.

"Andiamo?" Mi chiede Jos, uscendo dal bagno vestita e truccata.

Ci dirigiamo verso la caffetteria e prendiamo un caffè. Ci salutiamo e decidiamo di pranzare insieme più tardi. Entro in classe di letteratura e mi siedo al solito posto.

"Bene ragazzi, oggi abbiamo due ore insieme" Dice la professoressa, mettendosi gli occhiali a posto. "Quindi, voglio che scriviate un tema sul vostro libro preferito. Non mi importa che sia di guerra, di un videogioco o una storia d'amore. Voglio che scriviate a grandi linee la storia e che voi vi mettiate nei panni dei personaggi. Buon lavoro" Dice, sedendosi e aprendo il libro di letteratura.

Il libro che rispecchia la mia vita? I passi dell'amore.

Penso che ognuno di noi, almeno una volta nella vita, abbia dovuto affrontare un problema grande, che avrebbe deciso il bene o il male di se stessi. Il libro che preferisco è 'i passi dell'amore'. Jamie, la protagonista, è malata di leucemia ma lo nasconde a tutti. Jamie è una ragazza molto introversa che ama fare volontariato. Quando Landon, un ragazzo problematico, è costretto a partecipare alla recita della scuola, si trova a chiedere aiuto a Jamie per imparare la parte. I due si conoscono, ma Landon non sa che Jamie ha il cancro. Quando Landon si innamora di lei, Jamie scappa. Non vuole ferirlo. Ma comunque, alla fine, è  costretta a dirglielo perché le rimane poco da vivere. Landon, che non può vivere senza di lei, la sposa. Quando Jamie muore, Landon continua ad amarla incondizionatamente, nonostante lei non ci sia più.

Ecco, pure io voglio essere ricordata. Non per la mia malattia, ma per la persona che ero e che continuerò ad essere in un altro luogo. Voglio che la gente, quando verrà nominato il mio nome, dica che ero una persona piena di pregi. Ma di solito, tutti ti amano quando sei a sette metri sotto terra. Voglio trovare un Landon che mi faccia vivere per quella che sono. Spesso, le persone si soffermano sulla malattia, non guardano mai oltre. Invece, io voglio far guardare oltre le persone. Dopo le vicende che ho passato nella vita, mi sento un po'  saggia, dando consigli alle persone.

La vita è troppo breve se la si affronta nel modo sbagliato. Anche se lo so, continuo a guardare male la vita. Ho sempre paura che sia lei a imbrogliare me. Così, decido di aiutare le altre persone. Almeno loro vivranno per come sono davvero.

Continuo a scrivere per tutte le due ore. Mi fermo solo quando suona la campanella.

"Amanda!" Urla qualcuno, dietro di me.

Mi giro e Zayn sta alzando un saluto verso di me, con un libro in mano. "Ciao Zayn" Sorrido.

"Ecco, l'hai dimenticato in aula di algebra venerdì" Mi dice, grattandosi il collo.

"Oh, grazie" Rispondo e metto il libro in borsa. "Allora, ciao" Dico. Faccio per andarmene, ma Zayn mi prende per il braccio- bloccando i miei passi.

"Aspetta, volevo chiederti una cosa" Mi dice lui.

Mi avvicina a sé. Faccio un cenno del capo per dirgli di continuare.

"Beh, mi chiedevo.. Sai che ogni venerdì facciamo una festa alla casa della confraternita.." Dice.

"Si, quindi..?" Chiedo, alzando un sopracciglio.

"Beh, questo venerdì la casa serve a Louis per fare un ritrovo con i suoi vecchi amici e ci ha chiesto di lasciare la casa libera. Io e gli altri, abbiamo deciso di organizzare un falò alla casa abbandonata. Abbiamo una specie di punto di ritrovo in mezzo alla campagna. Oltre ai ragazzi, ci saranno anche altre persone. Quindi, se hai voglia di venire, sei sempre la benvenuta. Oh, e anche Jos" Dice tutto d'un fiato.

Vorrei rispondergli che conosco benissimo quel posto, ma non voglio svelare il segreto mio e di Harry.

"Ci penserò" Rispondo solamente, sorridendo.

"Okay.. Allora, ciao di nuovo" Mi dice lui. Gli faccio un cenno della mano e me ne vado nella classe di Inglese.

Con 'io e i ragazzi', intendeva pure Harry?

Martedì.

Mi alzo dal letto e arranco come uno zombie per tutta la scuola. Sono abbastanza spossata, e in più oggi ho la visita. Mi toglieranno un litro e mezzo di sangue e mi congederanno con il solito 'le faremo sapere entro un mese'. Ma poi la risposta, arrivava sempre oltre i due mesi.

Mi accomodo nella sala d'aspetto del dottor Reddin. Non sono agitata. Di solito mi sentivo sempre sul filo del rasoio. Ma adesso no, non ho più niente, ma mi costringono a fare ancora questi controlli per evitare nuove formazioni.

"Amanda Clarks!" Urla il dottor Reddin dal suo studio.

Mi alzo e arranco nel suo studio. "Buongiorno" Mormoro, a voce bassa.

"Buongiorno Amanda. Prima facciamo, prima posso rispedirla in classe" Ride lui. "Allora, come sta?" Mi chiede, cambiando argomento.

"Bene, direi. Non ho più avuto problemi in questo periodo, quindi sono abbastanza tranquilla" Dico porgendo il braccio, quando il dottore tira fuori una siringa.

"Bene, mi fa piacere. Qualcosa di strano?" Mi chiede, legandomi un laccio di gomma intorno al braccio.

"No, direi di no" Rispondo.

"Qualche parte del corpo e fa male? Sente che qualcosa non va?" Mi chiede, infilando l'ago dritto nella mia vena. Strizzo gli occhi per il fastidio, ma dopo continuo."No, niente"

"Bene, abbiamo fatto Amanda. Le faremo sapere entro un mese" Mi dice lui, stringendomi la mano.

Esco, ma qualcosa mi ferma. Una fitta mi colpisce proprio sotto il seno, nel punto di stamattina. Corro in bagno e mi accascio sul lavandino. Bevo un po' di acqua e aspetto fino a quando la fitta non passa.

Devo ammettere che Jos, pur essendo piccolina, mi ha fatto davvero male.

Cosa mi sta succedendo?

-P.s. Capitolo! Mi scuso se l'ho pubblicato un po' tardi, ma oggi ho avuto otto ore e poi palestra. Spero piaccia! Comunque, sta sera ne pubblicherò un altro perché se ne vedranno delle belle. Chiedo ancora scusa, ma questo era un capitolo un po' sul punto della situazione di solo Amanda. Capirete più avanti perché.

Baci.

Can we grow up together? •H.S.Where stories live. Discover now