46. Incantevole.

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Quella mattina ero in tremendo ritardo, correvo come una forsennata per arrivare in tempo alla prima lezione di letteratura, non avevo intenzione di arrivare in ritardo e attirare l'attenzione di tutta la classe su di me, soprattutto perchè era la mia prima lezione nel corso avanzato. Fortunatamente arrivai in tempo per il suono della campanella, ripresi fiato ed entrai. Trovai subito con lo sguardo Derek, che mi sorrise e mi fece cenno di sedermi accanto a lui.

"Ritardo eh?" chiese accennando al  mio viso rosso. Dovevo essere uno spettacolo, sudata e paonazza in volto.

"Si nota?" sbuffai aprendo lo zaino e pescandoci dentro il quaderno e una penna.

"Leggermente." sogghignò. Gli rivolsi un'occhiataccia e in quel momento ricordai che con Derek avevamo una conversazione in sospeso, non l'avevo più visto da quando avevamo iniziato a parlare di lui, di suo padre e di Jace, e non avevamo avuto modo di parlare. Non era certo un argomento che faceva sbellicare dalle risate, ma da 'accalappia-problemi', quale ero, volevo saperne di più. Dopo qualche secondo entrò il Professor Klaris e decisi di abbandonare tutti i pensieri e concentrarmi sulla lezione. Ma quasi a volersi prendere gioco di me, la porta si aprì e ne uscì un Jace spettinato, calmo e bellissimo. Imprecai sommessamente. Esisteva un limite di sfiga nella mia vita? O era semplicemente schifosamente infinita? Mi ero irrigidita e anche Derek affianco a me aveva sussultato per un istante.

"Signor Morgan, ancora in ritardo?" tuonò Klaris.

"Scusi." rispose Jace facendo spallucce, si avviò verso un banco a due file di distanza da me e appena alzò lo sguardo incrociò il mio. Rivolse uno sguardo interrogativo prima a me, poi a Derek e poi di nuovo a me. Rimase immobile per alcuni secondi, il professor Klaris, lo richiamò di nuovo e lui finalmente distolse lo sguardo e prese posto nel suo banco. Sentii Derek imprecare e faticai a non rivolgergli un'occhiataccia. Dovevo ancora capire bene perchè quei due si odiavano in quel modo. 

"Ora che ci siamo tutti, direi che possiamo iniziare." esordì il professore rivolgendo un'occhiataccia a Jace. Mi girai anch'io verso di lui, fortunatamente era davanti a me, di spalle. Mi accorsi che accanto a lui c'era una ragazza bionda, e sperai non fosse la bionda ossigenata con cui l'avevo visto l'altro giorno. Non l'avevo notata prima, anche se non notarla con quella parrucca e quei vestiti striminziti era piuttosto difficile. La ragazza si sporgeva verso di lui e in quel momento capii che era proprio lei, a quanto ricordavo Jace l'aveva chiamata Crystal, o qualcosa del genere. Mi costrinsi a rivolgere lo sguardo al professore per seguire la lezione, ma se per me era difficile concentrarmi e mettere a tacere la mia mente normalmente, con Jace a pochi metri di distanza che flirtava con un'altra, era decisamente impossibile. 

"La farai scoppiare quella penna e ti sporcherai d'inchiostro." mi sussurrò Derek, e solo allora mi resi conto di star stringendo la penna talmente forte che le nocche mi erano diventate bianche. Dovevo smettere di fissarlo e concentrarmi sulla lezione. Ma Jace frequentava il mio corso di letteratura, la mia materia preferita, e ogni volta sarei stata costretta a vederlo, con quella barbie, per di più. Avevo i nervi a fior di pelle. La sera prima mi aveva mandato un messaggio, che io avevo letto solo quella mattina. 

"Dove sei finita?"  mi aveva scritto, ma io non avevo risposto. Ero praticamente scappata il giorno precedente alla fine delle lezioni, non avevo nemmeno salutato Kat, e per quanto non mi dispiacesse la compagnia di Noah, dovevo ammettere che non era per lui che mi ero teletrasportata in quel modo. La lezione finì e io avevo ascoltato poco o nulla delle parole del professore, ovvio.

"Allora come ti è sembrata la prima lezione al corso avanzato?" sentii dire da Derek dietro di me. Mi scrutava in viso come per analizzarmi, lui sapeva, aveva capito tutto e la cosa, non so per quale motivo, lo innervosiva, e portava anche me ad essere ancora più nervosa.

La ragazza di vetro (DISPONIBILE CARTACEO!)Where stories live. Discover now