Capitolo 58

4.4K 190 8
                                    

Harry's Pov

"Andiamo, stiamo tra di noi. Infondo è venerdì!" Mugola Niall.

"No, ragazzi, questa sera niente divertimento"

Non ho voglia di stare in mezzo alla gente.

"Dai, sarà come le altre volte.. Persone che si ubriacano e noi che rimaniamo sulla veranda per i fatti nostri" Spiega Niall.

Ma..

"Lei non ci sarà" Interrompe i miei pensieri Louis.

"Oh.." Mormoro.

Non la vedo da Capodanno; non so nemmeno come stia. Sono talmente codardo e stronzo che non ho il coraggio di parlarle. Ho troppa paura che Carl e Zayn le possano fare qualcosa, che se sta lontana da me è meglio, per tutti.

I ragazzi sanno che la storia tra me e Amanda era tutta una finta. Certo, non potevo mentire su una cosa così importante.

Infatti, i ragazzi erano sconvolti per due ragioni:

-La prima era che fosse proprio Amanda la mia povera preda (come dice Louis).

-E la seconda era che io fossi fidanzato. Tutti sanno che io non ho relazioni, solo divertimento.

Pensavo, e speravo di crederci, che anche Amanda fosse solo un divertimento. Ma Lei non è solo quello, è di più.

Non è solo una ragazza terribilmente sfortunata, con nessuno al suo fianco.

Sotto quella faccia lì, si nasconde di più.

Ed è la prima volta, in vita mia, che voglio essere il Nessuno di qualcuno, per poterle stare accanto e consolarla sempre.

Ma non voglio ammettere al mondo, e soprattutto a me stesso, che Lei è diversa. I fatti si vedono, ma appena appaiono cerco di coprirmi occhi e orecchie per non vedere e sentire niente.

Vorrei poter gridare al mondo intero che ho trovato la felicità, qualcuno che mi sopporta ed accetta per come sono, senza cambiarmi.

Ma, invece, me ne sto qui a stare lontano da Lei, solo per il mio brutto e schifoso ego.

"Amico, ci sei?" Mi sveglia dai miei pensieri Liam.

"Si, scusate" Scrollo le spalle e tiro fuori una sigaretta.

"Allora, ci sei questa sera?" Mi chiede Niall.

"Si" Mormoro accendendola.

Se lei non ci sarà, non avrò problemi con me stesso.



La musica rimbomba nelle mie orecchie. Non capisco come i ragazzi riescano a fare queste cose tutte le settimane.

Per fortuna, ho un appartamento tutto mio, che non devo condividere con nessuno. E, soprattutto, dove non devo organizzare delle feste per adolescenti pieni di ormoni che scopano ovunque.

Mi dirigo, insieme ai ragazzi, verso la veranda: ormai quel posto è diventato sacro per noi.

Ci sediamo sui divanetti ed incominciamo a parlare del più e del meno. Ragazze, soldi, sport: le solite stesse cagate.

I nostri, o per l'esattezza i loro, discorsi vengono interrotti da qualcuno.

Josephine varca la porta con addosso uno dei suoi vestitini inesistenti ed eccessivamente colorati, su quei trampoli al posto delle scarpe.

Come fa ad essere amica di una come Amanda?

"Buonasera ragazzi!" Esclama lei appena arriva davanti ai divanetti.

Can we grow up together? •H.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora