31. Ritorniamo.

7.2K 336 7
                                    

"Non posso crederci!" Kat continuava a urlare con voce stridula e a tormentarmi le mani con le sue  strette isteriche.

"Basta Kat, mi stai bruciando un timpano!" sbuffai, ormai esausta. Le avevo raccontato del bacio con Jace e per poco non ero morta investita dalla sua gioia. In quei momenti non sopportavo il suo comportamento, ma, se possibile, le volevo ancora più bene, perchè mi dimostrava quanto ne volesse lei a me con quel sorriso radioso per ciò che mi era successo, solo per me.

"Sono così felice per te!" continuò stritolandomi tra le sue braccia, ancora una volta.

"Non sto per sposarmi Kat, calmati!" piagnucolai. "Mi stai stritolando." dissi tossendo.

"Scusa!" si staccò. "Allora state insieme?" riprese il sorriso a cinquantacinque denti luccicanti, come quelli nelle pubblicità di dentifricio. Quella, però, era la domanda che non avevo mai sopportato, perché se due persone stavano bene insieme, secondo me, non aveva senso etichettare la cosa con uno stupido nome, anche se erano le ragazze, di solito, che ci tenevano così tanto. Io sicuramente non facevo parte della categoria; forse perchè non ero sicura di niente quando si trattava di Jace e me insieme, oppure perché avevo troppa paura per pensare ad una cosa tanto futile come quella. 

"Si..." dissi subito. "Non lo so." ripresi stizzita, scuotendo la testa. Sembravo una pazza irrecuperabile, ma sapevo che Kat non mi avrebbe giudicato, quindi non me ne curai in quel momento.

"Cosa?! Che vuol dire che non lo sai?!" Non è che baciavi un ragazzo per il quale avevi perso la testa, gli dicevi che volevi andarci piano per stare insieme, e poi nella tua testolina la possibilità di stare insieme era così remota, no... nelle altre ragazze normali, sarebbe stato impossibile. Con me era un'altra storia. "Non lo so Kat... io non credevo di voler stare con qualcuno.. non lo so nemmeno ora in realtà."

"Con lui ne hai parlato?" si fece seria, e la cosa cominciò a preoccuparmi.

"No..." risposi a stento. Mi ero cacciata in un altro casino più grande di me, lo sapevo, ma rispetto a quelli che avevo già affrontato, questo sembrava essere una passeggiata. Dovevo capire come affrontarlo al più presto, e sapevo solo che non volevo perdere Jace, per niente.

"Lui sa che hai tutti questi dubbi? Jace sembra molto sicuro e imperturbabile quando prende una decisione e se ha deciso così, non credo abbia le idee confuse..." aveva centrato il segno, ovviamente.

"Lo so." sospirai. "Ma lo sa che ho bisogno di tempo... Tu che mi dici di Steven?" chiesi dopo qualche attimo di silenzio, cercando di cambiare argomento.

"Niente..." si affrettò a rispondere, dallo sguardo che era schizzato su di me in un nanosecondo, capii che c'era dell'altro, molto altro.

"Come niente? State sempre insieme ormai! A volte mi chiedo di cosa parliate, insomma... non avete molto in comune, obbiettivamente."

"Lui non è come sembra... ha i tatuaggi e tutto ma... è diverso. Quando parlo mi ascolta, mi ascolta davvero e mi fa stare bene questo. E' profondo, e non è come gli altri ragazzi...non parla continuamente di sé, delle partite, di cose così superficiali. Dà un senso a tutto ciò che dice.." parlò con occhi sognanti, se fossimo state in un cartone animato avrebbe avuto gli occhi a forma di cuore rosso che le fuoriuscivano dalle orbite.

"Quindi ti piace, e tanto." ammiccai. "Perchè non ci provate? Ad andare avanti, dico. Cioè, secondo me sareste perfetti." 

"No" sbottò e io trasalii. "Cioè... non credo di piacergli in quel senso..."

"Cosa?!" sbottai, questa volta io, sgranando gli occhi. "Ma se ti sbava dietro!" Come faceva a non accorgersi di essere al centro della sua attenzione completamente? Sembrava avere occhi solo per lei quel ragazzo. Era molto più esplicito di Jace in quelle situazioni. Guardando Jace non avresti mai potuto capire cosa gli passasse per la testa, soprattutto chi, ma Steven era come un libro aperto ed ero sicura che lei lo avesse capito ormai.

La ragazza di vetro (DISPONIBILE CARTACEO!)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora